Dragon Ball Hope of All Humans

51) L'origine del mondo divino

Goku, Gohan, Cronos ed Afrodis giunsero nell'agognato luogo dove si trovava Olibu, il quale era accomodato su una spaziosa panca di legno. I quattro Saiyan constatarono che quasi nessuno dei loro amici risultasse assente. Persino i Kaiohshin si erano disposti ordinatamente in prima fila, mentre il Terrore dei Dannati rimaneva in piedi, accanto alle divinità. Blob, invece, non fu in grado di accomodarsi sulle sedie disponibili a causa della sua enorme stazza; il gigante, infatti, si era posto a cavalcioni al suolo, tendendo le proprie braccia dietro di sé per sostenere il busto. A ridosso del grottesco mostro, vi era anche Fastus, che aveva finalmente terminato o, perlomeno, interrotto il proprio asfissiante lavoro. Olibu era riuscito ad attirare addirittura l'attenzione del rude fabbro... Un'impresa alquanto notevole!

Giunta alle spalle di Blob, Afrodis mostrò, a Fastus, la propria lingua attraverso una provocante smorfia. Nonostante il coraggioso intervento di Fastus, che aveva salvato la principessa durante la guerra, lei nutriva un profondo risentimento nei confronti del fabbro. Quest'ultimo, seppur verbalmente, aveva attaccato con intenzione Afrodis come nessuno aveva mai osato prima! Fastus ignorò del tutto la principessa Saiyan come se neppure esistesse, emanando solo un lento sospiro.

"Non dovresti trattare così chi ti ha salvata! Ti dimostri solo irrispettosa!" Rimproverò Cronos alla nipote.

Pur avendo ricevuto un rimprovero da parte del nonno, Afrodis sorrise allegramente. Lei non si pentiva per il suo infantile atteggiamento e si sarebbe scusata solo quando Fastus avrebbe agito in maniera analoga.

Nel frattempo, Goku e Gohan avevano appena raggiunto il gruppo di compagni, che, trepidanti, attendevano proprio la presenza dei due. L'inseparabile ottimismo di Goku fu capace di infondere una sensazione di enorme felicità e gioia nel cuore di tutti i presenti. Il più entusiasta tra tutti era Olibu, che desiderava la presenza dei due Saiyan dal cuore puro più di chiunque altro. Senza Goku e Gohan, l'emozionante narrazione del guerriero dell'aldilà non sarebbe risultata la stessa!

"Dov'eri finito, Karoth? Lo sai che stavamo attendendo solo te e tuo figlio?" Chiese Vegeta, con tono inquisitorio.

"Perdonami, Vegeta! Ma, vedi... Siamo andati a recuperare Afrodis e Cronos. Anche loro hanno diritto di essere coinvolti" Spiegò Goku.

"Beh, meglio tardi che mai!" Esclamò Crilin.

"Adesso che ci siamo tutti..." Esordì Justlyn, continuando: "Puoi riferirci il motivo che ti ha indotto a convocare tutti noi, grande Olibu. Non stiamo più nella pelle! Prego, rivelaci..."

Olibu rispose, con aria felice: "Grazie per l'interessamento! Intendo raccontarvi la storia divina di questo pianeta. Ormai, nessuno più conosce tale racconto, ma chissà? Forse, qualcuno potrebbe farne tesoro... Il mio intento è quello di ispirare le generazioni future! Se solo un umano o un Saiyan si sentirà ispirato, io reputerò la mia missione compiuta con successo! Vi prego tutti di prestare la massima attenzione!"

"In che senso storia divina? Intendi la storia dei vari Supremi che hanno protetto la Terra nel corso del tempo?" Domandò Gohan, confuso.

"Bravissimo! Intendevo proprio quello!" Si complimentò Olibu, aggiungendo: "In particolare, intendo raccontarvi la storia del primo Supremo, ovvero di colui che, per primo, prese in custodia la Terra"

Elettrizzato, Goku affermò, con tono entusiasta: "Urca! Sono sempre stato molto curioso dell'origine dei Supremi! Durante il mio primo arrivo al palazzo, quando ero ancora giovane, mi fu spiegato che nessun Supremo dura per sempre. Adesso, dopo così tanto tempo, scoprirò finalmente la verità. Inizia Olibu! Siamo tutt'orecchi!"

Il pubblico si voltò interamente verso Olibu, concedendogli la libertà di cominciare la narrazione. Provavano tutti un'immensa curiosità, poiché ascoltare uno dei guerrieri antichi più valorosi e potenti mai esistiti sul pianeta risultava un reale onore!