"la vita ti porta in luoghi inaspettati, l'amore ti porta a casa."
POV CHIARA
Dopo un po' che sto fuori rientro.
Ho gli occhi lucidi, ma nessuno sembra accorgersene, alla fine basta solo sorridere e nessuno si accorge dello sguardo triste.
<chiattì tutto buon?> mi rimetto in postazione e Micciarella già inizia a rompere le palle.
<stai zitto Micciarè.>
<'azz il papino non ti ha portato le balenciaga?> e mo basta, questo non doveva dirlo.
<ma la smetti di rompermi il cazzo?> alzo la voce e sembrano sentirmi anche gli altri, non solo il tipo qui vicino a me.
<piccrè che succer?> si avvicina il pizzaiolo a noi.
<niente è che n ci voglio sta co questo, manco le so fa le pizze!>
<chiattilla l'italiano.> Micciarella non capisce che non deve stuzzicarmi.
<ao ma hai capito o no che nme devi rompe le palle?> mi giro verso di lui, ma vengo fermata da Beppe.
<Buona, buona. Maddalena, portala fuori.>
Così l'educatrice mi porta via, sotto gli occhi di tutti.
***
Arriva sera ed io non ho più parlato con nessuno dopo quello che è successo.
Sono rimasta nel letto in cella, fingendomi malata, ma a quanto pare hanno capito si tratti di una recita.
<avanti Chiara! Il dottore ha detto che stai bene, su!> dice Liz che mi obbliga ad alzarmi dal letto.
<via le coperte e si va dagli altri!>
<ma dai Liz, ho già mangiato.>
<infatti andrai in sala svago, ordini della direttrice, non si può ribattere.>
controvoglia mi alzo e seguo Liz.Arrivo in sala relax e vedo che ci sono sia i ragazzi che le ragazze. Fortunatamente molti non sanno importanza al mio arrivo, però noto da subito gli occhi di Micciarella addosso.
Sta giocando a biliardino con il solito gruppetto.
Gli passo accanto, decisa ad andare dalle ragazze, sedute sul divano insieme agli altri.
<posso parla cu te?> mentre passo li mi blocca il polso ed io lo tolgo subito, senza rispondergli.
Con lo sguardo basso vado verso gli altri e ad ascolto i loro discorsi.POV MICCIARELLA
Dopo ciò che è successo mentre facevamo la pizza non ho più visto Chiara da nessuna parte.
Nun ce stava in mensa, le amiche sue nun so state cu lei, nun ho più sentito la sua voce, ne ce sta mo in sta cazzo de sala.
<Micciarè, però mo scetati.>
<e ja Dobermann quest sta inguaiato cu l'amore.> risponde Edoardo al posto mio.
<amore e amore però gioca bene.>
<m'aggia rotto u cazzo de gioca.>
<lo dici perché stai perdendo.>
<no frat nun è pe quest.> mentre continuiamo a scherzare e ridere vedo che Milos, difronte a me, si blocca e mi guarda.
Io mi giro e dalla porta la vedo entrare.
Non è vestita come al solito, ha un felpone grigio e dei pantaloni della tuta neri.
Quando mi passa accanto la blocco, senza pensarci.
Lei mi ignora e se ne va da quel suo gruppetto di merda.
Si siede accanto Mimmo, l'infame di Edoardo.
<vacce a parla Micciarè.> mi dice proprio lui.
<nun me vole senti.>
<e convincila.>
<vado.> dico convinto.
<quanto so fresco da 1 a 10?> dico agli altri sistemandomi il ciuffo.
<il giusto pe chiavartela.> mi risponde mio fratello.
Così, convinto, vado da lei.<Chiattilla, t'aggia parla.> Lei mi guarda male e non mi risponde.
<Chiattì me stai a senti?>
<basta, per favore.> continua a non guardarmi, ma almeno mi risponde.
<e dai Chiara, t'aggia dicere na cosa.>
<non l'hai sentita? Te ne devi andare.>
<tu fa o cess. Sto a parla con essa.>
<e nun te vole sentì.> sto stronzo mi ha stufato.
<tranquillo Mimmo. Se è così urgente lo sentirò.> oh, finalmente!
<parla.>
<acca nun dico na parola.>
<e dove vuoi andare?>
<la.> indico con la testa il pezzo di stanza nascosta dietro la tenda.
Vedo che è titubante, lancia uno sguardo a Silvia e non capisco.
Poi però si alza e viene con me.
Andiamo la dietro.
Quando mi giro per chiudere la tenda vedo i miei compagni che mi fanno l'occhiolino ed io rido, poi però mi rigiro verso di lei e la smetto.<allora, che volevi dirmi?> chiede lei.
<ma che re tutta sta rigidezza. Mica te accir.> provo a smorzare l'aria, ma capisco di aver fallito.
<vabbuo, ci sediamo?>
Stranamente mi ascolta e ci sediamo sul divano.
<mi volevo scusare.>
<per cosa?>
<per tutto Chiattì. Forse so stato troppo strunz, ma è la natura mi.>
<non ti devi scusare per quello che sei. Ma ora dimmi il vero motivo per cui vuoi parlarmi.>
<quanto la fai difficile chiattì.> mi stiracchio, provando a metterle il braccio intorno alle spalle, ma lei si alza subito.
<errore mio,scusa.> alzo le mani in segno di resa, ma lei rimane in piedi.
<come è andato il colloquio?>
<perché fingi che ti interessi?>
<me interessa.>
<e io dovrei crederci.> ride incrociando le braccia.
<provo a esse gentile chiattì.>
<e non lo fare.>
io ci sto provando, veramente, ma questa ragazza rende tutto così difficile.POV CHIARA
Io non ho bisogno che mi faccia da psicologo o altro. Ho solo bisogno di tornare alla vita di prima.
<Micciarella come ti chiami veramente?>
<Raffaele.> risponde dopo un po' di pausa.
<te ti senti a casa qua?>
<si. Ce o fratm, i compagni miei, ce danno da mangia, tengo tutto.>
<a te basta poco per sentirti a casa.>
<song crisciut in mezz a via. Casa po esse tutto.> Rimango impressionata dalle sue parole.
Torno a sedermi vicino a lui, restando però un po' distante.
<pe te che è casa?>
sorrido alle sue parole. Si sente l'innocenza nella sua voce.
<casa è Roma.>
<te pos aiuta a fa diventa questo posto casa?>
<non si può Micciarè. Non si può.> inizio a piangere, senza farlo apposta.
Lui, stupendomi mi abbraccia.
Poi mi tira su il viso e lo tiene tra le sue mani.
<Nun chiagne Chiattì. Si tropp bella pe chiagne.> Le sue parole mi fanno sorridere e lo abbraccio di rimando.
<quando vuoi parla sto acca. Ce sto io.>
Non capisco il suo improvviso cambio di carattere, ma ammetto che mi piace.
Mi sta iniziando a piacere Micciarella, wow, chi l'avrebbe mai detto.Ciao raga, che ne pensate di questo improvviso cambio di carattere di Micciarella? C'è qualcosa sotto o è solo amore? Si scoprirà...
Spero vi piaccia.
❤️🌊
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non cambierò || Micciarella
FanfictionChiara Busci, una ragazza romana di 15 anni andrà in vacanza a Napoli con i suoi genitori e sua cugina. La classica Pariolina, si ritroverá a vivere in un mondo che non le appartiene, almeno all'inizio... All'IPM di Napoli la situazione è difficile...