32 | 𝑳𝒂 𝒄𝒂𝒖𝒔𝒂 𝒅𝒊 𝒕𝒖𝒕𝒕𝒐

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Dopo che il mondo le era caduto addosso per quello che era successo a Yunho, tutto si era velocemente aggiustato solo per schiacciarla nuovamente poche ore dopo.

Aveva passato una giornata intera sdraiata su un freddo lettino di ferro, vestita solo con una leggera tunica e con una moltitudine di sensori attaccati alla sua testa. Le analisi più approfondite e la giornata passata con gli scienziati del laboratorio parlavano chiaro: Hailey attirava i demoni.

Hanji guidava silenziosamente mentre dietro di lei San confortava la rossa, esausta da tutti gli esami fatti e sotto shock. Appoggiata alla spalla dell'amico, guardava fuori dal finestrino il panorama grigio e umido. Tutto sembrava essersi spento nelle ultime ore. Nella sua testa c'erano solo tante paure:

Non avrebbe più potuto fare il soldato? Sarebbe stata allontanata dalla villa e da tutto quello che amava?

Ma sopra ogni cosa, la sua paura più grande era quella di essere un pericolo per i suoi compagni. L'ultima cosa che voleva era metterli in pericolo, ma lo aveva già inconsciamente fatto e, peggio ancora, forse tutta quella faccenda degli avvistamenti più frequenti era tutta colpa sua.

Un sospiro tremolante lasciò le labbra di Hailey mentre San le cingeva le spalle in silenzio. Persino lui non diceva nulla, evitando battute o commenti inopportuni come suo solito.

Alla villa Jiho era già stato informato per telefono dal laboratorio e gli scienziati gli avevano spiegato cos'era meglio fare da quel momento in poi. I ragazzi, che avevano fatto uscire Yunho dall'infermeria per mettersi con lui nel salone, erano subito stati informati e si erano preparati per gestire l'umore pessimo che doveva avere Hailey in quel momento.

Erano seduti sui divani della sala delle feste e Yunho, in mezzo a loro, era sdraiato a guardare il soffitto affrescato, ancora fasciato su tutta la parte superiore e coperto da una felpa nera aperta che lasciava vedere le bende. Era debole ma dopo aver sentito di Hailey da Jiho, tutto quello che gli era successo era passato in secondo piano.

"Questa storia è assurda" mormorò Wooyoung chinato in avanti con le mani nei capelli "Avevo pensato che le cose accadute fossero strane ma non mi sarei mai aspettato che Hailey...fosse la causa di tutto".

"Questo ancora non lo sappiamo" intervenne subito Yunho, cercando di non darsi per vinto.

"Yunho, gli avvistamenti anomali sono iniziati da quando Hailey ha cominciato ad uscire in missione con noi..." disse tristemente Jade "Non può essere solo una coincidenza".

"Ma perchè? Insomma perchè proprio Hailey?" esclamò Hongjoong "Ci dovrà essere una spiegazione dietro a tutto questo!".

"Aspettiamo di sentire il resoconto degli scienziati, stanno ancora studiando il caso" fece Jade.

In quel momento Seonghwa e gli altri fecero il loro ingresso nella sala e i ragazzi di Seoul si girarono a guardarli con volti preoccupati.

"Che succede?" chiese Mingi camminando verso di loro, notando l'atmosfera cupa "Dov'è Hailey?".

"Sta tornando dal laboratorio" disse solo Jade.

Yunho si mise a sedere con fatica, aiutato da Wooyoung e guardò con sguardo serio i ragazzi che si avvicinavano sempre di più mentre tutti rimanevano in silenzio. Tutta la rabbia che provava nei loro confronti stava piano piano svanendo.

"Tu stai bene?" chiese Seonghwa al ragazzo fasciato, cercando di mascherare la sua solita fierezza e sembrare il più sincero possibile. Lui fece spallucce.

"Sono stato peggio" rispose alzandosi e andandogli proprio di fronte. I due si ritrovarono uno davanti all'altro, scrutandosi pieni di orgoglio.

"Ascolta, mi dispiace per l'altra sera..." iniziò Seonghwa "Ero ubriaco e-".

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