Foto 7

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Cercavo di appendere il telo nero che dovevo usare come sfondo con in bocca lo scotch. Avevo intenzione di scattare molte foto, visto che per sposare il divano e mettere su tutte le luci mi ci era voluto un botto.

Talmente preso dal mio lavoro quasi non sentì il telefono squillare.

-ALLORA È LUI O NO? LO CONOSCE TOSHO?- 

-Deku stai calmo! E poi non posso dirtelo così su due piedi- risposi urlando come aveva fatto lui

-stai evitando i miei messaggi e le mie chiamate. Rispondi alla mia domanda- gli avevo già raccontato cosa fosse successo, però avevo detto al rosso che con me sarebbe rimasto tutto segreto. Magari il verde senza volerlo si sarebbe fatto sfuggire qualcosa

-Si è lui, però non dirlo a nessuno- vabbè tanto lui non aveva amici  pensai

-TU HAI INCONTRATO RED RIOT- mi stavo già pentendo della mia scelta

-CAZZO DEKU, abbassa quella merda di voce. Comunque ora devo andare che lui sta arrivando- qualche minuto di silenzio passò

-lui sta arrivando?! A casa tuaa?! ODDIO chiedigli di Tosh- lui e quel ragazzo, ne aveva davvero un'ossessione, nelle sue live faceva solo vederei i suoi muscoli e il pene, bah.

Dovevo avvertirlo di non farsi troppi film, quel minchione era più antipatico di quanto mi aspettassi, ma avrei superato il trauma pur di diventare un fotografo famoso. 

Si era montato la testa con i follower. Lui: altezzoso, insolente, troppo serio

Nel pieno nella mia lista di dispregi venni bloccato dal campanello. 

Si sarà ricordato almeno di portare le cose?

-se vogliamo lavorare assieme dobbiamo collabborare, quindi ricominciamo. Ciao, sono Red e mi piacerebbe se tu mi aiutassi ad aggiornare il mio profilo- entrò scavalcandomi e posando un grande borsone a terra, sospirai

-il mio nome già lo sai, voglio diventare un fotografo e mi serve un bel modello per la mia arte. E tu mi aiuterai a diventare popolare come ti avevo già detto- afferrai la macchina fotografica felice come un bambino e il suo nuovo giocattolo, senza darlo a vedere

-va bene, voglio qualche foto con questi guinzagli, dei frustini ma niente dildi. Non piacciono nei post, tenerli in mano mi sembra tutto furchè eccitante- aveva svuotato la sacca piena di quegli oggetti sul mio divano che io guardavo scioccato

-si ne ho tanti, come sai me ne inviano a bizzeffe, se vuoi te ne regalo uno e mentre ti masturbi guardandomi lo usi- posai lentamente l'obbiettivo che stavo montando e lo fissai con occhi di fuoco

-prova a ripeterlo- si sedé a gambe aperte su una sedia, tenendosi il volto con una mano sotto al mento

-che ti masturbi su di me perchè sono troppo bello? Con piacere. Comuqnue bello il tuo umile set- gli avrei tirato con piacere uno schiaffo, digrignai i denti

-se a te piace fare la puttana io sono libero di guardare quello che voglio. Piuttosto, spero siano veri i tuoi muscoli, molti usano dei doppi petti finti- pensava di essere l'unico con la risposta sempre pronta? Beh si sbagliava

-ovvio che sono veri, cos'è? Vuoi verificare tu stesso?- si arrotolò le maniche della camicia che già indossava come era solito fare

-avrò tempo, ora sbrigati l'ultima cosa che voglio fare è editare le tue foto fino a domani-

Finse una risata e rispose: -certo- poi si alzò

Ci mettemmo a lavoro, fortunatamente lui aveva già delle pose spontanee quindi io mi impegnavo a intensificare ombre e luci.

Una di questa mi piacque particolarmente.

Lo sfondo aveva un colorito rosso ma la sua figura veniva schiarita dalla luce bianca della ring light.

I capelli erano sciolti e gli arrivavano quasi alle spalle, con una mano si copriva il viso lasciando vedere solo i suoi occhi color fuoco e un sorrisino.

L'altro braccio era in mostra, il gomito in alto e la mano dietro la schiena. Tutti i muscoli erano contratti e delineati perfettamente, soprattutto la sua v dove mi cadde l'occhio.

Prima di mettermi in ginocchio imitandolo per scattare mi morsi il labbro e sorrisi pensando a quanto fossi intelligente

-sorridi perchè ti piace quello che fai o quello che vedi?- lo ignorai riguardando tutti i momenti che avevo impresso

-perfetto- dissi tra me e me

-ti prego dimmi qualcosa che non so- rimase a fissarmi ancora lì a terra

-non tu, il mio lavoro. Poi rimetti a posto questa roba perverito- erano passate quasi due ore e entrambi eravamo stanchi

-Tienili tu per la prossima volta, so che vorresti provarli con me ma ora devo scappare. Poi ci giochiamo va bene?- chiuse la porta correndo via mentre controllava qualcosa sul suo cellulare

Misi le mani sui finchi, sospirando dopo essermi ricordato tutto quello che mi toccava smontare, in più dovevo mettere in ordine anche le sue cose

Mi avvicinai a quegli strani oggetti, che guardai incuriosito. Avevo l'opportunità di provare quelle cose, perchè privarsene?

Solo dopo vidi la camicia che aveva usato ancora pogiata sul bracciolo del divano.

La afferrai.
Quella sera mi sarei divertito molto.

L'ultima Fotografia -KIRIBAKUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora