Istabul ha il potere di incantare, piena di colori, vita dove il mare è il suo contorno.
Sole(Gunes) è nata è crescita li e anche se non era stata poi così fortunata aveva sempre avuto il coraggio di non arrendersi mai.
Laureata in editoria e scritt...
" I ricordi fanno parte di noi, sono gli stessi che ci fanno mancare l'aria"
La sorpresa di Yigit non solo era riuscita, mi aveva anche stupita piacevolmente, lui era così : una persona buona e sincera. Quella curiosa della reception continuava ad osservarci con la speranza di capire chissà cosa poi..
Ragginta la caffetteria all'interno dell'azienda stessa, seduti davanti ad un buon caffè, mi guardava con i suoi occhioni azzurri continuando a sorridere.
"Pensi di dirmi perché sei qui?" "Avevo voglia di parlare con un'amica, pensavo avessi gradito la mia sorpresa" "Non immagini quanto, sei riuscito a a portare il sole" "Io che porto il sole a te mi sembra un paradosso, dimmi cosa c'è che non va? " "I miei capi mi nascondono qualcosa" "Come sei arrivata a pensare questo? Su cosa poi" "Al momento non so altro, adesso pensiamo al nostro caffè il resto poi si vedrà" "Come vuoi"
Yigit era questo, sensibile e mai invadente, di lui era facile fidarsi e i suoi modi riuscirono a cancellare qualunque cosa, ma tra una chiacchiera e l'altra, alcuni passi alle mie spalle riuscirono a distrarmi, anche Ferit e Kerem erano entrati nella caffetteria. Subito dopo senza che nessuno li avesse invitati si unirono a noi
"Yigit che ci fai qui?" disse Kerem "Ciao Kerem, per quel che mi riguarda per venire a trovare Sole non devo chiedere il permesso a nessuno, tanto meno a te" "Nessuno ha detto questo, ma se disturbi durante le ore lavorative potrebbe essere un problema" "Kerem parliamo di lavoro o prigione?"
Non rispose alla provocazione di Yigit e con cattiveria si passò a me
"Sole, flertare sul posto di lavoro non è professionale" "Come si permette?" "Mi baso su ciò che vedo"
Ormai i toni si erano accesi, lui continuava ad urlarmi addosso di tutto e quel suo modo iniziò a spaventarmi, cosa che non sfuggi a Yigit
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"Adesso stai esagerando Kerem, basta non è questo il modo in cui ci si comporta con le donne" "Fatti i cazzi tuoi Yigit e sta lontano da lei" "Pensi di farmi paura?" "Non provocarmi" "Altrimenti?"
Continuavo ad osservare esterrefatta, ma cosa gli era preso, Ferit in malo modo lo allontanò da tutti, ed io colsi l'attimo per scappare via da quella assurda e inutile discussione, fuori inspiarai a lungo e solo dopo mi rensi conto che pioveva e che Kerem mi aveva seguita e fermata
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