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ambientato negli anni 2000 e la scuola è in stile americano, tranne per il fatto che non ci si cambia di classe.

t/n's pov

un'altro risveglio meraviglioso con i miei che si urlavano contro.
altro che la sveglia, questo si che non mi lasciava dormire.
mi alzai con calma, controllai l'orologio ed erano le 5.15.
perfetto, un'altro giorno in cui mi svegliavo troppo presto ma in cui avrei perso lo stesso l'autobus.
mi andai a fare una doccia, mi vestii con dei jeans larghi, una maglietta corta ed attilata, una felpa con la zip aperta sopra, delle collane, dei braccialetti e i miei soliti anelli, mi misi le scarpe, presi lo zaino che non aveva praticamente niente dentro, mi truccai con cose leggere, presi lo skateboard e uscii.
tirai fuori il telefono e scrissi a lucas.
lucas era l'unico amico che avevo, il mio migliore amico, era da un po' che cercavo di capire se mi piaceva o no.
ma ovviamente lui aveva occhi per un'altra.
una puttana, una pick me, che io odiavo con tutto il mio cuore.

Lucas

-lucas sei pronto??


ogni mattina io e lucas perdevamo l'autobus e anche quando non lo facevamo, preferivamo andare a scuola in skate.
lo stavo per chiamare ma qualcuno mi picchiettò sulla spalla.

"ecco dov'eri!" (io)
"andiamo?" (lucas)
"si dai che se faccio un'altra assenza mi buttano fuori dalla finestra" (io)

lui rise.
che carino.
montammo in skateboard e ci dirigemmo verso scuola.
a metà tragitto iniziai a vedere in lontanaza un gruppetto di persone, penso ragazzi, che erano in mezzo al marciapiede.
lucas mi fece cenno di passargli accanto scendendo dal marciapiede e andando in strada.
andavamo abbastanza veloci.
lui scese ma io non volevo.
vedevo che c'era giusto uno spazietto, ma se uno di loro si fosse messo in mezzo troppo tardi, sarebbe stato un casino.
ero quasi arrivata a loro e ora li vedevo più chiaramente, erano in 4.
lucas era più avanti di me e appena li oltrepasso uno di loro si girò a guardare indietro, probabilmente per vedere se c'era qualcun'altro.
che culo.
il ragazzo mi vide e prese un'altro per la felpa, spostandolo e lasciandomi la strada libera.
grazie!
gli passai accanto e mentre lo facevo girai lo sguardo incrociando quello di uno dei ragazzi.
bum.
il mio cuore ebbe un battito stranamente più forte.
un battito diverso.
che cazzo??
li passai e lucas tornò sul marciapiede.
poco dopo arrivammo a scuola, tirammo su gli skateboard ed iniziammo a fumare prima di entrare, visto che eravamo in anticipo di qualche minuto.

"perché non sei scesa?" (lucas)
"non avevo voglia, poi c'era un buco perfetto tra di loro" (io)
"hai rischiato" (lucas)
"lo so" (io)
"o cazzo" (lucas)
"cosa?" (io)

mi girai verso la direzione di dove stava guardando lui.
eccola.
la stronza.
la tipa che piaceva a lucas.
che merda.
"jessy"
letteralmente una figlia di papà.
bionda, occhi azzurri, vestita scollata e attillata, tutta rosa, piena di cose di marca ecc....

"è così bella" (lucas)

se, certo.

"vai!" (io)
"cosa?" (lucas)
"vai a parlarle!" (io)
"sicura?" (lucas)
"ti muovi?!" (io)
"sei la migliore" (lucas)

spense la sigaretta e corse da lei.

it's crazy what you'll do for a friend...

quel pezzo di quella canzone mi piombava in testa ogni volta che li vedevo insieme o che "aiutavo" lucas.
mi misi a guardare il telefono e poco dopo alzai lo sguardo sentendo delle voci nuove.
ero in questa scuola da tanto tempo e ormai le voci le riconoscevo.
p.s. sono stata bocciata 1 volta.
eccoli, erano i 4 ragazzi del marciapiede.
come mai entravano nella mia scuola?
ah cazzo, probabilmente sono i ragazzi nuovi di cui tutti parlavano.
giusto, me ne ero dimenticata.
li iniziai ad osservare per bene;
uno aveva i capelli corti e biondi, uno i capelli marroni e lunghi, uno i capelli neri e sparati, e uno....uno mi colpì più di tutti.
aveva uno stile stupendo, tutto largo come piaceva a me, per non parlare dei dread che gli ricadevano sulle spalle, e quel cappello dello stesso colore della maglietta, ed era un piercing quello sulle sue labbra?
li squadrai ancora un po', quasi incantata, poi loro entrarono ed io rimasi al telefono.

livido//tom kaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora