17) La speranza della ribellione

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Nella base dei Ribelli, Justlyn e Vindrus stavano spiegando accuratamente, a tutti i guerrieri, i dettagli della pianificazione per quando l'esercito nemico avrebbe attaccato. Secondo i due, i combattenti più potenti della Ribellione dovevano uscire dalla base per contrastare l'esercito nemico, mentre la popolazione sarebbe rimasta all'interno della cupola, sotto stretta protezione di una decina di guardie. Le guardie all'interno della base sarebbero state capitanate da Vindrus. Nel frattempo, Goku si sarebbe scontrato con Titan.

"Ma la popolazione, in segreto, non potrebbe abbandonare la base durante il combattimento?" Chiese Gohan.

"Impossibile!" Rispose Justlyn, informando i presenti: "Qualche Saiyan dell'esercito sarà sicuramente incaricato di perlustrare la base. Inoltre, ci vorrebbero ore per evacuare. E per i Saiyan basterebbe qualche minuto per sterminare l'intera popolazione"

"Ci sono altre domande?" Chiese Vindrus.

"Certamente!" Replicò Blob, continuando: "La battaglia è asimmetrica. Noi siamo in netta minoranza. Secondo voi, quanto tempo servirebbe all'esercito nemico prima della nostra completa disfatta?"

Justlyn, dopo una meticolosa riflessione, si apprestò a rispondere, con tono amareggiato: "Dalla nostra parte, abbiamo lo Sterminatore dei Saiyan e numerosi Saiyan in grado di trasformarsi nel quarto livello. Inoltre, possiamo contare sulla potenza aggiuntiva di Majin Ub, Gohan e Vegeta, ovvero guerrieri dall'esperienza formidabile. Secondo i nostri calcoli, abbiamo a disposizione all'incirca poco meno di un'ora. Dopodiché, l'esercito Saiyan sarà in grado di penetrare nella base e sterminare la popolazione, nonché sovrastare ogni forma di resistenza nei loro confronti"

"Si può sapere, allora, che importanza ha combattere?" Domandò il gigantesco mostro, con atteggiamento nervoso.

Justlyn affermò, con tono abbastanza dubbioso: "Dobbiamo avere speranza nelle abilità di Goku! Se sarà capace di farcela prima dello scadere di quell'ora, verrà incoronato nuovo Re dei Saiyan. In teoria, dovrebbe essere in grado di ordinare a tutti i Saiyan la fine della guerra o, almeno, lo speriamo! Goku, la speranza dell'intera umanità è confidata in te! Non dimenticarlo!"

Goku osservò i presenti con aria fiduciosa, constatando la profonda aspettativa che tutti nutrivano nei suoi confronti. Persino Vegeta, che solitamente odiava affidarsi a Goku per qualsiasi questione, parve augurargli il miglior auspicio. Il suo fallimento avrebbe determinato la caduta della ribellione, con il conseguente sterminio assoluto dell'intera popolazione. La speranza dell'umanità gravava sulle spalle di Goku! Il Saiyan doveva farcela anche a costo di sacrificare la propria vita!

Goku affermò, tentando di non deludere le aspettative: "Vi ringrazio per la speranza che confidate in me! Cercherò di fare del mio meglio per non deludervi!"

"Bene!" Esclamò Justlyn, con aria speranzosa, aggiungendo: "Invierò un ribelle all'esterno della base per contattare uno di quei avvoltoi presenti nelle vicinanze. Verrà riferito loro che Goku è pronto per lo scontro. Ci vorranno all'incirca una decina di ore prima che Titan prepari tutto l'esercito Saiyan, quindi vi raccomando di riposarvi e di prepararvi al meglio per il prossimo scontro!"

Il comandante congedò i presenti, ritornando al suo appartamento insieme a Vindrus.

Non appena entrati nell'appartamento, l'anziano consigliere accese una sigaretta, posizionandola tra le sue fini labbra. Vindrus inalò lentamente il fumo, attese che i polmoni si colmassero di nicotina, e, infine, propagò nell'aria una nube grigia maleodorante. Justlyn fu letteralmente travolto da quella nube. Il comandante, che, differentemente dal suo maestro, odiava l'odore del fumo, tossì a causa dell'aspirazione. In pochi secondi, nell'appartamento, fu possibile inspirare solo l'insopportabile tanfo di fumo emanato da Vindrus.

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