Istabul ha il potere di incantare, piena di colori, vita dove il mare è il suo contorno.
Sole(Gunes) è nata è crescita li e anche se non era stata poi così fortunata aveva sempre avuto il coraggio di non arrendersi mai.
Laureata in editoria e scritt...
Avevo deciso di andare via e lasciarli soli, ne avevano bisogno, ed ero sicura che Sole sarebbe riuscita a tranquillizzarlo. Seduta in una delle tante sedie continuavo a rimurginare sulle conseguenze di questa dannata bugia e non riuscivo a capacitarmi come una ragazza privata dell'amore di tutti fosse capace di amare e pensare al prossimo, lei era un esempio per tutti noi da seguire.
Curiosa osservavo Osman e il dottore dialogare sotto voce in modo animato, provavo a leggere il loro labiale ma non riuscivo a capire, erano veloci ed era impossibile scandire le lettere, a distrarmi l'arrivo di Kerem
"Mi spieghi cosa stai facendo?" "Provo a capire di cosa parlano?" "Mel ti sembra opportuno?" "Perché pensi che le tue scelte siano state opportune?" "Ho solo rispettato il volere di un amico" "Grazie, e a me hai pensato?" "Mel stai esagerando, ho fatto con Ferit quello che tu hai fatto con Sole" "Stronzate.. Dillo che non ti sei fidato di me" "Sei più intelligente di così.." "Non voglio litigare, piuttosto credi che lo terranno qui stanotte?" "Ciò che credo io non ha importanza, io penserei più a cosa deciderà lui di fare."
Questo era vero e conoscendolo non avrebbe mai passato la notte qui. Seduto di fronte a noi Yigit, che preoccupato ma discreto non aveva proferito parola fino a quando Kerem decise di raggiungerlo ed io lo seguii, provando ad evitare altre scenate inutili.
"Yigit grazie per essere rimasto, ma adesso puoi andare pensiamo noi a Sole" "Ciao Kerem, sei davvero gentile, ma dimmi in che modo vi occupereste di Sole, continuando a mentire?" "Non sono affari tuoi questi, tu devi solo stare lontano da lei" "Perché dovrei allontanarmi, hai paura della competizione? O ti piace vincere facile? Sei così presuntuoso da cedere di poter gestire tutto e tutti giudicando e fermandoti sempre solo alle apparenze" "Smettila, non è ne il luogo ne il momento adatto" "No, adesso mi ascolti, dopo tutte le bugie pensi anche di avere qualche diritto su di lei? Kerem prova a guardarti ogni tanto allo specchio." "Tu non mi conosci, ma io so chi sei e per questo motivo ti ripeto di stare lontano da Sole" "Pensi davvero di conoscermi? Kerem continui a metterti in competizione con me, ma io sono gay se fossi in te mi preoccuperei del dottore, mi spiace ti facevo più scaltro, adesso scusami vado da Sole"
Che stupidi nonostante gli errori avevamo avuto la presunzione di sapere cosa fosse giusto per Sole, il suo sfogo mi aveva fatto riflettere su molte cose una di quelle era che se vuoi una donna devi avere le palle di metterti in gioco e lottare e che nella vita non bisogna mai fermarsi alle apparenze..
"Kerem, non avresti dovuto trattarlo così" "Lasciami in pace, non sapevo io volevo solo proteggerla" "Già da ciò che non conoscevi, fermandoti su ciò che credevi che fosse" "È difficile capire che sono geloso di chiunque? Hai visto il loro rapporto? Io non ci sono riuscito " "È stata una tua scelta, con la tue distanze e le tue manie di controllo e forse è stato meglio cosi.." "Ho sbagliato tutto, questa è la verità"
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