capitolo 19-il mare

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"E' che sento questa continua voglia di incontrarti, di perdermi in quei tuoi occhi che dannazione sono la fine del mondo e di baciarti quelle stramaledette labbra che ultimamente non faccio altro che sognare."

POV CHIARA
Quando usciamo dalla mensa io ne approfitto per dare il bigliettino a Micciarella.
Gli vado addosso, fingendo di inciampare e nel mentre che mi tengo a lui gli do il bigliettino.
Lui, ormai esperto in queste cose, se lo mette in tasca come se nulla fosse, ma mi fa un occhiolino.
Spero vivamente che lo legga e di non pentirmi di questa mia scelta.
Le ragazze, che hanno visto la scena, e devono aver capito qualcosa mi guardano facendomi cenno che dopo dovrò raccontare tutto.
***
sono le 14:45 ed io sto sul tetto.
Ho scelto questo posto perché Kubra me ne parla sempre, dice che qui è tranquillo, nessuno ti rompe le palle e lei ci viene spesso con Pino.
Spero solo che oggi i due abbiano trovato un altro posto in cui baciarsi...

Mi guardo intorno e da qui vedo benissimo il mare.
Da quando sono piccola mi ispira tranquillità, spensieratezza, felicità... Amo il mare.
Sono ferma ad ammirarlo quando sento dei passi dietro di me, mi giro e lo vedo.
<che fantasia Chiattilla!> ride mostrandomi il mio biglietto.
Ho semplicemente scritto
vieni sul tetto, ora. Ti devo parlare, veloce.
Si avvicina a me ed io a lui.
Non smetto di sorridere, vedendo il suo sorriso.
<song cors acca, ora ca me tieni ca dicere?>
<io...> Il cuore mi batte all'impazzata. Bella domanda Micciare, ti vorrei dire troppe cose, ma come faccio?
<ca te agiti a fa, stai tutta agitata!>
<sciogli i nervi chiattilla.> Mi mette le mani sulle spalle e fa una specie di massaggio, portando su e giù le mani fini alle braccia per provare a farmi calmare un po'.
Gli tolgo le mani, che non fanno altro che mettermi ancora più in difficoltà.
<io volevo ringraziarti.> ma noo, che cosa sto dicendo.
<cioè per tutto, non per oggi. Per tutto tranne che per il furto il primo giorno, quello non me lo dimentico. È che pensavo fossi un ladro, però non sei un ladro cattivo. Cioè non ti sto dando del ladro e quindi poco di buono dicendo ad esempio che tuo fratello è un ladro e quindi è cattivo. Sai che spesso i fratelli hanno due caratteri completamente diversi? cioè te e tuo fratello sembrate molto diversi, poi ovviamente io non lo so con certezza, perc-> sto straparlando e noto il suo sguardo confuso.
<scusa, non so cosa mi stia prendendo.> mi metto una mano sulla fronte, esausta di questo teatrino e di questa figuraccia che sto facendo con lui.
<è che, io...> mi sforzo per parlare, ma non riesco a dire niente.
<chiattilla, parla.> la fai facile te.
<non riesco. Scusa, è stato un errore.> io e le mie cazzo di paranoie che devono rovinare tutto, come sempre.
Sono pronta ad andarmene, quando Micciarella mi ferma.

Al contrario mio non parla, mi bacia.
Perché noi due siamo così, uno l'opposto dell'altro.
Io che faccio fatica ad esporre a lui i miei sentimenti e lui che non si fa scrupoli a baciarmi
...Chissà cosa vorrà dire questo bacio per lui...
Mi lascio andare, portando le mie mani sui suoi capelli, tirandoglieli, assaporando le sue labbra.
Lui porta le sue mani sui miei fianchi, le fa scendere di poco, fanno su e giù sul mio corpo.

Ora si che mi sento bene.
Dopo un po' ci stacchiamo ed è lui a parlare.
<si proprio brava a vasamme Chiattì.> io rido per la sua affermazione e lui mi regala uno dei suoi magnifici sorrisi.
Siamo fronte contro fronte ed ora si che devo trovare il coraggio di parlare.
<mi piaci Micciarè!> Abbasso lo sguardo, timorosa di quale possa essere la sua risposta.
Lui non risponde, ma unisce di nuovo le sue labbra alle mie.
Così iniziamo una serie di baci, senza fine, ci stacchiamo e riuniamo e così via per non so quante volte.

Non so quanto tempo sia passato da quando stiamo qua, ma sono stata benissimo.
Ora stiamo seduti con la schiena poggiata al cornicione, il suo braccio che mi circonda il corpo e la mia testa poggiata sul suo petto.
<ma pecche te piaccio Chiattì?> la sua domanda mi risveglia dal sonno che si stava impossessando di me, per la posizione tanto comoda.
<perché si Micciarella, non c'è un unico motivo.> bella risposta di merda Chiara!
<ma pecche a me si nun so cum a te.>
Alzo il busto, per guardarlo negli occhi.
<io so che te hai un mondo dentro Micciarè. Non sei solo un ragazzino con gli ormoni a palla ed il carattere di merda, sennò non staresti qui con me, semplicemente seduto a parlare.> riesco a farlo ridere e la sua risposta non manca.
<infatti, fare altro ora non mi dispiacerebbe...>
<daii.> tolgo la sua mano che stava salendo sulla mia gamba.
<sono seria. Vali più di quello che credi, devi solo scoprirti.>

eii raga, scusate per non aver postato ieri, penso di non riuscire a postare neanche domani è che la scuola mi sta tenendo molto occupata. Pubblico quando riesco. Comunque leggo i vostri commenti e vi adoroo, veramente. Grazie per le belle parole. Fatemi sapere cosa ne pensate del capitolo e se vi piace.
❤️🌊

non cambierò || MicciarellaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora