Come un fiore

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Ma che ne sanno loro.

Della vita che hai fatto,

degli ostacoli che hai affrontato,

delle lacrime che hai versato.

Del passato che ti sei lasciata alle spalle,

o di quello che,

segretamente,

ti condanna ogni respiro,

ogni istante.

Di quella che sei,

di quanto hai lottato per smettere

di essere quella che eri,

di quanto ti sei capacitata,

nel credere di poter essere diversa

da quello che il destino

aveva scelto per te.

Degli sforzi,

dei sacrifici che hai compiuto,

impassibile fuori e devastata dentro.

Dei sorrisi falsi,

che inarcavano labbra

ma spegnevano occhi;

dei pollici alzati,

che sfruttavano le mani

ma laceravano l'anima;

del conforto costante per gli altri,

che distraevano la mente

ma affaticavano il cuore.

Degli squarci che ti porti dentro,

vedono solo i graffi

che ti ornano il corpo.

Ma che ne sanno loro,

immersi nella superficialità,

nella convinzione di essere migliori

e per questo superiori.

Che stolti che sono:

non c'è nulla di buono in chi

calpesta i cuori stanchi

di qualcuno che,

come un fiore,

deve ancora sbocciare.

Fragmenta - Oltre MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora