55) La prova del fuoco

20 0 1
                                    

Il tempo pareva procedere rapidamente: erano già trascorse cinque ore dall'avvio delle festività. Dal termine della sanguinosa guerra, Justlyn non aveva riposato un solo minuto. Ormai privo di qualunque incarico o responsabilità, il comandante si stanziò in un luogo isolato dell'immensa fiera. Si distese sul suolo morbido di un'ampia prateria pianeggiante, assaporando finalmente un meritato momento di assoluta calma per chiudere i propri occhi.

Il comandante non trascorse neppure cinque minuti di tranquillità, che improvvisamente udì una strana voce chiedergli: "Hai sentito, Justlyn?"

Confuso, Justlyn aprì immediatamente gli occhi, osservando sopra la propria testa l'alta figura di suo cugino, in compagnia del fido topolino Mouse. Di riflesso, il comandante sollevò il proprio busto. Non aveva idea di come Alexander si fosse avvicinato a lui in modo tanto silenzioso e discreto!

"E tu da dove spunti? E cosa devo aver sentito?" Domandò Justlyn, quasi terrificato dell'inquietante presenza di suo cugino.

Alexander spiegò: "Non hai sentito… Goku mi ha riferito, che Vegeta gli ha riferito, che Afrodis gli ha riferito, che Persef le ha riferito, che Bob le ha riferito, che Mouse gli ha riferito… Beh, sì, insomma… Mi hanno riferito che si svolgerà una gara di cibo piccante sul palco. So che ti piace molto il piccante, perciò ti ho già iscritto alla competizione"

Justlyn rimase interdetto… Eppure, durante lo svolgimento delle festività, aveva già ribadito in più occasioni, a suo cugino, di non adorare eccessivamente il piccante. Il comandante risultava un ottimo cuoco, ma utilizzava peperoncino o zenzero solo se strettamente necessario nella realizzazione dei suoi piatti.

In seguito ad un lungo sospiro, Justlyn affermò: “Te l'ho sempre detto che non mi piace strafare col piccante! È semplicemente un sapore come tutti gli altri e perciò deve essere usato in modo responsabile. Nessuno gradisce una pietanza troppo dolce, o amara, o salata. Lo stesso vale per il piccante! Un buon piatto si definisce tale quando l’unione di più sapori risulta ottima!”

“Sisisi! Non m’interessa!” Esclamò Alexander, con tono disinteressato, aggiungendo: “Ti attendono tra dieci minuti, sul palco! Non farti desiderare troppo!"

"E tu? Cosa farai? Parteciperai? Non vorrai lasciarmi solo…” Domandò il comandante.

Alexander tentò di balbettare una risposta negativa, ma nella sua mente, la visione del mondo si cominciò a distorcere. Attorno lui, Alexander osservava dei peperoncini senzienti dall'aspetto invitante, che lo indugiavano a partecipare alla competizione. Le sue visioni rappresentavano qualcosa di molto allarmante…

D'un tratto, il cugino del comandante rispose: “I miei amici peperoncini mi parlano e mi istigano a partecipare… Sono stufo di avere sempre le ali tarpate, perciò seguirò il loro consiglio!”

“Cosa?!?” Chiese Justlyn, preoccupato.

“I miei amici peperoncini…” Ribadì Alexander, come se ciò che aveva visionato nella sua mente risultasse evidente, aggiungendo: “Oh, no… Ops! Quasi dimenticavo che il mio cervello fa cilecca, oramai… Almeno che, non sia tu una visione ed i peperoncini parlanti sono effettivamente reali! Testiamolo!”

Senza preavviso, Alexander sollevò la propria mano destra, tentando di colpire il cugino tramite una sberla. Oltre ad uno straordinario cuoco, il comandante risultava anche un esperto guerriero di arti marziali ed aveva affrontato centinaia di avversari nel corso della propria vita. Di certo, il colpo del cugino non era nulla di particolare a confronto di ciò che erano capaci di compiere i Saiyan… Ovviamente, Justlyn non riscontrò alcuna difficoltà a fermare il braccio di Alexander, apprestandosi a parare il colpo un attimo prima che sfiorasse la sua guancia.

Dragon Ball Hope of All HumansDove le storie prendono vita. Scoprilo ora