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t/n's pov

"buon giorno principessa" (tom)
"buon giorno" (io)
"hai intenzione di dormire per tutto il giorno, o ti alzi?" (tom)
"se rimani qua, allora dormo" (io)
"TOM" (madre)
"È??" (tom)
"VIENI UN'ATTIMO" (madre)
"che palle" (tom)

tom si alzò e uscí dalla stanza.
i due iniziarono a bisbigliare, incuriosendomi.
infatti non passò molto tempo, prima che io scattassi dal letto per sentire se parlavano di me.

"per quanto state via?" (tom)
"una settimana" (madre)
"non due?" (tom)
"tom" (bill)
"nei tuoi sogni" (padre-tom)
"salutami t/n" (mt)

i quattro si abbracciarono, e prima di uscire, la madre si fermò sulla porta, e guardò dritto negli occhi tom.

"se la metti incinta, ti caccio di casa"
"CIAO!" (tom)

tom chiuse la porta, e sbiancò appena mi vide.

"simpatica" (io)
"ha ragione, anche perché io vorrei dormire, se non vi dispiace" (bill)
"perché non vai da georg, o gustav" (tom)
"ti piacerebbe" (bill)
"te lo compro io il biglietto per l'autobus" (tom)
"tom, hai rotto il cazzo" (bill)
"che carino" (io)

bill ci mandò entrambi a fanculo, e poi tornò in camera sua, sbattendosi dietro la porta.

"allora, cosa vuoi fare?" (tom)
"beh, ho uno skate da provare" (io)
"abbiamo" (tom)

tom si avvicinò, mi prese per i fianchi, e fece scontrare le nostre labbra.

quanto mi era mancato.
non so se riuscirò a farmi maggior parte della mia vita così.
lontana da lui.

"mangiamo?" (io)
"cosa vuoi mangiare?" (tom)
"fai tu" (io)

lo chef tom, preparò velocemente dei pancake.
B-U-O-N-I-S-S-I-M-I-!!!!!

qualche mirtillo attorno al piatto, un po' di sciroppo, e avrei voluto che non finissero più.

"come cazzo fai ad essere così bravo? io a malapena mi so scaldare del pane" (io)
"perché io sono perfetto" (tom)
"avrei da ridire" (io)
"su cosa? sentiamo" (tom)
"il tuo carattere" (io)
"cos'ha il mio carattere di male?" (tom)
"tutto" (bill)

bill arrivò in cucina, rubò qualche pancake e poi se ne tornò nel suo cunicolo.

"prego" (tom)
"dai, non te la prendere" (io)
"stronza" (tom)

appena finimmo di mettere apposto la cucina, ci andammo a preparare.
e non pensavo che stare in bagno con tom mentre si prepara, fosse così impossibile.

"puoi non spruzzarti 20 chili di profumo?!" (io)
"ma quanto sono figo" (tom)
"sì ho capito, ma mi stai intossicando" (io)

dopo aver consumato gran parte della sua boccetta di profumo, rimase per dei buoni 15 minuti ad ammirarsi allo specchio.

"ti muovi??!!" (io)
"tranquilla, devo solo mettermi una maglietta, e poi sono pronto" (tom)
"e devi rimanere un'altra mezzora a guardarti i muscoli??!" (io)
"dovresti sentirti fortunata, sei l'unica che può godersi questo ben di dio" (tom)
"tom, so già che sei figo, non mi servono 3 ore per confermarlo!!" (io)
"che scassa cazzo che sei" (tom)

dopo 27 bestemmi e 32 insulti vari, tom, finalmente, si decise a togliersi da davanti allo specchio, e a prepararsi.

"allora, dove andiamo a provarlo?" (io)
"la stradina?" (tom)
"speravo lo dicessi" (io)

la stradina, quella dove io ho imparato ad andare in skate da piccola, e la stessa in cui avevo portato tom, ancora prima che noi ci fidanzassimo.
che ricordi.

livido//tom kaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora