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tom's pov

"bill" (io)
"è?" (bill)
"ti stanno chiamando" (io)
"adesso arrivo, dimmi chi è intanto" (bill)

bill era in bagno, e si stava preparando per uscire con una tipa, quando il suo telefono, che stranamente era sul tavolo in cucina, iniziò a squillare.

inizialmente pensai fosse la ragazza, ma quando lo girai, vidi il nome di t/n scritto sopra.

ma che cazzo?
perché lo stava chiamando??
perché lui e non me???

"t/n" (io)
"t/n?" (bill)

bill arrivò, anche lui scioccato.

"perché sta chiamando me?" (bill)
"appunto" (io)
"vuoi rispondere tu?" (bill)
"no, tieni" (io)

gli passai il telefono e lui rispose subito.

"pronto?" (bill)

non riuscivo a sentire cosa diceva t/n, ma ancora non capivo perché cazzo avesse chiamato lui e non me.
non che mi desse fastidio, c'è nel senso, non glielo impedisco, ma mi sembra strano.

"in che senso?" (bill)

"sul serio?" (bill)

"scherzi?" (bill)

"ma sei sicura?" (bill)

"va bene" (bill)

"sì, certo" (bill)
"cosa dice?" (io)

bill non mi rispose, ma alzò la mano, facendomi cenno di aspettare.

"ma quando?" (bill)

"va bene" (bill)

"sì sì" (bill)
"bill" (io)
"tom aspetta" (bill)

"no no tranquilla" (bill)

"aspetta un secondo t/n" (bill)

bill si girò e si diresse verso la sua camera

"bill!" (io)

la porta si chiuse, e io iniziai a preoccuparmi, sempre di più.
qui c'era qualcosa di serio.

provai ad origliare, ma senza successo.

poco dopo, bill finalmente uscí, ma mi passò davanti come se nulla fosse, e si diresse in bagno, finendo di prepararsi.

"bill!" (io)
"è?" (bill)
"come "è?", cosa ti ha detto t/n!" (io)
"niente" (bill)
"come niente?!" (io)

non mi rispose.

"bill!" (io)

bill uscí dal bagno, ed iniziò ad urlarmi contro.

"senti tom, non ho tempo per stare qui a parlare con te, ok?! devo uscire, se sei tanto curioso, la chiami e glielo chiedi tu stesso!" (bill)

ero senza parole.
non capivo perché cazzo si dovesse agitare così tanto.
cosa c'era di così importante???
cosa le era successo??
se fosse stata una cosa da niente, tipo qualcosa per il trucco o cagate del genere, bill non avrebbe avuto problemi a dirmelo, o almeno non si sarebbe chiuso in camera, non si sarebbe incazzato e non mi avrebbe evitato.

bill uscí di casa poco dopo.

io chiamai t/n, 5 volte, senza ottenere nessuna risposta.

"merda" (io)

chiamai bill, che alla terza chiamata mi rispose.

"tom?! che cosa vuoi??" (bill)
"bill, t/n non mi risponde" (io)
"richiamala" (bill)
"per la sesta volta?!" (io)
"tom, non so cosa dirti" (bill)
"spiegami che cazzo sta succedendo!!" (io)
"tom, adesso non posso!" (bill)
"gli è successo qualcosa??" (io)
"tom, basta, lasciami stare!" (bill)
"bill, dimmi almeno se si è fatta male" (io)
"no, sta bene. diciamo" (bill)
"diciamo?? cosa-" (io)
"tom, devo andare" (bill)
"aspet-" (io)

livido//tom kaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora