Diciottesimo Capitolo

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"Non aspettare l'occasione
perfetta, cogli l'occasione e
rendila perfetta"

Sole

Era risaputo che la notte portasse consiglio, stavolta il consiglio era stato chiaro : Dovevo andare via se volevo fare chiarezza dentro di me, non era un modo per scappare dai problemi, ma semplicemente evitarli per un po'.

Non appena mi svegliai decisa come non mai, preparai un borsone e chiamai un taxi, dove a sua volta chiamai Osman e Yigit per infomarli della mia imminente partenza, non giudicarono la mia scelta ma non potevo definirli entusiasti, a loro modo provaro a convincemi che non era prudente andare via da sola, ma il loro tentativo fallí miseramente quando ad entrambi ricordai che io avevo passato una vita da sola e non lo avevo mai ritenuto un problema.

Conclusa la conversazione con le mie due guardie del corpo, informai il tassista della destinazione e decisa come non mai dissi
Antalya, una bella città della Turchia con bellissime spiagge fiancheggiate da numerosi alberghi e circondata da posti incantati.
Dopo aver costeggiato qualche albergo finalmente decisi di fermare il taxi, questo era più piccolo, molto più semplice e caratteristico allo stesso tempo cosa che mi colpí subito.

Una volta entrata chiesi se ci fosse libera una camera singola e per mia fortuna poco dopo ero con le chiavi in mano alla ricerca della mia stanza, una volta trovata ed entrata ebbi la conferma che la mia scelta era stata azzeccata: Piccola, accogliente e luninosa e con un panorama meraviglioso, il mare e le sue mille sfumature di colori e tutto quello riuscì a liberare la mia mente e crollare così in un sonno profondo.

Al mio risveglio il sole era ancora alto era stupido e insensato rimanere chiusa in camera così che dopo aver chiamato i miei amici sarei uscita. Accesi il telefono e mi ritrovai una marea di chiamate perse e messaggi in segreteria che ignorai passando direttamente alla chiamata

"Ciao, se voi due continuate così
rischiate di mandare il tilt il mio
telefono"
"Ciao, scusa se ci preoccupiamo"
"Sto bene! Non capisco il motivo di
questa preoccupazione"

Yigit no parlava, ascoltava e si limitava a sorridere, Osman era completamente fuori di se

"Mi spieghi perché sei fuggita? Perché
poi da sola?"
"Osman potresti spiegarmi perché
questo dramma per nulla, sto bene e
ti ricordo che so badare a me stessa"

Questa mia risposta non fu gradiata ed infatti salutò e riattaccò, Osman era anche questo, rimasta sola con Yigit

"Allora? Tu perché non dici nulla?"
"Perché non sono nessuno per
giudicare le scelte altrui?"
"Tu sei un super eroe, il mio super
eroe, comunque sei davvero bello in
video chiamata"
"Principessa con me i complimenti
non attaccano, inoltre non hai detto
nulla che già non sapessi"
"Davvero modesto, comunque ora
vado ti prometto che se la solitudine
dovrebbe farsi sentire, sarai la
prima persona a cui chiamerò"
"Non è il massimo ma proverò ad
accontentarmi"

Terminata la chiamata, indossai una tuta ed uscii con un solo obbiettivo shopping, volevo provare a comportarmi come ad una persona normale e passare il pomeriggio all'insegna della spensieratezza, solo io ed i negozi volevo sentirmi un po' come Jiulia Roberts in Pretty Woman.

Fuori aspettavo il mio taxi e una volta fermatosi dallo stesso scese Burak

Fuori aspettavo il mio taxi e una volta fermatosi dallo stesso scese Burak

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