30 | 𝑺𝒂𝒏𝒈𝒖𝒆 𝒆 𝒗𝒆𝒍𝒆𝒏𝒐

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La sensazione di non riuscire a respirare, la sensazione di un grosso macigno nel corpo che mi impediva di muovermi, di alzarmi. Tutti i miei sensi erano morti, il mio corpo anche, tranne le mie orecchie. Udivo quelle urla come provenissero dall'interno del mio cranio, rimbombando e opprimendomi la mente. Ero semi sdraiata sull'erba fredda e bagnata mentre sudata e a pezzi, tutto quello che riuscivo a percepire erano le sue urla.

"Yunho!" sentii Jade urlare. La mia amica mi risvegliò dallo stato di trance in qui ero caduta e girai la testa vedendo i miei compagni ammassati in un punto specifico. Mi alzai velocemente rischiando di cadere più volte per il dolore e la paura. Corsi dagli altri e la vista di lui sdraiato in tutta la sua lunghezza a terra, con la testa all'indietro, le vene che pulsavano nel suo collo, il sudore e la smorfia di dolore, mi fecero perdere l'equilibrio. Caddi a terra con le ginocchia nel fango, accanto a lui e appoggiai le mie mani al suo petto per controllarlo.

"Che succede?" la mia voce tremante a mala pena riusciva a formulare una parola. Era il caos, tutti si agitavano e parlavano l'uno sopra l'altro ma non percepivo nemmeno una frase di senso compiuto, completamente isolata con la mente. I miei occhi erano sbarrati a guardare Yunho steso, massacrato e tormentato da un dolore sconosciuto. Percepii qualcosa di viscido sotto al tocco delle mia mani, poste sul suo petto e, alzando i palmi verso l'alto, vidi i miei polpastrelli sporchi di sangue e melma nera.

"Oh mio dio" fece Hongjoong aprendo l'uniforme di Yunho con un gesto secco e mostrando il suo petto. Tre tagli profondi e neri si stagliavano sul suo petto. Il demone lo aveva colpito a fondo, troppo a fondo. L'ennesimo lamento soffocato di Yunho mi fece distogliere lo sguardo dal suo petto e lo rivolsi al suo viso sudato e distrutto. Strizzava gli occhi e stringeva i denti così forte che temei se ne potesse rompere qualcuno.

"Sssht" feci io stupidamente accarezzandogli una guancia fradicia di sudore, cercando invano di alleviare il suo dolore. Non mi ero nemmeno accorta di aver iniziato a piangere. Solo quando i grossi lacrimoni caldi mi arrivarono al collo mi passai velocemente una mano sul viso per asciugarlo, sporcandolo di sangue. Mi resi subito conto che non avrei dovuto farlo, la pelle mi bruciava a contatto con quella sostanza nera.

"Wooyoung! Veloce, il furgone!" fece Jade correndo nella direzione del veicolo.

"Presto, tiriamolo sù!" ordinò Hongjoong facendomi allontanare dal corpo a terra. Yeosang, dietro di me, mi prese per le braccia facendomi alzare. In pochi secondi San lo aveva preso da sotto le braccia e Hongjoong dalle gambe, alzandolo. Il grido di dolore che si levò dopo quel gesto mi fece tremare le gambe. Ero in uno stato di shock profondo e cominciai a percepire un dolore forte nel petto mentre il respiro mi si bloccava in gola.

"Possiamo fare qualcosa?!" sentii Mingi con voce profonda e allarmata mentre Yeosang mi aiutava a camminare per stare dietro agli altri, diretti ai due furgoni.

"Non possiamo fare altro che portarlo alla villa e chiamare i soccorsi" rispose Jade con voce tremante e frettolosa. Sentii il rumore del motore che si accendeva e la vidi correre verso di me mentre gli altri andavano ai loro rispettivi veicoli.

"Ehi" esclamò lei prendendomi per le spalle e strattonandomi cercando di attirare la mia attenzione su di lei "No, no, no! Guardami!". I miei occhi gonfi e sbarrati si posarono su di lei e inizialmente mi parve solo di vedere le sue labbra muoversi senza sentire nulla. La sua voce era lontana. Io lo sapevo, l'avevo sentito che sarebbe successo qualcosa.

"Hailey!" urlò per l'ennesima volta strattonandomi più forte per la divisa nera insanguinata "Stai con noi! Non provare a fare stronzate!" urlò quasi arrabbiata lei "Lui ha bisogno di te! Non mollare ora!".

Lui ha bisogno di te.

Cosa stavo facendo? Stavo permettendo alla paura di primeggiare su di me, stavo lasciando che le tenebre mi avvolgessero. Stavo lasciando che quel tramonto arancione mozzafiato scomparisse all'orizzonte, senza fare nulla. Lui era in quello stato ed io mi stavo prendendo il lusso di impazzire e lasciarmi andare. Mi odiai per un secondo. Poi, senza rispondere o degnare Jade di uno sguardo, iniziai a correre verso il furgone. Wooyoung era alla guida.

𝐷𝐸𝑀𝑂𝑁𝑆 | AteezDove le storie prendono vita. Scoprilo ora