era passata una settimana, da quando tom era qua con me da mio zio.
ma soprattutto, era passata una settimana, da quando ho ricevuto la lattera.la fatidica lettera di mia madre.
ormai però non ci pensavo più.
comunque, dato che avevo passato un'altra settimana senza andare a scuola, non potevo più permettermi di fare assenze, e quindi oggi sarei dovuta rientrare.
"e io cosa faccio?" (tom)
"non lo so amore, stai un po' a casa o vai a farti un giro. ci sono dei posti molto carini qua" (io)lui sbuffò.
"mi dispiace, ma non posso saltare altri giorni" (io)
"lo so, troverò qualcosa da fare" (tom)
"poi potrai venire a prendermi fuori scuola" (io)
"come?" (tom)
"in skate, e porti anche il mio. non è molto lontana da qua, e poi sei abituato a fare tanta strada" (io)
"va bene" (tom)lo baciai velocemente, lo salutai e poi corsi fuori.
"sei pronta?" (zio)
"sì, andiamo" (io)a scuola
"ei t/n, era da un po' che non ti vedevamo" (samantha)
"sì appunto, cos'hai fatto per 3 settimane?" (liam)
"sono stata...in vacanza" (io)
"in vacanza?" (liam)
"fortunata" (sam)già, fortunata.
"è successo qualcosa mentre non c'ero?" (io)
i due si guardarono, e poi abbassarono entrambi gli sguardi.
"cosa?" (io)
"sofia" (sam)avevo già un presentimento, su ciò che stava per dirmi, e non mi piaceva.
lei si avvicinò a me, e si guardò intorno per essere sicura che nessuno ci sentisse.
"è da qualche giorno che viene a scuola ricoperta di lividi" (sam)
"e nessuno sa il perché" (liam)
"be, cosa pensi che sia. è scontato ormai" (sam)
"dici che la picchiano in casa?" (liam)samantha tirò una gomitata al braccio di liam.
"aglia!" (liam)
"abbassa la voce" (sam)
"non è in casa" (io)
"in che senso?" (sam)esitai.
"sai chi è che le fa questo??" (liam)
"shh, abbassa sta cazzo di voce" (sam)
"scusa" (liam)
"comunque, sì. l'ho vista" (io)
"l'hai vista mentre la..." (liam)annuii.
non potevo ancora credere, a cosa avevo visto quel giorno.
ogni volta che mi tornava in mente, rimanevo ore a pensarci."sai chi è stato?" (sam)
"se ve lo dico, mi promettete che terrete la bocca chiusa" (io)
"sì, certo" (sam)
"cosa? perché?" (liam)
"liam!" (sam)
"tanto prima o poi lo verranno a sapere tutti" (liam)
"be, un po' però se lo meriterebbe" (sam)
"samantha! scherzi?!" (io)
"scusa, scusa" (sam)sospirai.
se non fosse stato per mio padre, probabilmente adesso la penserei allo stesso modo, ma so cosa si prova, e non lo augurerei neanche al mio peggior nemico.
beh, forse sì, ma non a sofia.
no, a lei no."il suo fidanzato, li ho visti l'altro giorno mentre ero fuori. lui le ha tirato uno schiaffo in pieno volto" (io)
samantha si coprì la bocca con entrambe le mani.
"aspetta, ha un fidanzato?" (liam)
"ma sei coglione?! ti preoccupi per questo??!" (sam)
"madonna, che permalosa" (liam)
"ragazzi, basta" (io)
"scusa, continua" (sam)
"quando ho provato ad aiutarla, mi ha mandata via, come se nulla fosse" (io)
"cazzo, poverina" (sam)
"già" (io)
"dovremo aiutarla?" (liam)
"e come?" (sam)
"io voglio provare a parlargli" (io)
"sicura?" (sam)
"perchè tu?" (liam)
"cosa ti cambia?" (sam)
"appunto, e poi io sono l'unica ad averla vista e dovrei essere l'unica a saperlo" (io)
"giusto" (sam)
"avete qualche consiglio su quando dovrei farlo?" (io)
"quando sono tutti a mensa, attirala nei corridoi o nel bagno" (liam)
"giusto, così nessuno vi disturberà" (sam)

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livido//tom kaulitz
RomanceT/n, una ragazza con un passato e un presente movimentato, si scontrerà contro qualcuno di inaspettato, che la salverà. ATTENZIONE⚠️ parolacce, linguaggio volgare, sesso, droga p.s. in questa storia tom non è famoso