Trentunesimo Capitolo

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                            "Credi nel tempo...
                              Esso sistema tutto"

Senza guardarsi indietro continuava a camminare, voleva provare a lasciarsi  tutto alle spalle e allontanarsi da tutti ma era impossibile dal momento che continuavano a seguirla, infastidita si fermò e con lei anche i suoi seguaci..

"Pensate davvero di seguirmi per 
molto?"
"Siamo preoccupati, vogliamo solo 
parlare"
Disse Ferit
"Parlare? A me sembra più una
scampagnata"
"Vogliamo solo che tu capisca che abbiamo fatto quello che il dottore ci ha imposto"
"Ma davvero? Da quando ascoltate ciò
che vi viene chiesto?"
"Sole, parliamo di un medico 
dovevamo per forza ascoltarlo"
"Bene, Ferit adesso che tutto è stato 
chiarito andate via adesso!"

Il messaggio fu recepito forte e chiaro da Yigit e Osman che si defilarono a differenza di Kerem e Ferit quest'ultimo testardo continuava a giustificarsi fino a quando esasperata Sole  li cacciò via in malo modo, anche se a dire il vero Kerem non si era pronunciato, non una scusa, non una parola perché sapeva bene che non si hanno sempre le parole giuste da dire ed è per questo che si affidava  agli sguardi.

Stanca e con gli occhi pieni di lacrime corse via a rifugiarsi nell'unico posto dove a nessuno sarebbe venuto in mente di cercarla, l'orfanotrofio o meglio era ciò che sperava.
Una volta giunta sul luogo corse a cercare la sua unica famiglia, la suora che era sempre stata al suo fianco..
Dopo aver bussato alla porta della sua stanza chiese

"Madre ho bisogno di parlare con lei"
"Vieni accomodati, stai bene?"
"E una domanda alla quale non so
rispondere"

Una volta varcata la soglia e chiusa la porta si buttò fra le sue braccia e pianse

"Sole, parlami dimmi cosa succede"
"Madre la mia vita non è mai stata
rose e fiori e adesso come se non
bastasse anche questi vuoti, perché?"
"Purtroppo non si hanno sempre le
risposte alle domande ma sono sicura che riuscirai a ritrovare i pezzi mancanti"
"Lei conosce il mio passato?"
"Si.."
"Perfetto e allora almeno lei mi aiuti a
ricordare"
"Sole, abbiamo tutti commesso degli
errori compresa io"
"Lei? Ma cosa sta dicendo?"
"Sole, anche io ho taciuto.."
"Non ricordo nulla, ma adesso ha 
l'opportunità di rimediare e non 
commettere lo stesso errore"
"Hai ragione, per questo inizierò, ma
lo farò gradualmente "
"Ve bene, l'importante che qualcuno
  abbia il coraggio di iniziare"
"Il tuo arrivo qui è stato piuttosto 
insolito"
"Insolito? Si spieghi"
"Sono gli assistenti sociali a portarvi
qui, sempre.. Nel peggiore dei casi vi troviamo sulla soglia, invece tu.."
"Io cosa?"
"Uno dei tuoi genitori ha scelto questo per te"
"Sta dicendo che qui a Instambul
potrei avere dei familiari?"
"Si, adesso prova a guardarti dentro"
"La mia famiglia mia ha
abbandonata, è assurdo"
"Sole se ti focalizzi solo su quello 
non arriverai a nulla"
"Crede che sia facile?"
"Piccola mia, tu sai già molto di più
devi solo avere pazienza"
"Perché ha scelto di non dire la
verità?"
"Ho sbagliato, ma mi è data un altra
possibilità e non la sprecherò"
"Ho bisogno di fare due passi"
"Ti voglio bene, spero che tu possa
ritrovare il tuo passato e se puoi perdonami "
"Sono confusa, dispiaciuta, ma questo
non cambierà il bene che provo per 
lei"

Poi silenzio e le due si lasciarono andare in un abbraccio carico di
bene, poi Sole lasciò la stanza ma prima di andare via passò a trovare i suoi bambini ai quali era molto legata e dispiaciuta allo stesso tempo, certa del fatto che ognuno di loro avesse un passato..

Poi silenzio e le due si lasciarono andare in un abbraccio carico dibene, poi Sole lasciò la stanza ma prima di andare via passò a trovare i suoi bambini ai quali era molto legata e dispiaciuta allo stesso tempo, certa del fatto che ognuno di loro...

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