Trentanovesimo Capitolo

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" Il segreto del cambiamento
è concentrare tutta l'energia
non nel cambiare il vecchio
ma nel costruire il nuovo"

La vita ha una costante serie di cambiamenti naturali e spontanei e resisstergli crea solo dolore..
Sarebbe meglio attraversarli, viverle,
lasciare che scorrano in modo naturale, quello che Mel e Ferit provavano a fare, vale a dire lasciarsi trasportare anche se con qualche piccola difficoltà o meglio divergenza.

Ferit ormai era un uomo diverso, gentile, attento, premuroso...
Mel era sempre più bella e la gravidanza l'aveva resa ancora più bella e raggiante ma era come una bomba ad orologeria, tutto questo dovuto agli ormoni che avevano preso il controllo delle sue emozioni, le bastava davvero poco per scoppiare a ridere e altrettanto poco per scoppiare in lacrime.

Ferit preso dall'entusiasmo aveva espresso alla sua donna di voler gridare al mondo intero la bellissima notizia, la sua idea era di organizzare una grande festa con fiumi di invitati, a differenza di Mel che non gli importava della gente ma solo di loro..
Mel era tornata alla vita di tutti i giorni e come tutti i giorni si era recata a lavoro dove ad attenderla nella sala relax il suo uomo

"Buon giorno amore"
"Buon giorno amori miei.. Come stai?"
"Sto bene, non sono malata"
"Mel, vorrei che non lavorassi"
"E per quale motivo?"
"Per te, saperti a casa a riposo mi
farebbe stare più tranquillo "
"Quindi se mi chiudo in casa neanche
fossi malata, tu staresti meglio?"
"Non ho detto questo, lo sai.."
"Lo hai sottinteso, io non sono malata
porto in grembo nostro figlio è
diverso"
"Finiamola qui o finiremo per litigare"
"Non dobbiamo per forza litigare,
magari potremmo trovare un
compromesso"
"Bene, ma adesso è tardi ne
parleremo durante la pausa pranzo"
"E ovvio che io non abbia scelta,
andiamo è meglio"

Ormai arreso, prese per mano Mel ed insieme si diressero ognuno nel propro ufficio. La giornata purtroppo prosegui in modo lento, Ferit non era riuscito a concentrarsi, nella sua testa la sorpresa che aveva in servo per Mel anche se era un po' preoccupato dalla risposta di lei e non riusciva a capacitarsi del fatto di come una donna lo avesse ridotto in questo stato.
L'attesissima pausa era arrivata e Ferit era un tantino agitato, ma sapeva che avrebbe apprezzato il gesto nella sua semplicità..

Il cielo era limpido tanto che il sole riusciva a specchiarsi su lo stesso e lui affacciato dal terrazzino del suo ufficio ammirava tutta quella bellezza quado alle sue spalle sentí sbattere la porta, certo che fosse entrata la sua Mel.

"Amore eccomi, che ci fai lì, fa freddo
entra!"
"No, vieni raggiungimi ti mostro una cosa"

Stranamente seguí il consiglio senza replicare e una volta fuori anche lei rimase incantata da tutto quello, poi..

"Allora che ne dici di parlarmi del tuo compromesso?"
"Um.. Quanta fretta.."
"Allora passerò io al dunque"

Detto questo con gli occhi lucidi si inginocchiò al suo cospetto e disse

"Mel voglio passare la mia vita insieme a voi, per questo ti chiedo..
Vuoi venire a vivere con me?"
"Ferit.. Ho capito bene?"

Poi lui infilò la mano in tasca dalla quale uscì una piccola scatolina dove all'interno vi era un porta chiavi a forma di Ciuccio con una chiave, poi disse

"Te lo ripeterò, volete venire a vivere
con me?"
Mel dopo aver afferrato il porta chiavi, con le lacrime agli occhi urlò
"Siiii..."
Una volta accettato gli saltò addosso e iniziò a tempestare il viso di Ferit di baci, nel frattempo Ferit aspettava ancora il compromesso ma lei gli spiegò che a questo punto non aveva importanza, ma curioso attendeva che lei dicesse qualcosa..

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