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t/n's pov

un picchiettio leggere sulla guancia, mi risvegliò.
era fastidioso, molto, ma soprattutto perché stavo facendo un bel sogno con tom, che però ormai non ricordo più.

"t/n, sei sveglia?" (n)
"nora?" (io)

guardai l'orologio che c'era sul mio comodino, mi stavo iniziando a preoccupare pensando di non aver sentito le sveglie, ma no, erano le 3.50.

"nora, hai visto che ore sono? che problemi hai?" (io)
"il tuo telefono ha iniziato a suonare senza fermarsi, qualcuno ti chiamava e ti mandava dei messaggi" (n)
"cosa?!" (io)

mi risvegliai completamente, e il cuore iniziò a battermi all'impazzata.
presi il telefono, e mi mancò un respiro nel vedere 20 chiamate perse e 130 messaggi non letti da bill.
erano recenti, quindi non persi tempo e lo chiamai.

"t/n! finalmente!" (bill)
"bill, che cazzo succede?" (io)
"sai dov'è tom?" (bill)

bill aveva una voce con dei tratti tremolanti, e si sentiva che era preoccupato, in ansia.

"no, ma perché?" (io)
"ieri, dopo scuola, è uscito a fare un giro e non è più tornato a casa, non risponde ai miei messaggi e non ho idea di dove sia" (bill)
"cosa?? ma ieri sera io e lui abbiamo fatto chiamata" (io)
"ti ha detto dov'era??" (bill)

in effetti non avevamo fatto una videochiamata, quindi non ho potuto vedere se era a casa o no.
cazzo.

"no, pensavo fosse a casa" (io)
"merda" (bill)
"be almeno sappiamo che sta bene, credo" (io)
"sì, vabbe grazie, se in qualche modo riesci a scoprire dov'è, fammelo sapere" (bill)
"certo" (io)

lo salutai e poi chiamai subito tom, senza ottenere una risposta.
alla quinta chiamata mi stufai, e iniziai a scrivergli non-stop.
i messaggi venivano inviati, quindi non aveva il telefono in modalità aereo, o almeno non era rotto o caduto da qualche parte per uno strano motivo, credo, ma nessuno li leggeva.
speravo, quasi pregando, che quelle due spunte grigie, diventassero blu da un momento all'altro, cosa che non fecero.

"cosa succede?" (n)
"niente, una persona che conosco non risponde ai messaggi" (io)
"ah" (n)
"arrivo subito" (io)
"dove vai?" (n)

non gli risposi, non avevo tempo.
aprii la porta e corsi giu, andando da mio zio e risvegliandolo piano piano.

"zio!" (io)
"è!" (zio)
"zio svegliati" (io)
"cosa c'è?! tutto bene??" (zio)
"no, c'è un problema" (io)

mio zio si mise seduto e iniziò a strofinarsi la faccia.

"cosa c'è? ti sei fatta male? è successo qualcosa alle bambine?" (zio)
"no, tom è sparito" (io)
"chi?" (zio)
"come chi?!! tom! il mio fidanzato!" (io)
"cosa? ma lui non abitava dall'altra parte?" (zio)
"sì lo so, ma sono preoccupata" (io)
"ma i suoi genitori?" (zio)
"non lo so, ma dobbiamo andare a cercarlo" (io)
"ma sei impazzita?! sono le 4 del mattino, non possiamo mica uscire adesso per cercarlo!" (zio)
"perché no?!" (io)
"ma sei impazzita o cosa?" (zio)
"zio!! per favore!" (io)

mio zio mi guardò dritto negli occhi, capendo la mia disperazione.

"allora, facciamo così, domani dopo scuola ti vengo a prendere e andiamo a cercarlo" (zio)
"ma-" (io)
"t/n! non possiamo andare adesso, e tu non puoi mancare il tuo secondo giorno di scuola! poi magari è già tornato a casa" (zio)

sospirai.
più continuavo e più aggravavo la situazione, mio zio ha tanta pazzienza, ma capisco che magari alle 4 del mattino, quest'ultima sia più sottile.

