Il gruppo riapparve nei pressi della base dei Ribelli, dove, ad attendere, vi erano Blob, Adel, Frostly, Fastus, Junior, Olibu e Paikuhan. Paikuhan ed Olibu accolsero nel migliore dei modi i Kaiohshin, che desideravano solo svagarsi per allentare la tensione acquisita durante la visita al castello di Titan. Nel frattempo che le altre divinità accedevano nella base, su stretta richiesta di Justlyn, Kibith si teletrasportò nuovamente presso gli enormi giardini del castello di Titan per prelevare i bambini appena liberi. Cronos, invece, si apprestò a presentarsi a tutti i presenti. Blob, Adel e Frostly rimasero scettici riguardo quel Saiyan che osava definirsi il padre del terribile Titan, ma Justlyn li rassicurò, spiegando loro che Cronos possedeva una personalità assai differente rispetto al figlio. Tuttavia, nessuno dei tre fu minimamente convinto dalle parole del comandante.
"Bob, Fastus, posso farvi una richiesta?" Chiese Justlyn.
Fastus annuì senza pronunciare una parola, mentre Blob rispose: "Quando mai hai avuto l'esigenza di chiedere? Dicci pure!"
Il comandante propose, con tono allettato: "Mi risulta che, nella base, ci siano delle capsule contenenti enormi quantità di materiale. Dopo trent'anni di reclusione, la gente ha un meritato bisogno di svago e festeggiamento. Vorrei chiedervi il vostro sostegno per la costruzione di un'immensa fiera, se voi siete d'accordo..."
"Quanto immensa?" Domandò Fastus.
"Abbastanza da poter contenere tutte le persone della base! Vorrei utilizzare tutto il materiale disponibile!" Concluse il comandante.
"Non sarà un problema!" Affermò Blob, cominciando ad incamminarsi verso la base per prelevare le numerose capsule stipate di materiale edile.
"Se per voi non è un problema, desideriamo aiutarvi anche noi! Non so un granché di edilizia, ma sicuramente non sarò un peso!" Disse felicemente Cronos.
Assieme al padre di Titan, si offrirono anche Adel, Majin Ub ed Olibu come volontari per la costituzione della fiera. Persino Afrodis, che desiderava rimanere il più possibile in compagnia del nonno per poter discutere e conoscerlo a pieno, si offrì volontaria.
"Noi possiamo concedervi il supporto del Terrore dei Dannati e fornirvi tutto il materiale di cui necessitate con i nostri poteri!" Aggiunse Kaiohshin il Superiore.
La squadra fu presto al completo! In seguito ad aver organizzato il raduno di tutti i materiali disponibili, i lavori ebbero immediatamente inizio!
Nel frattempo, Goku, Vegeta, Gohan, Junior e Persef stavano tornando all'interno della base.
Persef si affrettò a ritirare il figlio Caron dalla coppia di umani a cui lo aveva affidato. La Saiyan provava una profonda angoscia per la possibile evenienza che al figlio fosse accaduto qualcosa di orribile. Se tale evenienza si fosse rivelata reale, Persef non avrebbe mai perdonato sé stessa. Per fortuna, la Saiyan fu rapidamente capace di percepire l'energia di Caron, ripristinando la propria calma. Giunta nei pressi dell'area dove era stanziata la coppia, Persef poté osservare il figlio nel pieno delle forze e privo di qualunque lesione. La Saiyan sbuffò uno sospiro di sollievo. Caron era vivo ed incolume!
"MAMMA!" Urlò gioiosamente Caron, quasi del tutto ignaro del conflitto che aveva scosso l'intero pianeta.
Il bambino si precipitò sulla madre, abbracciandola con una forza capace di stritolare un elefante.
"Avevo paura di perderti!" Affermò Caron, con gli occhi lucidi dalla commozione.
Persef disse, con aria rassicurante: "Non preoccuparti, figliolo. Io e tuo padre stiamo bene. Hai fatto il bravo?"
"Sì, mamma!" Rispose Caron, emozionato, aggiungendo: "Ho salvato la vita di quelle due brave persone dal terremoto di prima!"
"Davvero?" Chiese, stupefatta, Persef.
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Dragon Ball Hope of All Humans
FanfictionQuesto racconto è ambientato duemila anni dopo l'avvincente serie di Dragon Ball GT. Durante i duemila anni che spartiscono la mia Fanfiction da Gt, i Saiyan si sono moltiplicati rapidamente a causa di una situazione di stasi. Il gene Saiyan, nel co...