Coprimi...

24 3 2
                                    

A quel giorno in cui leggesti queste parole con le lacrime agli occhi e, guardandomi, pronunciasti una sola parola: "Coprimi...".
E io lo feci.

È stata dura fin ora, credimi.

Lo so perché lo sento: questo peso che mi schiaccia, come questa consapevolezza di essere impotente che mi pervade con tutta l'intenzione di stritolarmi fino a togliermi il respiro. La sento questa voglia di poter fare di più, di stringerti la mano e, tramite essa, prendermi tutto il male, tutto il dolore che invece sta schiacciando te.

Perché con te, in quei determinati momenti, vivo ogni ora, ogni minuto e poi secondo con la paura che mi fa contorcere le viscere, con le mani che tremano come se fossero gelatina e il sudore che corre rapido dalle mie tempie come due gocce di pioggia che fanno a gara sul finestrino di una vecchia auto.

E vorrei che fosse diverso.

Vorrei viverti in tutti i sensi, nel modo che solo io so di poter fare con te, e che solo tu sai di poter fare con me.

Vorrei sentirti ridere più spesso fino a perdere il respiro, con la tenue ma vivida spensieratezza che ci avvolge come uno scudo protettivo contro le tenebre del mondo.

Vorrei vedere i tuoi occhi illuminarsi di quel sentimento che non ti è concesso conoscere in tutte le sue sfumature.

Vorrei così tanto rubare tutto il dolore che, come un velo di nebbia, si posa sul tuo cuore, annebbiando i tuoi occhi, facendoli apparire spenti, privi di ogni gioia.

E infine vorrei stringerti a me, uno di quegli abbracci dati d'impulso, quelli di cui hai bisogno come se fossero aria, di cui non ti stanchi mai perchè sai che nelle braccia l'uno dell'altro siamo al sicuro, stiamo bene.

Percepisco forte la forza di tenersi stretti, ma poi arriva, come un pugno in faccia, la terribile consapevolezza che sono solo io a stringere forte, mentre le tue braccia sono lì, immobili, che mi toccano ma non mi afferrano, che si salverebbero ma non vogliono.

Forse sono lì, circondate a me, perchè non c'era altro a cui aggrapparsi?

Ma...ma perchè tremano?

Sono indecise?

Forse non sanno cosa fare?

Se reagire, lottare e continuare inevitabilmente a soffrire ma con la speranza e la voglia di salvarsi, o lasciarsi cadere nel vuoto, lungo i fianchi, prive del dolore che ti avvisano di essere ancora viva, prive della libertà che le spettano.

Pensi di avere le mani legate, non è così?

Pensi di non farcela, vero?

Ed è per questo che ti darò baci che saranno come carezze sul tuo cuore sanguinante, ti darò abbracci che avvolgeranno d'amore il tuo animo martoriato, ti stringerò la mano facendoci sopra cerchi immaginari che si proiettano intorno a noi.

Voglio asciugare tutte le tue lacrime perchè so di non poterle fermare, ma giuro che farei di tutto per far sì che siano lacrime di gioia e non di dolore.

Tu che ti vedi così grossa ma che ti perdi in un abbraccio, tu che ti odi così tanto da non notare quanto, invece, io ti amo. Tu che mi squarceresti il petto, senza neanche rendertene conto, pur di non lasciarmi cadere insieme a te nella voragine che si dirama all'interno della tua sofferente esistenza.

Ma cazzo, non sai quanto vorrei avere la certezza di averti sempre al mio fianco, di non permettere alle mie mani bagnate dalle tue lacrime amare di lasciarti scivolare via da me, segnando la mia vita.

Eppure anche oggi, che la tua immagine tende a volersi allontanare dalla mia per
continuare indisturbata ad autodistruggersi, se mi chiedessero cosa desidero, risponderei sempre e comunque la sua felicità.

Fragmenta - Oltre MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora