N.B. Alert spoiler.
Ogni volta che riaprivo gli occhi, era ancora buio intorno a me.
Condannato alla tenebra perpetua, intrappolato in un'anima di pece, catene indissolubili di mancanze e sofferenze.
Nascondevo un mucchio di macerie dietro a un sorriso e a uno sguardo luminoso, ma la notte restavo solo con l'impassibilità delle labbra e la tristezza che mi divorava gli occhi, gli organi, i ricordi.
Non avevo più niente da perdere, un morto che cammina non ha paura che gli si spezzi il cuore, le ossa, la vita.
Non avevo sogni, non avevo speranze, non avevo ambizioni.
Non vivevo ogni giorno come se fosse l'ultimo, ma desiderando che lo diventasse.
Intorno al mio corpo una corazza di ferro, tra le pupille un coraggio che non mi apparteneva.
Ero il capo, ero forte.
Mi temevano e io non avevo paura di nessuno, se non di me stesso.
Mi rispettavano, e il loro rispetto era tutto quello che avevo.
Un istante come gli altri ho aperto gli occhi e davanti a me c'era lo sguardo innocente e spaesato di un bambino, il volto di un giovane, il cuore di un uomo, la luce più pura che potesse esistere.
Ha pigiato delicatamente un interruttore che avevo rimosso, lasciando una parete spoglia e liscia dietro di esso.
Ha accarezzato la mia pelle dando origine a una costellazione di brividi.
Ha afferrato la mia mano, non ha temuto di sporcare il suo candore con il rosso del mio sangue e quello dei miei nemici.
Ha invaso la mia mente e lottato con i miei demoni.
Voleva liberarmi.
Desiderava disperatamente che mi salvassi, mentre io mi accorgevo che l'unica cosa che avessi mai desiderato davvero nella mia insulsa vita fosse la sua salvezza.
Sono stato egoista, ho lasciato che la mia testa si appoggiasse al suo petto, riposasse sulle sue gambe, trovasse conforto nelle sue carezze.
Com'era dolce il sonno se ascoltavo il battito del suo cuore, il calore della sua presenza, la purezza del suo sorriso.
"Non mi lasciare, non mi lasciare mai" gridava la mia anima.
"Scappa via, corri lontano" ribatteva la mia mente.
Quanto può essere pesante un fardello, quanto può premere su delle spalle e inclinare le ossa, quanto può un'anima restare immacolata quando è minacciata da una macchia oscura che non si sazia mai.
La morte è ovunque, quando qualcuno che ami smette di respirare cadi in ginocchio, le tue urla graffiano la gola, le pareti, il cadavere.
Ti strappi i capelli e vorresti strappare anche lembi di carne, stroncare l'essenza, cancellare vita e dolore.
Glielo volevo dire quanto tutto ciò mi facesse male, quanto in realtà fossi piccolo, quanto orrore e viscidume ci fosse dentro all'anima mia.
Glielo volevo dire quanto era riuscito a fare per me, quante emozioni mi aveva concesso di riscoprire, di quante sfumature avesse colorato il buio delle mie tenebre e l'oscurità dei miei giorni.
Avrei voluto dirglielo quanto lo amassi, non ci sono riuscito.
Ma gliel'ho dimostrato.
Avevo promesso che ci sarei stato per sempre e nessuno avrebbe mai immaginato che sarebbe stato davvero così.
Lacrime calde bagnano le mie guance mentre gli occhi scorrono repentini sulle parole, mani insanguinate reggono una lettera tremando irrimediabilmente.
Poggio la testa sul tavolo, non sento il freddo del legno perché il tuo calore è più forte, chiudo gli occhi e sono i tuoi quelli che vedo, mi accarezzo le labbra spaccate e fingo che siano le tue, che abbiano la stessa morbidezza.
Sorrido, immaginando di ammirare i contorni del tuo sorriso e abbandono il mondo con la consapevolezza di aver goduto della cosa più bella che potesse esserci in esso.
Sono molto stanco, lo sono così tanto.
Vado via, ma non ti lascio mai, promesso.
Ti ho amato con tutto me stesso, non era molto, ma era tutto quello che avevo.
La mia anima è sempre con te.
Aslan Jade Callenreese.
N.B.
Il racconto è ispirato alla vita del protagonista di un anime, Banana Fish.
Ash Lynx (Aslan Jade Callenreese) è un ragazzino di diciassette anni, capo di una giovane gang di New York. Ha vissuto una vita piena di sofferenza, tra abusi, solitudine e vuoti abissali. È un ragazzo brillante che non ha scopi né sogni. Dopo una serie di omicidi, inizierà ad indagare su una strana droga chiamata "Banana Fish" e nella sua vita entrerà a far parte il giovane giapponese Eiji Okumura. Nulla sarà più lo stesso perché, spesso, è proprio l'amore, che riempie il cuore di tenerezza e sorpresa, ad alleviare le ferite del mondo.
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Fragmenta - Oltre Me
Short StoryPoesie, racconti, pensieri. Piccoli frammenti sparsi di esistenza. Quando scrivo mi ritrovo. Questa raccolta è il mio testamento poetico. Un giorno morirò, ma quello che scrivo resterà oltre me. È un lascito immateriale che accoglie i miei ricordi...