Fragmenta - Oltre Me

Signora Infelicità

Mittente: Signora Infelicità.
Destinatario: Signora Felicità.

Cara Signora Felicità, mi dispiace disturbarla e arrecarle fastidio.

Lei, al contrario di me, avrà tante cose da fare.

Come badare all'Allegria,

accudire la Contentezza,

vegliare sulla Serenità,

custodire la Tranquillità,

sognare la Gioia,

baciare la Sensibilità,

abbracciare l'Amore

e tante altre cose meravigliose che non sto qui ad elencarle.

Porti pazienza ancora per pochissimo.

Lo so, lo so, oggi giorno l'unica lettera che il postino consegna è una bolletta di Equitalia salata come il mare, ma una mail mi sembrava troppo banale.

Ho voluto rispolverare un po' le vecchie tradizioni, spero non le dispiaccia.

Dispiaceri, Dispiaceri, Dispiaceri su Dispiaceri, che tormento!

Ma c'è una domanda che mi gira nella testa, che mi turba, mi perseguita e non mi lascia andare.

O forse sono io a non volerla far scappare.

Mi chiedo, cara Signora Felicità, cosa sia, effettivamente, la vera Felicità?

E come faccio io a essere felice?

lo che sono l'Infelicità in persona,

io che la notte dormo in un letto scomodo di Malinconia,

tra cuscini duri di Depressione,

lenzuola colme di Disperazione,

con sopra un soffitto che si sgretola dalla Solitudine.

lo non voglio più essere la Signora Infelicità,

non voglio più pensare fino a strapparmi i capelli legati di Nostalgia,

non voglio più piangere lacrime amare di Delusione,

non voglio più sognare incubi di infida Cattiveria,

non voglio più mangiare porzioni condite di Dolore,

non voglio più camminare su strade asfaltate di Umiliazione,

non voglio più consumarmi tra urla di Nervosismo,

non voglio più guardarmi in uno specchio di Insicurezze

e tante altre cose terribili che non sto qui ad elencarle.

Cara Signora Felicità, abbia pietà della mia anima infelice.

Aspetto presto sue notizie.

Tristi saluti, signora Infelicità.