Calore

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Questa notte fa particolarmente freddo,

sul mio corpo costellazione di brividi

tra le mie mani un fiocco di neve,

gelido, come il cuore degli estranei

che passano, ti guardano

ma è come se non ti vedessero.

Questa notte dicono sia speciale,

che qualcosa debba accadere?

Le strade sono affollate,

di risate ne ho sentite tante,

luci immense illuminano le strade buie.

Sprofondo nella neve sempre di più,

e intanto immagino il tepore del calore,

fingo che la coperta striminzita

sia in realtà l'abbraccio di mia madre.

Forse funziona, forse basta crederci.

No, non funziona.

Tremo e soffio, chiudo gli occhi,

le luci non bastano a riscaldarmi,

i piedi nudi tremano ancora.

Però alla fine avevano ragione.

Gli estranei sono venuti a parlarmi.

Mi hanno fatto un regalo, dicono.

Ai piedi ho dei calzini di lana,

sotto la testa un cuscino morbido,

sulle spalle una coperta senza toppe,

tra le mani una tazza fumante.

Gli estranei mi hanno salutato.

Sussurro ad alta voce le loro parole,

le ripeto ancora e ancora, incredulo.

"Buon Natale".

Non so cosa accadde in quei minuti,

ma dopo tanto tempo, finalmente,

compresi cosa fosse il calore.

Fragmenta - Oltre MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora