18) Parassita

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Erano già trascorse ulteriori nove ore nella base dei Ribelli ed ormai ogni guerriero era pronto a combattere. A causa della battaglia imminente, la popolazione, all'interno della base, era profondamente turbata. Persef tentava di calmare la gente e risollevare loro la speranza, ma in pochi riuscivano a mantenere un atteggiamento positivo in tale situazione di sconforto.

Nel frattempo, Vegeta stava mettendo qualcosa sotto i denti in vista della grande battaglia. Non poteva rischiare di combattere a stomaco vuoto, perché ciò lo avrebbe certamente debilitato.

Accomodato sulla panca di fronte della stessa tavolata dove Vegeta si stava abbuffando, era presente Frostly, che fu disgustato dall'ingordigia del Saiyan. Il demone del freddo osservava Vegeta con uno sguardo irritato e quasi malintenzionato.

Stufo di visionare quel Saiyan trangugiare enormi porzioni di cibo, Frostly disse, con tono indignato: "Quanto ancora hai intenzione di abbuffarti, Saiyan? Le scorte di cibo non sono infinite! I Saiyan Ribelli, inoltre, pur avendo una popolazione più esigua rispetto agli umani nella base, mangiano circa il doppio di loro. Sai quanto è difficile e pericoloso trovare scorte di cibo nello spazio, in modo tale da sfamare tutti voi?"

Vegeta non fece neanche caso alle parole del Demone del freddo. Frostly non tollerava alcun tipo di indifferenza nei propri confronti!

Frostly si innervosì maggiormente, continuando: "Ehi, Saiyan! Sto parlando con te! Mi senti?"

Improvvisamente, dietro le spalle di Frostly, si udì provenire qualcuno con un passo incredibilmente pesante. Pareva quasi che un terremoto si stesse per scatenare proprio nell'area circostante a causa di quella figura che, lentamente, si stava dirigendo verso la tavolata imbandita.

"Lascia perdere, Frostly!" Esclamò la figura, aggiungendo, con tono di voce divertito: "Lo sai che io mangio di più di tutti loro messi assieme!"

Vegeta, preso dalla curiosità, si voltò verso la direzione di tale voce, ma riprese subito dopo a divorare voracemente il cibo di fronte a lui come un coccodrillo.

"Ah! Sei tu, Blob!" Affermò il Demone del freddo, che aggiunse, con tono riflessivo: "Ne sono al corrente, ma, almeno, tu sei utile! Hai installato i pannelli retroriflettenti sulla mia navicella, in modo tale che i Saiyan non mi intercettino! Lui cosa ha fatto fino ad adesso, se non mangiare come se non ci fosse un domani?"

Blob rise per l'alta considerazione che l'altezzoso demone del freddo gli confidava. Risultava davvero complicato ottenere l'ammirazione da parte di Frostly e per questo motivo Blob era orgoglioso di possederla!

Il gigantesco mostro disse, con tono quasi scherzoso: "Calmati! Su di lui, è riposta la nostra speranza. Almeno, è quello che ha detto Justlyn. E poi, al termine di questa guerra, o andremo tutti all'altro mondo, o tutta questa pagliacciata avrà fine. In ogni caso, non ci sarà più bisogno del tuo aiuto. Io, comunque, confido più nella seconda opzione... E tu che ne pensi?"

"Io spero solo di farla pagare a quei Saiyan che mi hanno privato della mia famiglia. È sempre stato questo il mio obiettivo!" Rispose il demone del freddo.

Blob rise nuovamente.

Il gigantesco mostro affermò, con voce burlesca e provocatoria: "Non dimenticarti che foste voi ad attaccare la Terra per conquistare il pianeta e venderlo a caro prezzo. Si vede che avete sbagliato a scegliere il periodo in cui attaccare! Ringrazia che, dopo un anno dalla vostra disfatta, riuscì a trovarti nello spazio come unico sopravvissuto ed a curarti tramite le mie nanomacchine!"

Frostly, nonostante l'umiliante affermazione di Blob, non riuscì a controbattere. Il demone del freddo era in debito con il gigante! Gli doveva la vita! Inoltre, grazie al periodo trascorso sulla Terra, persino lui era riuscito a cambiare. Frostly aveva provato, assieme agli umani, lo stesso terrore che lui infliggeva ai popoli facenti parte del suo impero, ormai decaduto. Non avrebbe mai immaginato che la paura e la devastazione potessero rivelarsi tanto sconvolgenti! In seguito alla sua disfatta causata dai Saiyan, Frostly era divenuto un grandissimo sostenitore della pace e della giustizia. In un certo senso, Frostly ringraziava di aver conosciuto quella realtà, seppur degradante, perché aveva realmente spalancato i suoi occhi.

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