"prometti che lo cercheremo?!" (io)
"prometto che faremo un viaggio di 3 ore per cercare il tuo principe" (zio)
"non sei simpatico" (io)
"ok, scusa. ma facciamo così, se scopriamo che è tornato a casa sua, allora laverai i piatti per un mese" (zio)
"cosa?!!" (io)
"lo vuoi trovare o no?" (zio)
"va bene, va bene! però non torneremo indietro finché non sono sicura che sta bene" (io)
"caso mai chiamiamo la polizia, più di così non so cosa fare. ora però, posso dormire?" (zio)
"va bene pisolo, riposati che il viaggio sarà lungo" (io)
"va bene brontolo" (zio)

lo salutai, guardandolo male, poi tornai in camera mia.
riuscii a dormire solo per un'ora, ma in compenso avevo anche le ore precedenti, anche se non erano abbastanza.

a scuola

"t/n" (sam)

la mano di sam, che passava davanti ai miei occhi, mi risvegliò, dopo che mi ero completamente staccata dalla realtà.

"ma tutto bene?" (sam)
"si scusa" (io)
"andiamo a mangiare?" (sam)
"di già?" (io)
"t/n, sicura di stare bene? sto inizando a pensare che tu sia pazza" (sam)
"no, scusami, ho solo tante cose per la testa" (io)
"capisco, però adesso andiamo" (sam)
"si" (io)

ci incamminammo per andare in mensa, ma io non riuscivo a togliermi dalla testa tom, e non in un buon modo.
lo uccido prima o poi.

riuscimmo a prendere un tavolo tutto per noi, ma poi il ragazzo di ieri arrivò.

"madonna, anche qua?" (sam)
"potrei dire lo stesso di te" (x)
"ma te ne vai?" (sam)

lui la guardò male, poi la sua attenzione si spostò su di me.

"piacere, liam" (liam)
"piacere?" (io)
"non dirmi che anche tu sei come sta scassa cazzo, vero?" (liam)
"ma vaffanculo" (sam)

scoppiai a ridere, tra un po' mi pisciavo addosso

"litigate come fratello e sorella" (io)
"ma che schifo, io non voglio essere imparentata con sto qua" (sam)
"non dirlo a me" (liam)
"hey liam" (x)

una ragazza arrivò da noi, spuntando dal nulla.
era bionda, occhi azzurri, maglietta corta e attillata, e dei jeans stretti.

"oddio, di male in peggio" (sam)
"come?" (x)
"ho detto di male in peggio" (sam)
"ripeti sei hai il coraggio, e tu, ragazza nuova, cosa ridi??!!!" (x)

ritornai seria, ma che cazzo vuole questa??!

"rido per non piangere, dopo aver visto la tua faccia da cazzo" (io)
"uuu, questa mi piace" (sam)
"ragazze, non litigate" (liam)
"zitto" (io, sam, x)
"comunque, io e te liam, ci vediamo dopo" (x)

la ragazza gli fece l'occhiolino e poi se ne andò, quasi sculettando.

"ma questa? chi era?" (io)
"sofia, una stronza, si crede tanto figa" (sam)
"è figa" (liam)
"come no" (io)
"lascialo stare, i suoi gusti fanno paura" (sam)
"in verità no, sennò mi piaceresti" (liam)
"ma ti prego, sei solo ridicolo" (sam)
"ma guardati" (liam)

la campanella suonò, ponendo fine a questa "litigata".
sto iniziando a pensare che prima o poi ci sarà qualcosa tra sti due.
comunque.

le altre 3 ore, volarono, per fortuna.
non riuscii a stare molto attenta, ma qualche volta la lezione la seguivo.
poi finalmente, l'ultima campanella suonò.
salutai sam e liam, e corsi fuori, più veloce che potessi.






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ragazzi, scusate se non ho pubblicato per molto, ma ho avuto dei problemi con wattpad, scusate.
🫶🫶🫶🫶

livido//tom kaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora