1) Un nuovo mondo

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Qui inizia la reale storia, quindi parlerò utilizzando il tempo passato. C'è una continua ripetizione di Kibith, in seguito... Non farci caso.

La situazione era tragica! I Saiyan stavano rapidamente sterminando i sopravvissuti. Persino Frostly, nello spazio, riusciva ad ottenere poche notizie da parte dei Namecciani e poco sostentamento.

La fine sembrava ormai inevitabile!

Le poche spie ribelli, presenti in territorio Saiyan, stavano per compiere una brutta fine. Un gruppo di spie, infatti, stava scappando, in un paesaggio di distruzione, durante un buio temporale, da dei Saiyan, dopo aver rubato delle pietanze da consegnare alle loro famiglie.

Le spie erano circondate. Ormai, comprendevano benissimo che il capolinea fosse giunto.

Le spie rimaste erano solo in quattro, le altre erano perite. In quattro chiusero gli occhi, prima della fine inevitabile. I Saiyan (che erano circa una ventina), tutti trasformati in Super Saiyan, ridacchiavano, orgogliosi della loro forza. Esclamarono, con malvagità estrema, che si sarebbero divertiti, prima di schiacciare con le loro mani la testa di quei vermiciattoli. Si udì la generazione di una sfera di energia. Le spie, inermi, attesero gli incessanti secondi prima dell'inizio delle atrocità.

Nulla!

Una spia aprì timorosamente gli occhi e, dal cielo scuro, intravide un bagliore di luce misteriosa, che penetrava dalle nubi oscure. Non aveva mai visionato una luce così accecante, ma che infondesse tanta... Speranza...

Da quel bagliore di luce accecante, apparvero tre figure misteriose. Non si trattava affatto di Saiyan. Il primo possedeva una mole molto massiccia; era rosso; indossava abiti insoliti ed arancioni; aveva molte rughe; capelli bianchi molto lunghi; e le orecchie erano allungate ed a punta, in maniera molto simile ai Namecciani. Possedeva un aspetto burbero ed intimidatorio. La seconda era una donna giovane ed aggraziata, con una bellezza divina. Anche lei aveva le orecchie allungate, ma la mole era molto meno massiccia del primo e possedeva la propria pelle di colore rosa pallido. I suoi capelli erano insoliti, bianchi, ma erano presenti solo al centro del capo, come una cresta, e terminavano dietro con una lunga chioma, molto lunga. I suoi abiti, anch'essi insoliti, erano blu ed arancioni. Il terzo era il più minuto dei tre e sembrava il più anziano. Era abbastanza paffuto, aveva la pelle rosa pallido, dei baffetti bianchi, un grosso naso ed un ciuffetto di capelli bianchi al centro del capo. Indossava degli abiti simili alla dea femminile, ma portava con sé una spada, che pareva molto affilata.

I Saiyan, inizialmente, osservarono esterrefatti quelle straordinarie creature, simili ad elfi, poi, uno di loro intonò un urlo da battaglia. Quasi tutti i Saiyan salirono in cielo per attaccare quelle strane creature.

I primi ad avvicinarsi a quelle creature, si ritrovarono a brandelli. L'elfo più anziano aveva tagliuzzato cinque Saiyan con la propria spada, facendo cadere i brandelli al suolo.

I Saiyan rimanenti, allora, si fermarono e deglutirono. Compresero che sconfiggere quelle creature sarebbe risultata un'impresa quasi impossibile. I Saiyan atterrarono per organizzare una strategia migliore.

Non fecero in tempo ad atterrare, che la dea graziosa afferrò un paio di loro e li scaraventò addosso ad altri due Saiyan. Dopodiché, scagliò una sfera di energia sui Saiyan feriti, disintegrandoli.

Il terzo elfo, ovvero quello con una mole massiccia, si scaraventò addosso ad altri tre Saiyan. In pochi colpi, riuscì a massacrarli. In seguito, gettò una tempesta di sfere di energia addosso ai Saiyan rimanenti.

Solo un Saiyan rimase in vita, gravemente debilitato. Allora, i tre elfi si voltarono verso di lui.

Era solo...

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