Foto 21

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Mi sembrava di aver chiuso gli occhi per un secondo ma quando sentì il morbido materasso del mio letto sotto di me, capì che ne fosse passato molto di più.

Mi misi a sedere, la luce della luna piena entrava nella mia stanza. Guardai l'orologio sul comodino, era mezzanotte e qualche minuto.

Sentivo ancora lo stomaco scombussolato, pensai che, come al solito, sarebbe stato meglio spostarmi al bagno. Presi il cuscino e solo quando mi scoprì notai che fossi ancora vestito

Che serata di merda, volevo poter rimanere a casa per sempre e non vedere più nessuno.

-Ahi!- Sbattei contro la porta della mia camera. Sobbalzai, di solito non la chiudevo mai

Ci voleva solo che fosse entrato qualcuno, pogiai l'orecchio alla parete, nessun rumore. Aprì di colpo la porta.

Tutto era silenzioso, quella notte il corridoio sembrava lunghissimo, inoltrepassabile. Arrivai in cucina e notai che non ci fosse nessuno.

Presi un bicchiere di acqua sperando mi potesse tranquillizzare, ma solo quando lo pogiai sul tavolo notai le strane bustine bianche su di esso.

Stavo per aprirle quando sentì un rumore provenire da un'altra stanza.

Parai il cuscino davanti a me e mi girai lentamente verso il mio bagno.
Mi feci forza e tirai un calcio nella porta che si spalancò.

-AAAA- notando una figura mi fiondai su di essa ad occhi chiusi. Cademmo a terra e preso dal panico provai a strozzarlo.

Perché non avevo preso un coltello? Sarei morto, dovevo dire addio ai miei genitori prima. Volevo solo diventare un bravo fotografo, invece adesso saranno gli altri a dover scegliere una foto per la mia tomba

Questi pensieri si scorsero velocemente nella mia testa, fin quando:

-OOOO MA CHE CAZZO FAI?- mi fermai subito sentendo la voce familiare

-Che minchia fai tu in casa mia?!- si massaggiò il collo e tossì un paio di volte, preso dall'imbarazzo scesi immediatamente da lui

Il mio cuore stava battendo all'impazzata, di riflesso mi pogiai la mano sul petto.

-E POI PERCHÈ SEI NUDO!?- gli lanciai un asciugamano che lui si attorcigliò attorno alla vita

-Hey! Ti ho trasportato fin sopra al tuo letto in braccio. Questo è il tuo ringraziamento? Comunque mi sono solo fatto una doccia visto che se fossi tornato a casa mi sarei messo a lavorare anche nell'unico giorno libero che avevo preso- abbassai la tavoletta del cesso e mi ci sedei su

-e poi mi hai già visto nudo- sospirai ingorando le sue frecciatine

Volevo rannichiarmi e piangere per tutto, mi sentivo esausto

-ora sto male, dopo ti ridò i soldi- portai le ginocchia al petto e vi pogiai la fronte.

-Bakugo sta succedendo dinuovo? Devi vomitare?- corse in cucina e tornò con una bustina bianca, la stessa che stavo aprendo prima

Tirò fuori vari medicinali e poi due polsini con una spece di cerchietto bianco al centro

-Questi dovrebbero aiutarti, le ho comprate per te prima- mi afferrò delicatamente le mani e li infilò

Questi ultimi andavano a stringere leggermente la suddetta zona. A quanto avevo capito, facendo pressione si alleviavano i sintomi

-non dovevi- incrociai il suo sguardo serio

Lui sospirò piano -Katsuki hai capito che sono interessato a te? Oltre all'essere colleghi intendo, tipo avere un rapporto più intimo. Capisci?- si ingnnocchiò e mi strinse le coscie

Ero distratto dal mio malore, così scossi la testa

Intendeva... essere scopamici o solo amici?

Lo stomaco si attorcigliò nuovamente e dovetti sputare quei pochi fluidi che mi rimanevano nel lavabo.

Asciugai il rivolo di saliva che mi rimase sul mento con una mano

Tossì molto forte e per un secondo sentì il sangue in bocca.

-respira- aveva detto Eijiro con tono tranquillo mentre mi accarezzava la schiena

Per un secondo il calore di quelle mani si espanse nel mio corpo, ma mi ripresi velocemente

-spostati, non ho bisogno di te, so badare a me stesso- lo spintonai per uscire dalla stanza. Presi una bacinella vuota e la misi ai piedi del divano, dopo, mi coricai esausto

Kirishima's pov

-Bakugo...- rimasi nuovamente solo nel bagno.

Cosa stavo sbagliando? Avevo fatto tanto per lui quella sera. Eppure mi stava rifiutando?

Gli avevo spiegato come mi sentivo, perchè volevo andare avanti con lui. Ma sembrava continuare a ignorarmi, magari avevo sbagliato momento.

D'altro canto stavo iniziando a capire, Katsuki non stava "semplicemente" male. Soffriva di un disturbo.

Per questo i medicinali non facevano quasi nulla.

Presi velocemente il mio telefono e cercai: "disordine alimentare"
La quantità di informazioni sul web era tanto vasta quanto soggettiva, giustamente.

Passai svariato minuti a leggere informazioni ma poco dopo, i miei occhi si appesantirono.

Mi guardai a destra e a sinistra, le pillole...

Istintivamente mi tastai la coscia ma i miei pantaloni erano in cucina, cercai di alzarmi per andare controllare, anche se sapevo già che non le avrei trovate.

Infatti, le avevo scordate a casa. Lanciai uno sguardo a Bakugo che stava steso sul divano con un braccio sulla fronte e mi avvicinai. Andarmene, quella notte, in quelle condizioni, per me sarebbe stato impossibile.

Stavo camminando per raggiungere il ragazzo sul divano ma piano piano mi sentì crollare.

L'ultima Fotografia -KIRIBAKUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora