Finalmente, giunse l'agognato momento di varcare l'atrio del monumentale palazzo. Titan spalancò l'enorme portone d'ingresso, consentendo al gruppo di entrare all'interno dell'immenso corridoio.
I numerosi schiavi umani, incaricati di lucidare le camere o preparare le ottime leccornie per il sovrano, furono immediatamente liberati. In breve tempo, il castello fu sgomberato per intero. Gli umani, a causa del terrore provato durante la fuga, generarono un gran disordine, che, tuttavia, perdurò solo per pochi minuti. In seguito all'evacuazione, all'interno del palazzo, rimase soltanto il gruppo, immerso in un inquietante ed avvilente silenzio.
Titan proseguì, giungendo in fondo al corridoio. Appena a sinistra rispetto al portone che divideva il corridoio dall'immensa sala del trono, vi era un uscio di legno con un manico di metallo. Quell'uscio era visibilmente inadatto ad un luogo lussuoso come il lucente castello di Titan: era costituito di un legno scuro e trasandato nel tempo, quasi deteriorato, colmo di minuscoli fori ed imperfezioni.
Titan spalancò la porta con decisione e proseguì, accedendo in una cupa stanza cubica, illuminata da minuscole lampadine gialle incorporate alle pareti. Nel lato destro di quella piccola camera oscura, era presente una scalinata a chiocciola, che si inoltrava nel sottosuolo.
Seguito dalla figlia, Titan cominciò a percorrere l'inquietante scalinata, ma Vegeta, estremamente dubbioso, chiese: "Dove conducono queste scale? Sembrano condurre all'inferno"
"Infatti, è così!" Rispose Afrodis, aggiungendo, con tono serio: "Da qui, si accede alle segrete, dove sono rinchiusi i pochi schiavi o prigionieri di guerra più rilevanti in condizioni disumane. Le celle sono minuscole, eppure anche il resto dei prigionieri, che adesso sono fuggiti, alloggiavano qui, quando le loro mansioni non erano richieste"
Nessuno ebbe più nulla da chiedere, tuttavia, il dubbio continuava ad accrescersi nelle menti di ogni presente. Nonostante la sua innata abilità di leggere nel pensiero, nemmeno Kaiohshin il Superiore era capace di comprendere le motivazioni per la quale Titan intendesse condurre il gruppo nelle recondite segrete. La mente del sovrano era troppo frastornata per permettere alla divinità di assimilare la più semplice delle informazioni.
Quando l'intero gruppo giunse al termine della scalinata, tutti poterono osservare un altro uscio, costituito dello stesso materiale di quello precedente. Alla destra della porta, vi era un gancio di metallo, su cui era appesa una chiave, che Titan prese rapidamente. Tramite quella chiave, il sovrano spalancò la porta, accedendo in una stanza lugubre e che sprigionava uno sgradevole tanfo.
"Accendo la luce..." Disse il sovrano, attivando un interruttore alla destra della porta.
Dopo qualche secondo, una piccola lampada cominciò ad emettere della flebile luce ad intermittenza all'interno delle segrete, concedendo al gruppo la possibilità di osservare il terrificante luogo che si prospettava dinanzi.
La stanza era composta da un breve corridoio centrale di forma rettangolare e da otto celle distribuite ordinatamente per ogni lato. Al termine del corridoio, vi erano due celle stranamente sigillate da porte blindate costituite da acciaio.
Il gruppo varcò la piccola porta, entrando nel corridoio delle segrete. All'interno delle celle sudicie ed oscure, vi erano, accasciati al suolo in condizioni pietose, i pochi prigionieri sopravvissuti alla furia devastatrice dei Saiyan. I carcerati emanavano un nauseabondo odore a causa della loro scarsa igiene e delle condizioni precarie: alcuni di essi avevano contratto persino malattie contagiose, venendo, di conseguenza, esclusi ed allontanati dai restanti prigionieri. Gli umani relegati, che indossavano luridi stracci, provavano la più totale disperazione e non osavano neppure produrre un flebile sibilo per il terrore. In quella sottospecie di prigione, non si udiva alcun rumore, se non un continuo gocciolio ed una strana canzoncina intonata sottovoce da un prigioniero poco distante.
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Dragon Ball Hope of All Humans
FanficQuesto racconto è ambientato duemila anni dopo l'avvincente serie di Dragon Ball GT. Durante i duemila anni che spartiscono la mia Fanfiction da Gt, i Saiyan si sono moltiplicati rapidamente a causa di una situazione di stasi. Il gene Saiyan, nel co...