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tom's pov

aprii piano piano gli occhi, risvegliati dalla luce che filtrava lieve dalla finestra semi aperta, e dal canto degli uccelini.
la vista che mi ritrovai davanti era ancora più bella.
t/n.
da questa vicinanza, il suo volto era ancora più angelico.
le labbra carnose e semi aperte, le lunghe ciglia e i suoi occhi di un colore incantevole, che piano piano si stavano aprendo.

t/n's pov

aprii gli occhi e io e tom eravamo a pochi centimetri di distanza.
il mio cuore iniziò a pompare il sangue all'impazzata.
anche lui era sveglio e mi guardava, chissà da quanto.
sorrisi, mi venne naturale.
poco dopo anche lui lo fece.
continuavamo a guardarci negli occhi, e io, di tanto in tanto, passavo anche sulle sue labbra con lo sguardo.
cazzo, adesso esplodo.

"dormito bene?" (tom)
"sì" (io)

mi morsi leggermente il labbro inferiore, sempre con il sorrise ancora dolce.
dolce, sì, ma mai come il suo.
si mostra tanto forte, lui, ma in verita lo vedo dagli occhi, che è dolce, un cucciolo.
con quel color nocciola che mi incanta ogni volta.

"che ore sono?" (io)

lui alzò lo sguardo per guardare l'orologio che aveva sul comodino, e io lo seguii girando la testa.

"oddio" (io)
"sono le 11" (tom)
"è tardissimo" (io)

lui rise.

"ma va, di solito alla domenica non mi sveglio prima delle 2" (tom)
"ho fame" (io)
"anch'io, andiamo a fare colazione?" (tom)
"cosa c'è da mangiare?" (io)
"ma che cazzo ne so" (tom)

lo guardai male, poi sbuffai e mi alzai.

appena uscimmo, insieme, in cucina c'erano anche tutti gli altri 3 che ci guardarono scioccati.

"t/n???" (bill, georg, gustav)
"ciao ragazzi" (io)
"ma che-" (bill)

tom gli fece "no" con la testa.
pensava, o sperava, che io non lo vedessi.

"ho avuto dei problemi, scusate" (io)

si guardarono

"figurati" (bill)
"ci fa piacere vederti" (gustav)
"ma quelli, sono i vestiti di tom?" (georg)

a quell'affermazione, i 3 si guardarono e poi si girarono verso di noi con un sorrisetto compiaciuto.
facevano quasi paura.

"crescete un po' " (tom)
"ha parlato" (bill)

tom si diresse verso le mensole ed iniziò ad aprirle.

"cosa vuoi mangiare?" (tom)
"bo" (io)

mi avvicinai e iniziai ad esplorare la vastita di vario cibo.
poi puntai ad una scatola di biscotti, mi feci dare una tazza, un po' di latte e mi sedetti con gli altri.

"allora" (bill)

si schiarì la voce

"qualcosa che dobbiamo sapere?" (bill)

io e tom ci guardammo poi insieme rispondemmo con un "no", secco.

magari fosse successo qualcosa, magari.

livido//tom kaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora