IN CORSO
"Il nostro non è un dono, è una maledizione"
L'umanità vive in uno stato di apparente equilibrio. In pochi sanno che, nascosti agli occhi della gente comune, brillanti e coraggiosi giovani in tutto il mondo combattono ogni giorno contro il...
Completo nero che aderiva in maniera perfetta al suo fisico forte e slanciato, cravatta annodata in maniera impeccabile, dita affusolate e adornate da qualche semplice anello argentato, capelli scuri che ricadevano sugli occhi e livido violaceo sull'occhio destro.
Yunho scendeva le scale della villa per raggiungere il piano su cui si sarebbe tenuta la festa. Non aveva potuto fare più di tanto per coprire il livido causato dalla missione del giorno prima e in fin dei conti poco gli importava dell'aspetto fisico, nonostante fosse un ragazzo piuttosto curato. La missione era stata complicata e i ragazzi avevano dormito tutta la mattina, saltando gli allenamenti, dal momento che quello era il loro giorno libero. Ad occuparsi dell'allestimento della festa erano stati principalmente la signora Jiyeon ed altri domestici, aiutati da Hailey e da un veramente poco partecipativo San, trascinato dalla rossa a forza.
La sala era piacevolmente illuminata dalla luce fioca e calda di una serie di candele al centro della lunga tavolata e da piccole lampade antiche poste a lato della sala. La musica classica aveva cominciato a suonare nella sala già dal tardo pomeriggio e sarebbe andata aventi fino a notte inoltrata. Jiho era seduto sulla poltrona accanto agli alcolici, con già un bicchiere di scotch tra le dita e lo sguardo assorto.
Wooyoung uscì dalla sua stanza, pronto a scendere ma gli si parò davanti San, che lo aspettava appoggiato al muro davanti alla porta.
Capelli tirati in dietro, occhi truccati sapientemente da Jade, camicia bianca tirata sui gomiti e cravatta slacciata. La fasciatura alla spalla non si vedeva attraverso il tessuto bianco e apparentemente sembrava sano come un pesce. Wooyoung gli diede un occhiata veloce per poi girarsi a chiudere la porta, cercando di non lasciar trasparire la sua eccitazione nel vederlo in quel modo. Una cosa che lo faceva diventare pazzo di San era che riusciva ad essere incredibilmente attraente senza sforzarsi affatto.
Dal canto suo nemmeno il moro scherzava: gilet nero senza nulla sotto che lasciava gran parte del petto scoperto, con un collo circondato da una catena argentata e un completo nero con giacca dalle spalle leggermente squadrate.
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"Stai bene" lo squadrò San dall'alto in basso, staccandosi dal muro e andando verso di lui. Wooyoung resse lo sguardo malizioso del biondo, leggermente più alto.