19) I guerrieri dell'aldilà

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Nella base dei Ribelli, la situazione parve ormai essersi stabilizzata. Vegeta, su richiesta di Goku e Gohan, chiese incredibilmente perdono a Justlyn per non destare ulteriori sospetti. Il comandante non chiese neppure il motivo dello strano comportamento di Vegeta. Accettò di buon grado le scuse, rimanendo nel dubbio.

Non appena il comandante ebbe congedato il principe dei Saiyan, però, la giovane Persef afferrò Vegeta, strattonandolo. La Saiyan non era magnanima come il padre!

Persef, nonostante la clemenza di Justlyn, minacciò Vegeta, esclamando: "Prova a fare ancora pazzie e ti massacrerò!"

Vegeta sorrise con aria orgogliosa per il coraggio che la giovane Saiyan dimostrava nei suoi confronti. In pochi erano capaci di osare tanto al cospetto del temibile principe dei Saiyan. Persef possedeva delle qualità che Vegeta, personalmente, lodava ed ammirava. La determinazione, la forza, la scaltrezza, il coraggio e la bontà di Persef venivano considerate come qualità superbe dal fiero principe dei Saiyan, che osservava in lei parte dei suoi pregi migliori.

Persef congedò Vegeta, come quasi se non fosse avvenuto nulla.

Nel frattempo, Goku e Justlyn stavano discutendo sull'organizzazione da adottare per la guerra imminente. Justlyn intendeva riferire tutte le strategie, ipotizzate con Vindrus, al Saiyan, come aveva fatto con Gohan, Persef, Blob ed Adel. Nonostante Goku dovesse partecipare separatamente alla grande battaglia, il comandante avvertiva la necessità di rendere partecipe anche lui. D'altronde, in guerra sarebbe potuto accadere di tutto!

Goku approfittò della situazione per informare il comandante: "A proposito... Devo riferirti che io saprò con esattezza quando l'esercito nemico si metterà in marcia. Vi avviserò non appena Re Kaioh mi concederà la conferma!"

Justlyn non comprese perfettamente in che modo Goku avrebbe ottenuto la conferma riguardante la partenza verso la base dell'esercito nemico. Come per la questione di Vegeta, anche in quell'occasione il comandante rimase stordito dalla confusione. Decise di rimanere nuovamente nel dubbio.

"Non so chi sia questo Re Kaioh, ma grazie!" Affermò Justlyn, con tono dubbioso.

Dopodiché, Goku disse, con voce rammaricata: "Mi dispiace per quanto è avvenuto prima di entrare nella Stanza dello Spirito e del Tempo. Spero tu mi possa perdonare!"

Justlyn rimase per un attimo basito.

"Eh? Ancora ti ricordi di ciò che è accaduto cinque giorni fa? Non ti preoccupare minimamente! Hai agito solo per aprirmi gli occhi. Sono trascorsi cinque anni all'interno di quella dimensione, giusto? E ancora ti ricordi di quell'avvenimento? Io, sinceramente, me n'ero già scordato!" Disse Justlyn.

In seguito, il comandante, tentando di sdrammatizzare la situazione, emanò una grassa risata, appoggiando la sua mano destra sulla spalla destra di Goku. Tutti i presenti nell'area circostante si voltarono sbigottiti verso il comandante, che mostrava tanto ottimismo in tale preoccupante situazione.

"Evita di farti questi problemi, Goku! Ci sono faccende più importanti in questo momento!" Raccomandò Justlyn.

Il Saiyan sorrise ed esclamò, con tono sollevato: "Urca! Hai ragione!"

Poco distante, Vegeta si era avvicinato minacciosamente allo Sterminatore dei Saiyan. Il principe dei Saiyan provava un'enorme frustrazione per aver perso conoscenza così facilmente a causa di quel enorme Cyborg. Si era dimostrato troppo debole! Il suo orgoglio intaccato riusciva a stento a sopportare tale avventato gesto! In una situazione differente, Vegeta non avrebbe esitato ad attaccare l'enorme Cyborg. Ma, in quel momento, il Saiyan comprese che non era l'occasione ideale per farlo.

Vegeta fissò il Cyborg con aria quasi arrabbiata e gli disse: "Ehi, ammasso di rottami! Cerca di fare del tuo meglio nella prossima battaglia. Ho constatato che hai un'enorme potenza! Cerca di sfruttarla dopo!"

Dragon Ball Hope of All HumansDove le storie prendono vita. Scoprilo ora