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"t/n..."
"mamma?!"

non sapevo cosa pensare, la testa mi girava e mi sentivo di svenire.

"t/n, forse è meglio se ti siedi" (zio)
"mamma, tu cosa ci fai qua??!"
"t/n, per favore. ho bisogno di parlarti" (mamma)

non replicai, ed iniziai ad avvicinarmi al tavolo.
afferrai la sedia con la mano che tremava sempre di più, la spostai e mi ci sedetti sopra.

"tom, per favore puoi-" (zio)
"tranquilli, vi lascio soli" (tom)
"no aspetta, ma-" (io)
"t/n" (zio)
"no, lui-" (io)
"t/n, tranquilla. io vado in camera tua, non ti preoccupare" (tom)

tom si allontanò, lasciandomi un ultimo sorriso di speranza prima di sparire completamente.
l'ansia tornò a fare capofitto nella mia cassa toracica, accanto al mio cuore che a breve mi avrebbe bucato il petto.

"t/n, mi sei mancata così tanto" (mamma)
"mamma..perché sei tornata?"
"t/n, cosa stai dicendo? non sei felice di vedermi?" (mamma)

ormai le lacrime di mia mamma le rigavano tutto il volto, adesso capivo da chi avevo preso.
beh, non avevo molti dubbi, mio padre era l'ultimo a cui io avrei mai pensato.

però io, stranamente, non avevo ancora pianto.
tremavo, ero in ansia sì, ma non una singola lacrima si era fatta avanti.

"t/n" (zio)
"mamma, io ti voglio bene, ma so già perché sei venuta qua"
"tesoro, ti prego" (mamma)
"no, non verrò con te, e non ho intenzione di discutere" (io)
"t/n!" (zio)

mi alzai ed iniziai ad incamminarmi verso camera mia.

"t/n, fermati!" (zio)

mi bloccai, e lentamente mi girai.
mia madre ormai era disperata, aveva il viso segnato, gli occhi rossi e i capelli in disordine.
mi distruggeva vedere mia madre così.

senza dire niente, mi avvicinai a lei e la abbracciai.
la strinsi a me forte, e lì, non appena sentii il suo calore materno, incominciai anch'io a piangere.

"mi dispiace mamma, ma non ce la faccio"

mi staccai da lei, corsi in camera mia mentre mi asciugavo il volto e ignoravo mio zio che continuava a chiamarmi con l'intento di farmi tornare indietro.


chiusi la porta con forza e mi buttai tra le braccia di tom.

"perché? perché adesso?!"
"mi dispiace t/n"

piangevo, lasciando chiazze d'acqua sulla sua maglietta grigia, mentre il suo profumo mi cullava.
non potrei vivere una vita senza di lui, una vita senza il suo amore per me non esiste.

"t/n, guardami"

alzai lo sguardo, spaventata dalla sensazione che iniziò a nascermi nel petto.
speravo, speravo con tutto il mio cuore che lui non pronunciasse quelle parole, però nel profondo me lo sentivo che invece lui l'avrebbe detto.

"dovresti andare"

il mondo mi crollò addosso, il cuore mi si spezzò, e le lacrime iniziarono a bruciarmi la pelle.

"cosa..?"
"dovresti andare con tua madre"
"stai scherzando?"
"ma sei impazzita??!"

un sorriso pieno di gioia e amore gli si dipinse in volto, lui si alzò e iniziò a mimare le sue prossime parole con un eccitazione assurda.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 03, 2024 ⏰

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livido//tom kaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora