"La memoria è un mostro, tu
dimentichi essa no..
Archivia le cose ecco tutto"Un vecchio proverbio dice : Tutti i nodi vengono al pettine..
Niente di più vero anche se alcuni sono più difficili di altri da districare e questo era uno di quei nodi difficili dal momento che bisognava spiegare ogni cosa sia alla diretta interessata che ai ragazzi, cosa non proprio facile.Durante il viaggio di ritorno Mel, Osman e Yigit conconrdarono che quest'ultimi avrebbero parlato con Sole anche se erano certi che non sarebbe stato proprio semplice anche
se per Mel il tutto sembrava essere un pelino più complicato dal momento che oltre a dire la verità a Ferit e Kerem doveva provare a controllare le loro azioni, cosa difficile e a tratti ingestibile.Ritornati sul posto di lavoro le loro strade si divisero, Mel prese l'ascensore per salire negli uffici pronta ad affrontare le sue tigri certa che sarebbe riuscita a domare o almeno era quello che sperava visto che per un attimo i suoi pensieri furono annebbiati dalla confusione , indecisa non sapeva se parlare con loro separatamente o insieme e immersa da mille domande si recò nell'ufficio del suo amato, dove per sua fortuna o forse no trovò anche Kerem
"Ferit? Sono tornata"
"Siamo qui, dove sei stata? "
"Come mai voi due insieme, cosa state
confabulando?"
"Nulla, parlavamo di Sole"
"Ma dai, non mi dire"
"Mi dici dove eri finita?"
"Pensavi che mi avessero rapita?"
"Continui a non rispondere"
"Oh, quanta fretta"Kerem studiò la cugina poi dopo qualche minuto
"Mel, sputa il rospo ti conosco troppo
bene ed i tuoi movimenti dicono che
qualcosa non va"
"Voi due insieme siete insopportabili"Ormai messa alle strette dopo un lungo respiro iniziò il suo racconto
"Yigit dopo il vostro teatrino è venuto
nel mio ufficio"
"A fare cosa?"
"Quando vi entrerà in testa che il
vostro accanimento nei suoi
confronti è inutile"
"Continua.."
"È venuto a parlarmi di Sole"
"Inizio a non sopportare la sua
curiosità"
"Kerem sta zitto e ascolta"
"Yigit vuole bene a Sole e per questo
non si è fermato e mi ha parlato dei
suoi dubbi, come ad esempio il fatto
che ci fosse stato vietato di parlare
con lei dei suoi vuoti"
"Quindi?"
"E quindi, ci siamo fidati a Burak e
abbiamo sbagliato, abbiamo pensato
di parlare con un altro medico?"
"Ma lui é un medico"
"Ma non mi dire, lui è un cardiologo,
non è un neurologo, capite? Burak ha
giocato a suo favore"
"Cosa?"Urlò Kerem con gli occhi fuori dalle orbite
"Già, peccato che i miei dubbi li avete
sempre sottovaluti e smontati e nel
frattempo lui ha fatto ciò che voleva"
"Sei sicura di quello che dici?"
"Certo siamo andati da lui e alla fine
ha ammesso tutto, il neurologo aveva
detto che era giusto colmare i vuoti di
Sole con attenzione e magari con
l'aiuto di uno specialista, capite? "Ferit iniziò a colpevolizzare se stesso per essersi fidato di un medico, Kerem continuava a camminare per la stanza quando scappò via correndo e Ferit lo seguí, ovviamente Mel sapeva quale fosse la loro destinazione ma stanca e consapevole di non essere riuscita a gestire il tutto si lasciò andare sulla sedia della scrivania del suo amato, sperando che a Yigit fosse andata meglio..
Yigit e Osman erano davanti alla porta dell'ufficio di Sole, Osman nonostante le parole rassicuranti di Yigit era distrutto dai sensi di colpa ed errori non suoi, ma dovevano comunque entrare e parlare con lei.
"Ciao, perché voi due siete insieme?"
"Possiamo parlare?"
"Si, anche se le vostre facce parlano
da sole"Yigit per alleviare la tensione sorrise in modo da rassicurare l'amica dal momento che Osman non riusciva nemmeno a guardarla negli occhi..
"Sole, ricordi che ti avevo fatto una
promessa?"
"Yigit.."
"Io mantengo sempre le mie
promesse"
"Vai avanti"
"Sole, sei stata la prima a pensare che
tutti nascondessimo qualcosa giusto?"
"Si, ma cosa?"
"Non nascondiamo nulla che tu non
sappia"
"Ti correggo, sapevo.."
"È vero.."Osman finalmente si pronunciò
"Sole, Burak ci ha obbligati al silenzio
per il tuo bene, ma ci ha mentito"
"Mentito? Non ti seguo"
"Il neurologo, voleva che ti aiutassimo
a ricordare, ma lui no"
"Ma per quale motivo"
"Sperava di poter avere un futuro con
te"
"Cosa? Io ricordo bene di essere stata
chiara con lui, niente di più
dell'amicizia"
"Mi spiace è colpa mia, avrei dovuto
capirlo"
"Smettila non è colpa tua, ma lui
dovrà darmi delle spiegazioni"
"Sole, non serve"
"Questo è un tuo pensiero, quindi o mi
accompagnate o andrò da sola"Ovviamente accettarono le condizioni dell' amica e quasi di corsa si recarono in ospedale.
Una volta arrivati Sole varcò la porta del pronto soccorso seguita dai suoi amici quando di colpo arrestò la sua corsa obbligando i ragazzi a fare lo stesso che curiosi.."Sole va tutto bene?"
"Guardate lì, Kerem e Ferit discutono
con Burak "Poi tutto fu veloce e divertente agli occhi dei presenti quando Kerem colpí in pieno viso Burak il quale stranamente non reaggí, Sole inaspettatamente a grandi passi si avvicinò a loro e dopo uno sguardo veloce con Kerem e Ferit con uno schiaffo colpí la guancia di Burak..
"Ti ho sempre stimato come persona,
come medico, ma ad oggi mi hai
deluso.."
"Aspetta posso spiegarti"
"Ero venuta per questo, ma sai una
cosa? Non voglio ascoltarti"Inaspettatamente dopo aver ordinato a Kerem e Ferit di seguirla si allontanò seguita anche dai suoi amici.
Che dire al momento la vita di Sole era come il cubo di rubik: Riusciva ad aggiustare un lato ed incasinare tutto il resto..Ragazze scusate sia l'attesa che il breve capitolo, ma ho iniziato a lavorare e non vi nascondo che aggiornare è difficile ma farò del mio meglio, a presto e grazie sempre 🤗
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Fall in love
ChickLitIstabul ha il potere di incantare, piena di colori, vita dove il mare è il suo contorno. Sole(Gunes) è nata è crescita li e anche se non era stata poi così fortunata aveva sempre avuto il coraggio di non arrendersi mai. Laureata in editoria e scritt...