Jade massaggiava la schiena di Wooyoung mentre questo rigettava tutto quello che si era scolato nelle ore precedenti, rannicchiato sul gabinetto del loro bagno.
Hongjoong, appoggiato alla stipite della porta spalancata, guardava la scena esausto.
"Questa potrebbe essere la peggiore tra tutte le feste di questi anni, che dici?" chiese il capitano allentandosi la cravatta e slacciandosi qualche bottone.
"Ce ne sono state di imbarazzanti e catastrofiche ma sì..." sospirò Jade "questa le batte".
"Yunho dov'è?" chiese ancora Hongjoong mentre Wooyoung si alzava lentamente dal gabinetto per dirigersi al lavandino.
"Non lo so e sinceramente ora ho solo voglia di dormire" rispose lei "sai che è meglio lasciarlo stare quando è arrabbiato...".
"Già" mormorò lui uscendo dal bagno "Vado a letto, ti aspetto". Jade annuì controllando che Wooyoung stesse meglio mentre si sciacquava la bocca affaticato. Al tatto era rigido, come se stesse contraendo tutti i muscoli e Jade gli accarezzò la spalla gentilmente.
Era arrabbiato. Come non lo era mai stato. Con San e con se stesso. Con San per farlo soffrire come non avrebbe immaginato si potesse soffrire per una cosa del genere; per avergli detto che sarebbero stati insieme dopo la festa e averlo visto poco dopo flirtare con uno sconosciuto; per essere lo stronzo insensibile che era. Con se stesso perchè doveva aspettarselo, perchè era debole, perchè era un illuso. Ma era stanco di esserlo.
"Ehi, come va?" fece San entrando nel bagno. Wooyoung non rispose, chino sul marmo del lavandino. Il biondo fece cenno a Jade di andare e lei lo guardò dubbia.
La mora non era convinta di volerli lasciare soli ma la stanchezza la stava colpendo fortemente quella sera e all'ennesimo cenno gentile di San si lasciò convincere.
"Buonanotte" fece lei passando accanto al biondo per uscire dal bagno e sparire dalla loro vista.
San avanzò serio verso il giovane, per poi sfiorarlo sulla schiena: "Ci hai dato dentro eh?".
Ma Wooyoung lo scaccio con uno scatto, facendo qualche passo in dietro.
"Non. Mi. Toccare" disse scandendo bene le parole, con lo sguardo in fiamme. San era confuso ma sorrise divertito come al solito.
"Che ti prende?" ridacchiò tentando di avvicinarsi.
"Togliti quel sorriso dalla faccia San, mi ha stancato!".
San si fece serio: "Ma che cazzo hai?".
Wooyoung sorrise amaramente: "Voglio solo che ti allontani da me! Torna da quel tizio che stavi per scoparti sul tavolo in sala!".
San sorrise malizioso.
"Ah è di questo che si tratta? Stiamo giocando al fidanzatino geloso?".
"Non sto giocando affatto, San...tu stai giocando".
Questa non era la solita litigata infantile trai due e San cominciò a capirlo. Wooyoung, aiutato anche dall'alcool, non aveva più filtri. Si era stufato. La bolla in cui si erano chiusi in tutti quegli anni, quella che tutti avevano sperato non scoppiasse mai, era scoppiata.
"Sì, sto giocando" sibilò il biondo iniziando ad infastidirsi "Perchè non dovrei farlo dopo tutto? Chi cazzo sei tu per dirmi cosa devo fare? Perchè devo rendere conto a te, me lo spieghi?"
Wooyoung, a qualche metro di distanza, lo guardava con uno sguardo che il biondo non aveva mai visto. Gli era sempre rimasto vicino in tutte le occasioni, sopportandolo in ogni suo bizzarro comportamento e idea folle. Lo sguardo di intesa era svanito. L'alcool scorreva nelle vene di entrambi ed entrambi avevano il piede sull'acceleratore, non intenzionati a rallentare in nessun modo.
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𝐷𝐸𝑀𝑂𝑁𝑆 | Ateez
FanfictionIN CORSO "Il nostro non è un dono, è una maledizione" L'umanità vive in uno stato di apparente equilibrio. In pochi sanno che, nascosti agli occhi della gente comune, brillanti e coraggiosi giovani in tutto il mondo combattono ogni giorno contro il...
