"Tu sei arte, non puoi piacere a chiunque." POV CHIARA
Oggi è il giorno dei colloqui. Dire che ho ansia è dire poco. Non ho dormito quasi per niente questa notte, sia per le parole di ieri di Micciarella, sia perché dovrò incontrare nuovamente i miei genitori e se io sono testarda, da qualcuno dovrò pur aver ripreso. Sono certa al cento per cento che continueranno ad insistere sul fatto del trasferimento.La routine della mattina è sempre la stessa. Ci prepariamo, scendiamo a fare colazione, chiacchiere tutte insieme, solitamente ce un'ora di lezione, ma oggi ne facciamo due e poi in cortile. Alcune ragazze oggi hanno deciso di organizzare una partita a pallavolo, così io, Silvia, Kubra e Rosa ci uniamo a loro. Mentre giochiamo però il caldo inizia a farsi sentire e decidiamo tutte di toglierci le felpe.
<Chiattì mi aiuti?> Rosa mi chiede di tenerle la maglietta, mentre lei si tira via la felpa. Sotto vedo che tiene una maglietta a maniche lunghe con una specie di colletto e mi rivengono in mente le parole di Micciarella.
Non ho detto niente alle ragazze delle sue parole, neanche quando hanno iniziato a prendermi in giro per la sua "gelosia ossessiva", o così pensano loro.
<non senti caldo così?> Lei esita a rispondermi.
<no, sto buon. Andiamo a pazzià?> Sorvola subito l'argomento.
Io annuisco alle sue parole e poi senza aggiungere altro torniamo nel campo.
***
<alza Chiattì.> Alzo la palla a Silvia che schiaccia nell'altro campo e facciamo punto.
<e daje!> io e Silvia ci battiamo il cinque, per poi rimetterci in posizione.
Stiamo giocando ormai da un oretta ed intorno a noi si sono piazzate le guardie e alcuni ragazzi, arrivati da poco.
<forza Chiattì!> Micciarella non smette di fare il tifo per me, ma tutte queste sue attenzioni mi distraggono e non poco.
<ole, ole ole ole Chiattilla, Chiattilla. Ole, ole ole ole Chiattilla, Chiattilla!> Quando fa partire un coro tra i ragazzi così scoppio a ridere e perdo di vista la palla, appena arrivata nel nostro campo.
<forza Chiattilla nun mollare! Nun mollare! Chiattilla nun mollare!> al secondo coro viene richiamato da Beppe che gli sta accanto e finalmente la smette.La partita si conclude e con tanta fatica ne usciamo vincitrici. Esco dal campo e subito vengo tirata su dalle braccia di Micciarella, che mi circonda la vita e mi fa girare, tenendomi sempre stretta a lui.
<si' stata fenomenale Chiattì.> quando mi mette giù, mi da un bacio sulla guancia ed io porto una mano sul suo viso.
<ed eccolo u tifoso sfegatato.> ma ecco che il momento doveva per forza essere rovinato.
<non sapevo che ti interessasse la pallavolo.> e chi poteva essere a rovinarlo se non CrazyJ?
<me piace l'innamorata mia, no la pallavolo.> Ho sentito bene? Mi ha appena definito la sua ragazza? O non capisco io il napoletano o mi ha appena definito la sua ragazza!!! Sclero male, aiuto.
<vattene Giulia, fatti una vita per favore.> mantengo il mio entusiasmo, provando ad usare un tono stanco davanti a lei.
<come quella che ti farai te a Roma?> mi istiga, ma per fortuna c'è Micciarella qua vicino a me.
Infatti si allontana dal mio corpo e si mette difronte all'altra ragazza.
<tu la devi furní di infastidirla, perché quanto è overo Dio, io t'accir si continui.> Così, senza dire nient'altro, lei se ne va. Lanciando però un'occhiata infastidita prima a me e poi a Micciarella.
Lui si riavvicina a me, ma nello stesso istante, noto che difronte a noi Rosa e Carmine si stanno dicendo qualcosa, che viene poi interrotto dall'arrivo di Mimmo.
Micciarella segue il mio sguardo e capisce subito i miei pensieri.
<hai parlato cu lei?>
<no, e non lo farò.>
<basta che stai accuort.>
<tranquillo.> mi riavvicino al suo corpo e lui sorride dolcemente.
<grazie.> inizio ad accarezzargli i capelli.
<e di che cosa?> continua. a guardarmi con quel sorriso in volto.
<di avermi aiutata.> unisco finalmente le nostre labbra. Facendo partire però un bacio breve, dato che mi stacco dopo poco, per paura di essere interrotti dalle guardie.
Lui mugugna qualcosa contrario alla mia azione e continua. a guardarmi le labbra.
<non possiamo, ci vedranno.>
<e sticazzi.> unisce poi le nostre labbra e tutto riprende un senso.
Ma come avevo già previsto io, ecco che arriva Maddalena a dividerci.
<E staccatevi! Chiattì, tieni i colloqui.>
Controvoglia ci stacchiamo, ma prima gli dico qualcosa all'orecchio del mio ormai ragazzo.
<mi farò perdonare.> e lo lascio lì, immobile, in mezzo al cortile.
<si na strunz chiattì!> mi urla lui ridendo, dopo averlo lasciato da solo così in quel modo.Arrivo nel luogo dell'incontro tutta sorridente. Maddalena mi accompagna al solito tavolo, dove anche quest'oggi trovo una sorpresa.
Il sorriso però mi muore appena vedo chi ci sta con i miei genitori.
<e tu cosa ci fai qui?>
....
eii raga, colpo di scena finale. Chi pensate sia arrivato a trovare la nostra Chiattilla? E poi quanto sono carini lei e Micciarella? Io fangirl quanto voi😂. Comunque stiamo vedendo che le sue idee su Mimmo stanno piano piano cambiando, si sta forse rendendo finalmente conto che tutti lì dentro nascondo qualcosa? Fatemi sapere cosa ne pensate del capitolo e se vi è piaciuto.
❤️🌊
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non cambierò || Micciarella
FanfictionChiara Busci, una ragazza romana di 15 anni andrà in vacanza a Napoli con i suoi genitori e sua cugina. La classica Pariolina, si ritroverá a vivere in un mondo che non le appartiene, almeno all'inizio... All'IPM di Napoli la situazione è difficile...