"giudicare le apparenze è l'atteggiamento tipico di chi è sporco dentro."
POV CHIARA
<e tu cosa ci fai qui?>
<mi mancavi amò.> Giulia. Giulia era seduta lì accanto ai miei genitori ed aveva il coraggio di dirmi che le sono mancata. In tutte queste settimane non si è mai degnata di venire ed oggi è qui.
Oh, ma io ho capito cosa vogliono concludere in questo colloquio, ma devono stare certi che non finiranno un bel niente.<Chiara amore, perché non ti siedi e ci racconti di questa settimana?> mia mamma mi saluta e poi prova a tranquillizzare l'aria. Mio papà ovviamente non mi ha abbracciato, ma poco ci speravo.
In questa situazione immo sento terribilmente in imbarazzo. Difronte a me c'è la persona che mi ha visto crescere, che mi è sempre stata accanto fin da bambina, essendo la mia prima migliore amica, mentre ora mi guarda così, come se fossi un' estranea.
Vestita così com'è ora, con la sua brosetta dior, il trucco curato nei minimi dettagli, così come i capelli e i gioielli, mi fa venire nostalgia. Mi ricorda quando anche io ero così, ma ora a differenza di settimane, la situazione è cambiata.
Tra le due ero io che davo consigli di moda a lei, mentre ora sono in un carcere con una tuta, pochi gioielli ed un mascara che mi deve bastare come trucco. Per non parlare dell'igiene...La mamma continua a parlare, ma io non l'ascolto e continuo a guardare mia cugina.
Si è rifatta le unghie, rosa barbie, come piacciono a noi. Ai piedi ha le balenciaga, io invece ho le airforce, per niente il mio stile. Sto perdendo il mio stile.<capito Chiara?>
<no scusa mamma non ti stavo ascoltando.> dico sincera. Giulia trattiene una risatina, mentre papà scrolla la testa.
Io faccio finta di niente ed inizio ad ascoltare mia mamma.
<ti ho detto se la prossima settimana vuoi chiedere un permesso così ci facciamo un giretto a Napoli e capiamo bene cosa fare.>
<cosa fare quando?>
<cosa fare del tuo futuro, amore.> lascio un piccolo sorrisino a mia madre che come risposta si alza a mi abbraccia.
<mi manchi tantissimo Chiaretta.> tutto d'un tratto inizia a piangere sulla mia spalla ed io non so cosa fare. L'abbraccio, provando a consolarla, ma la verità è che vorrei tanto piangere anche io.
Mi godo il suo profumo,
il profumo dei suoi capelli lavati da poco con lo shampoo Pantene; il suo profumo Chanel e la sua crema per la pelle al cocco.
Ogni singolo odore è rimasto lo stesso.
Ogni singola abitudine deve essere rimasta la stessa, anche senza di me.Quando la mamma si stacca, si pulisce gli occhi dal mascara e ridendo un pochino per deviare l'imbarazzo se ne torna seduta.
<scusate, ora mi rimetto in sesto, prometto.> scherza tirando su con il naso.
<tu che mi dici? Come va a scuola?> Tiro in mezzo Giulia, dato che papà pare poco interessato e mamma ha appena finito di avere una crisi post mancanza della figlia.
<come sempre. Quella di mate continua a mettere verifiche come se non ci fosse un domani e filosofia non ci capisco un cazzo, ma ormai è routine.>
<e quando mai.> ridiamo per la sua ultima frase.
<però veramente, si sente la tua mancanza.> prova a tornare seria, ma io abbasso lo sguardo, non sapendo cosa dire.
<Sai, Lorenzo chiede spesso di te. Dice che prenderebbe un treno e verrebbe a Napoli solo per parlare cinque minuti con te.>
<nessuno glielo vieta Giù.> tiro un sospiro io.
<ma sai anche te com'è lui, si fa prendere dalle pare e non conclude mai niente.>
<ma che deve concludere, deve solo venire a trovare un'amica.>
<e te saresti solo un'amica?> rimango paralizzata dall'affermazione di mia cugina.
<si.> dico un po' insicura.
<lo sai che lui ci tiene ancora a te in quel modo.>
<Vi devo dire una cosa.> prendo la palla al balzo e svio l'argomento Lorenzo.Così prendo coraggio, alzo la testa e mi metto seduta con la schiena dritta sulla sedia.
<ho un ragazzo.> la butto dritta al sodo.
<cosa?> Giulia pare scioccata.
Mia madre continua ad aprire la bocca, come se volesse dire qualcosa, ma poi si rimangia le parole.
<è un camorrista, vero?> ovviamente mio papà con tutta la calma del mondo affronta questo discorso.
<ma perché non puoi ricominciare a stare con ragazzi come Lorenzo?>
<perché non mi piace più Lorenzo papà!>
<ma non dico con lui, ma con persone come lui.>
<per favore papà, smettila.> in questo momento entra in sala ricevimenti Cucciolo. Vedo che va a parlare con un uomo, mai visto prima.
Dopo la sua entrata mi sono distratta un attimo. Lui appena dentro ha rivolto uno sguardo a me e mia cugina. Deve averla riconosciuta ed anche lei.
<Chiara aspetta un attimo. Non dirmi che è chi penso io sia.> subito alza la voce lei.
<si Giulia è lui, ora per favore siediti.>
<oh no, ora mi ascolta.> fa per alzarsi, ma io le blocco un braccio e riesco a farla fermare.
<cosa sta succedendo ora?> che idem io padre ancora mezzo alterato.
<Zio, quello è il ragazzo che ci ha derubato a Napoli!> spiega subito mia cugina.
<ah si? Ora ci parlo io.> mio papà si alza e fa per andare al tavolo di Cucciolo.
<ma dico siete impazziti? Risedetevi e comportatevi da persone civili!> Mia madre riesce a riportare l'ordine, anche se questo alzarsi improvvisamente di mio padre e mia cugina, ha fatto si che una guardia si avvicinasse.
<c'è qualche problema?> chiede la guardia.
<si. Quel ragazzo ha derubato mia figlia e mia nipote.>
<allora ne parli con il suo avvocato, ora non è il momento.> detto questo ci lascia e mio padre infuriato si risiede, insieme a mia cugina.
<vedi perché non mi piace questa gente qui?> papà unifica intorno.
<perché sono tutti fuori di testa. E te hai avuto il coraggio di trovarti un fidanzato. Proprio qui dentro! Roba da matti, veramente.> si sbottona la giacca dal nervosismo ed io evito di rispondergli.<oggi ti sue ammutolita?> continua lui.
Sto per rispondergli quando mamma salva ancora una volta la situazione.
<Giulia non dovevi far vedere quella cosa a Chiara?> mia cugina pare come risvegliarsi da uno stato di trance.
<oddio si, vero.> Tira fuori il telefono dalla sua borsa e me lo porge. Appena vedo che sta avviando una chiamata glielo rido subito indietro.
<ma dico sei pazza? Almeno avvertimi.>
<che ce, ti vergogni di farti vedere così con Lorenzo?> dice praticamente urlando.
<non è per Lorenzo,e abbassa la voce.>
<e allora per chi?>
Sto rispondendo, quando si sente una voce dal telefono.
<Giù, stai con Chiara?>
<si Lore, mo te la passo.> senza darmi il tempo di pensare, mi ritrovo il telefono di Giulia tra le mani.
Nello schermo si vede Lorenzo, con i suoi ricci biondi ed il suo sorriso smagliante.
<Chiara.> dice lui sorridendo.
<ciao Lore.> sorrido al ragazzo.
<come stai?>
<lo puoi vedere benissimo anche da solo.>
<tranquilla che sei comunque stupenda.>
Io e Lorenzo continuiamo a parlare come se davanti a me non ci fossero i miei genitori, ma almeno questa chiamata è servita per far calmare mio padre.Quando rido il telefono a mia cugina ed è il momento per loro di andarsene, ricevo un abbraccio da tutti e tre.
Abbraccio anche Giulia, la quale mi chiede prima di andarsene il perché non avessi detto a Lorenzo di avere un ragazzo.
<non la trovavo una cosa essenziale.>
<farò finta di crederti.> proprio in questo momento ci passa accanto Cucciolo, che non mi manda neanche un segno di saluto.
Che strano, ma penso sia solo per evitare l'imbarazzo visto che sto con mia cugina ed i miei genitori.eii raga, ma questo Lorenzo? Comunque i colloqui per Chiara non saranno mai tranquilli, questo è poco ma sicuro. Volevo avvertirvi che siamo quasi arrivati alla fine di questa fanfiction, ormai mancano pochi capitoli. Grazie a tutti per il supporto e preparatevi che ci sarà un colpo di scena finale... Fatemi sapere cosa ne pensate del capitolo e se vi è piaciuto.
❤️🌊
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non cambierò || Micciarella
FanfictionChiara Busci, una ragazza romana di 15 anni andrà in vacanza a Napoli con i suoi genitori e sua cugina. La classica Pariolina, si ritroverá a vivere in un mondo che non le appartiene, almeno all'inizio... All'IPM di Napoli la situazione è difficile...