31 | 𝑰𝒍 𝒅𝒆𝒎𝒐𝒏𝒆 𝒆 𝒍'𝒂𝒏𝒈𝒆𝒍𝒐

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Era notte fonda alla villa e malgrado fosse una nottata limpida e tranquilla, quello che i soldati della squadra 1 avevano nel petto era tutt'altro che pacifico.

Jade camminò fuori dal bagno della stanza di Hongjoong, sedendosi sul suo letto, ancora bagnata e avvolta solo in un accappatoio bianco. Cercava in tutti i modi di non piangere, di essere forte ma ogni volta che cercava di fare un respiro profondo e controllato il suo corpo le dava una violenta scossa di paura, che la faceva trasalire. Yunho era un fratello, un confidente, una spalla su cui piangere e una sicurezza in ogni situazione. La ragazza fece per rilasciare un singhiozzo e quelle stupide lacrime che gli stavano appannando la vista, ma quando sentii la porta aprirsi si ricompose.

Hongjoong entrò nella stanza buia e guardò la ragazza con occhi terrorizzati, ma cercò di trattenere tutto come lei.

"Novità?" si alzò lei andandogli in contro. Lui scosse la testa.

"Ho lasciato Hailey con Seonghwa. Non mi sembrava intenzionata ad allontanarsi da lì" mormorò lui.

"Bene, preferisco che non stia sola...la squadra di Busan non è così male dopotutto" rispose Jade risedendosi con Hongjoong sul letto "Tu dovresti riposare ora".

Il capitano guardava a terra e non sentiva altro che vuoto. Jade gli accarezzò un braccio sporgendosi verso di lui e lasciandogli un bacio a lato delle labbra.

"Amore, te l'ho già detto...non trattenerti" sussurrò lei "Sei con me".

Lui scosse la testa trattenendo una smorfia di dolore: "Che razza di capitano sono...se non riesco a proteggere i miei compagni?" rilasciò finalmente un singhiozzo e il dolore che per ore aveva trattenuto.

"Sei il miglior capitano che potremmo desiderare, ma non sei invincibile e non ti si chiede di fare l'impossibile..." lei gli asciugò la guancia per poi lasciarci un altro bacio.

"Sta succedendo di nuovo, Jade?" lui si girò a guardarla con occhi rossi e volto pallido dalla paura. Jade aveva paura allo stesso modo, forse di più ma se questa volta stava crollando lui...non poteva permettersi di farlo anche lei.

Questa volta la colonna portante sarebbe stata lei. Glie lo doveva per tutte le volte in cui Hongjoong aveva raccolto i pezzi della squadra e li aveva rimessi insieme con pazienza e forza.

"No" scosse la testa lei "Non è ancora tutto perduto, Yunho è forte" disse in parte anche per convincere e tranquillizzare se stessa.

"Sto per perdere il mio migliore amico?" mormorò lui guardando in basso, preso dal panico e dal delirio "Sta succedendo di nuovo...".

Lei si alzò in piedi e si mise a cavalcioni sulle sue gambe abbracciandolo stretto, così che lui potesse soffocare i lamenti e il pianto nel soffice tessuto del suo accappatoio, di modo da non far sentire nulla al di fuori della loro stanza.

Wooyoung era seduto su una delle sedie del tetto, chinato in avanti e reggendo tra le mani una bottiglia di soju già quasi finita. Immobile e silenzioso si chiedeva cosa avrebbe fatto se Yunho fosse morto. Non riusciva a darsi una risposta, non riusciva ad immaginarsi la villa senza di lui. Loro quattro, dopo la morte di Minho, si erano uniti ancora di più e solo grazie a Yunho e San era sopravvissuto al dolore. Ma ora Yunho stava morendo e San...beh San voleva dimenticarlo.

Questa volta, se anche Yunho se ne fosse andato, come avrebbe superato il dolore? Come avrebbe fatto per non farsi risucchiare dalle tenebre? C'erano Jade, Hongjoong e Hailey certo, ma non era la stessa cosa.

In quel momento, come richiamato dai pensieri di Wooyong, qualcuno salì sul tetto. Il giovane si girò sentendo un rumore e quando vide San in piedi sulla porta, cercò semplicemente di ignorarlo.

𝐷𝐸𝑀𝑂𝑁𝑆 | AteezDove le storie prendono vita. Scoprilo ora