Capitolo 45- Sigaretta di sera

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"Vorrei negarlo al mondo intero, ma so anche io la verità."

POV CHIARA
Non voglio vedere nessuno. Sono le dieci di sera ed io sono chiusa in cella.
Il mal di testa non mi lascia libera e il mal di cuore mi sta facendo impazzire.
<Chiattì nun fa accussì. Sfogati, parla, ma nun te riesco a vere chiagne accussì.> Silvia mi sta accanto, come anche Kubra e Rosa.
Mi riservano parole dolci, appoggio.
Appena finito di parlare con Micciarella sono andata a parlare con loro, per poi scoppiare in un pianto isterico che non mi ha più abbandonato.
Vedendo le mie condizioni Liz mi ha portato in cella e con la scusa di sentirmi poco bene ho passato qui tutto il resto della giornata.
Stesa a letto a piangere e ha pensare.

<non mi piace questa situazione. Te che piangi e lui che praticamente ti caccia dalla sua vita.> Kubra è incazzata con Micciarella da quando le ho raccontato delle sue parole.
<ripeto, secondo me è solo un bambino. Devi essere superiore Chiattì.>
<ma io ci provo, però non ha senso questa cosa.> ho la voce spezzata e la lacrime interrompono le mie parole.
<non ha senso.> non smetto di piangere, sento gli occhi rossi e gonfi, vorrei solo sentirlo vicino a me, per poterlo abbracciare.
<amore vieni qua.> Rosa butta la sigaretta e ci raggiunge sul letto.
Apre le braccia e circonda il mio corpo.  
Senza loro non saprei come fare. Qui dentro sono sempre state le mie rocce, il mio punto di aggancio.
***
L'orologio segna le 4:45 del mattino.
Il sonno non vuole arrivare e dopo ore passate a rigirarmi nel letto decido di alzarmi.
Vado in bagno e mi sciacquo la faccia, rifiutandomi di vedere il mio riflesso.
Torno di là ma non mi metto a letto, prendo il pacchetto di sigarette di Rosa e me ne accendo una.

Rivolgo il mio sguardo verso il mare, guardo il riflesso della luna sull'acqua e le poche onde scure che si muovono senza sosta.
<sei sveglia?> la voce di Silvia mi risveglia dai miei pensieri e mi fa girare verso di lei.
<scusa se ti ho svegliato. Ora spengo e torno a letto.> dico sussurrando, aspirando l'ultimo tiro dalla sigaretta da poco accesa.
<non spegnere. Me ne serve una anche a me.> sorprendentemente Silvia si alza dal letto, affiancandomi e prendendosi una sigaretta.
<tutto questo mi ricorda Gemma e Cardio. Sai benissimo anche te quanto lei ci è stata male quando era qua dentro, poi però è uscita, ha fatto quello che per LEI sarebbe stato meglio. Per la sua vita.> capisco benissimo dove Silvia vuole andare a parare. Vuole che lasci stare Micciarella, ma a farla così semplice...
<non riesco Sì. Io non voglio andarmene, è lui che mi manda via. Mi ha attaccato senza motivo.> nervosa continuo ad aspirare dalla sigaretta.
<e questo dovrebbe farti ragionare!> Silvia alza di poco la voce, ma mantiene un tono non-cattivo, preoccupato.
Forse loro hanno ragione. Forse il mio tempo con Micciarella è finito.

Sapevamo entrambi che la nostra storia non sarebbe durata, avevamo praticamente un limite di scadenza. Eppure non mi sembra vero.

Capitolo molto breve, vi avverto che il prossimo potrebbe essere l'ultimo. Questa storia giungerà al termine, spero solo non mi odiate per il finale... Fatemi sapere se questo capitolo vi è piaciuto e cosa ne pensate.
❤️🌊

non cambierò || MicciarellaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora