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5.40

t/n's pov

la mia sveglia suonò e presi paura, non per il rumore ma per il fatto che a svegliarmi non erano state le urla dei miei genitori.
anzi, la casa era anche silenziosa.
troppo.
non mi piaceva.
mi alzai, mi preparai e uscii.
cazzo, come mai era andato tutto così bene??
be, meglio così.
tirai fuori il telefono ma mi bloccai.
avrei dovuto scrivere a lucas??
le parole di ieri di tom mi avevano fatto riflettere, molto.
mi guardai intorno e visto che lucas non c'era, rimisi il telefono nella tasca e mi avviai a casa dei 4.
appena arrivai bussai alla porta e ad aprirmi fu bill.

"t/n?" (bill)
"ciao, come mai non siete pronti?" (io)
"noi prendiamo l'autobus oggi" (bill)
"tutti?" (io)

perché l'avevo chiesto non lo sapevo neanch'io.
forse per sperare che almeno uno di loro fosse già pronto.
forse uno in particolare.
forse.

"no, tom è andato a piedi, ma è appena partito quindi se vai verso quella strada, dovresti incontralo" (bill)
"ok grazie, vado" (io)

ci salutammo e poi io montai subito in skate.
aveva ragione, non ci misi molto a trovarlo.
gli passai affianco sfrecciando e facendogli prendere un colpo.
poi piano piano rallentai e andai da lui, iniziando poi a girargli intorno, sempre mentre ero sullo skate.

"paura è?" (io)
"ha ha ha, molto simpatica" (tom)

mi fermai, tirai su lo skate e mi misi a camminare affianco a lui.

"come mai tu non prendi l'autobus?" (io)
"come mai tu non sei con lucas?" (tom)

risi.

"non avevo voglia di prendere quello schifo di autobus" (tom)
"a si? quindi preferisci farti tuuuttaaa sta strada a piedi? sei sicuro?" (io)
"sì, tu invece?" (tom)

la situazione diventò più seria

"ci ho pensato a quello che mi hai detto ieri, su lucas, e hai ragione. quindi volevo andare con voi" (io)
"e perché non prendi l'autobus con gli altri?" (tom)
"sarei stronza a lasciarti fare la strada da solo" (io)

lui rise.
cazzo, aveva proprio una bella risata.
lo pensavo, lo penso e lo penserò ogni volta che riderà.
ci fu un po' di silenzio, poi lui parlò

"mi hai fatto preoccupare" (tom)

quella frase mi arrivò dritta al cuore, in senso buono.
perché? perché si è preoccupato per ME???

"dopo aver visto quello che ti aveva fatto tuo padre, e dopo che sei tornata a casa tardi per colpa mia, non avendo la possibilità di chiederti se stavi bene, ho avuto paura che ti avesse fatto qualcos'altro" (tom)

rimasi scioccata da quelle parole.
iniziai a sentire le guancie diventare rosse e a  bruciare.
wow, nessuno si era mai preoccupato così tanto per me.
penso che neanche lucas l'abbia mai fatto, o almeno non me l'ha mai detto.

"grazie" (io)

mi sorrise

"se avessi saputo che stavi bene avrei dormito di più!" (tom)

scoppiai a ridere.
continuammo così per tutto il tragitto, poi arrivati a scuola, visto che eravamo in anticipo iniziammo a fumare.
io non riuscivo a smettere di ridere.
non mi sentivo così bene da tanto tempo, troppo.
lui, mi faceva stare bene.
ma ovviamente tutta questa felicità prima o poi sarebbe finita, e indovinate grazie a chi?

"t/n!" (lucas)
"lucas? ciao-" (io)
"ciao un cazzo!!! dov'eri??! ti ho chiamata 5 volte! perché non hai risposto neanche ai miei messaggi?!?" (lucas)
"calmati, ho solo il telefono in silenzioso, lo sai. che problema c'è?" (io)
"che problema c'è??!! mi hai lasciato da solo senza neanche avvisarmi! se lo avessi saputo avrei preso l'autobus!!" (lucas)
"ma se tu odi l'autobus!" (io)
"piuttosto di farmi la strada da solo!!" (lucas)
"come se io non l'avessi mai fatta da sola mentre tu stavi con jessy!!" (io)
"è diverso" (lucas)
"no! un cazzo!" (io)
"io t-" (lucas)
"ei, calmati" (tom)
"e tu chi cazzo sei? cosa centri??" (lucas)
"lucas lascialo stare" (io)
"ah, stai anche dalla sua parte?? adesso capisco" (lucas)
"fai prima se te ne vai" (tom)

livido//tom kaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora