28) La trasformazione in quinto livello

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Afrodis raggiunse dopo solo cinque secondi il fratello Arest, che stava fronteggiando Vegeta con non poche difficoltà e senza esclusione di colpi.

La principessa Saiyan atterrò al suolo, distante circa cinquanta metri dalla battaglia in atto.

Prima di riuscire a parlare con il fratello, Afrodis fu braccata da Persef, desiderosa di sconfiggere definitivamente la principessa Saiyan.

"Ti prego, lasciami parlare con mio fratello! È importante!" Implorò Afrodis.

Persef non prestò alcuna attenzione alle parole della principessa. La Saiyan ribelle cominciò ad attaccare Afrodis con tutta la sua furia, tentando di farla indietreggiare. Persef doveva evitare a tutti i costi che i due fratelli si riunissero! Afrodis evitò agilmente i colpi, balzando all'indietro.

La principessa non sapeva davvero come dimostrare i suoi nobili intenti alla giovane Persef, che, fin da bambina, aveva sofferto i peggiori supplizi a causa del proprio nemico. Afrodis non poteva assolutamente dare torto alla giovane Persef: nella medesima situazione, la stessa principessa avrebbe agito in modo analogo.

Afrodis non fu capace di reagire... Forse, tutto quell'odio nei suoi confronti era più che meritato. Forse, doveva accettare il suo destino ed arrendersi. In quel modo, le sue innumerevoli vittime avrebbero ricevuto un flebile spiraglio di pace.

Afrodis si fermò ed attese che quei colpi devastanti giungessero al suo corpo.

Persef non esitò un attimo!

La Saiyan ribelle stava per colpire Afrodis, quando, improvvisamente, il suo pugno destro fu parato da un guerriero inaspettato. Yamcha era intervenuto per salvare l'aggraziata Afrodis, utilizzando il Kaiohken per dieci. Nonostante la forza di Persef trasformata in Super Saiyan di quarto livello risultasse molto superiore rispetto a quella del guerriero dell'aldilà, Yamcha, facendo appello a tutte le sue abilità, fu ampiamente capace di resistere al terrificante pugno.

"Scusate se mi intrometto!" Disse Yamcha, continuando, con tono fiero: "Ma la principessa ha un'importante missione!"

Afrodis fu estasiata!

La principessa era davvero convinta di meritare tutto l'odio di Persef e dei ribelli per quanto commesso durante la propria vita, ma quel semplice atto di fiducia, dimostrato da Yamcha, le aveva infuso una rassicurante sensazione di accettazione.

"Non riesco a spiegarti a pieno i particolari!" Informò Yamcha a Persef, aggiungendo, con tono scherzoso: "Ma ci possiamo fidare: ha appena baciato Gohan. Più rassicurante di così!"

Lo stupore di Afrodis si interruppe. Quello sciocco guerriero stava osando scherzare, nel bel mezzo di una sanguinosa guerra, sull'unico atto di amore che la principessa aveva ricevuto dopo numerosi anni. La rassicurante sensazione di accettazione provata da Afrodis fu rapidamente sostituita da un'accecante furia.

"MALEDETTO!" Sbraitò Afrodis, esclamando: "Con la tua stupidità, mi farai perdere le speranze nell'umanità! E pensare che io sto rischiando personalmente per voi!"

Persef, udendo quel tono di voce tanto aggressivo e minaccioso, si mise nuovamente in posizione di attacco.

"Nono! Va tutto bene! Siete amiche, adesso. Non dimenticatelo!" Rassicurò Yamcha, scuotendo le braccia nel disperato tentativo di allentare la tensione.

Inoltre, Yamcha, con uno sciocco sorriso protratto sul volto, affermò: "Aver baciato Gohan non è un peccato capitale! Insomma, è un bel ragazzo ed un forte e coraggioso guerriero. Forse, però, non quanto me!"

Non appena terminato di pronunciare tali assurdità, Yamcha fu colpito da un pugno di Persef in pieno viso ed un calcio di Afrodis all'addome. Il guerriero dell'aldilà si accasciò al suolo totalmente tramortito.

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