Foto 39

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Kirishima's pov

Era un tranquillo sabato pomeriggio e stavo montando un nuovo video da far uscire il giorno seguente.

L'aria era fresca, gli uccellini cinguettavano e io mi godevo un giorno tranquillo.

"Crooked horn, crooked grin
You're a crooked, horny, freaky, little joker" sorrisi alla canzoncina di Helluva Boss, nonchè nuova suoneria del mio telefono. Ripensai a Bakugo che diceva fosse cringe e poi scossi la testa.

Vidi il nome sullo schermo e successivamente, risposi.

-pronto Todo?- in quel periodo ci stavamo sentendo sempre più spesso e ne ero felice

-Kiri! Sono molto indaffarato ma ci tenevo a chiamarti personalmente per chiederti di venire alla festa... di apertura del mio capannone!- sussultai dall'entusiasmo

-Congratulazioni Todoroki! Non ci posso credere sono fiero di te e sarò lieto di partecipare- l'altro ringraziò cordialmente

Era da anni che pianificava di aprirlo e finalmente ci stava ler riuscire. Stava realizzando il suo sogno di diventare imprenditore.

-è un problema se viene anche Bakugo?- domandai, di certo avrei voluto compagnia. Quelle "feste" erano al quanto noiose, però per il mio amico questo ed altro

-figurati... anzi, se riuscissi a far venire anche quel verdino sarebbe fantastico- sapevo che si era preso una cotta per lui. Acconsentì.

-grazie mille rosso, ora vado, devo fare altre trecento chiamate- per un secondo potei vedere i suoi occhi andare verso l'alto sentendolo sbuffare

-tranquillo, aspetta che lo dica a Midoriya, accetterà sicuramente- immediatamente mi catapultai a casa del biondino

Bakugou's pov

-AAAAAA- i vetri quasi non si ruppero

-cazzo potevi dirglielo fuori da questa casa!- dissi cercando di soffocare deku con un cuscino del divano

-scusaaaa ero troppo curioso di vedere la sua reaz- prima che finisse la frase l'altro si mise in mezzo

-CIOÈ lui un'ora fa ti ha invitato ad una sua importante festa di lavoro e ha chiesto che venissi anche io! IO! MI HA CHIAMATO VERDINO. Sono incinto- scandì bene le ultime parole e poi si mise a correre attorno al tavolo della mia cucina

-no che non sei incinto- provai a dire
-Diventerò zio!- rispose l'altro
-ma sei un uomooo- mi accasciai stremato

I due continuavano a parlare, stavano già organizzando il matrimonio probabilmente.

-oddio mi amaaa- feci segno a Kirishima di fermarlo prima che si mettesse a gridarlo anche fuori dalla finestra.

Quindi si creò un piccolo giochetto nel quale il verde correva e noi cercavamo di prenderlo

-anche io lo amo! E poi con quella ustione è bellissimo, lo rende particolare. Siamo perfetti assieme- gridavamo all'unisono il suo nome per farlo riprendere, ma lui oramai era nel mondo dei sogni

Riempì un bicchiere di acqua e glielo rovesciai in testa. Fu solo così, che si riprese.

Strabbuzzò gli occhi, si posò una mano in fronte e guardò le goccioline scendere dal suo palmo. Poi, come un cane scompigliò i capelli bagnando noi due

-Dai cazzo Deku, sembri una ragazzina. Sei un uomo maturo ed indipendente, ricordatelo- lo scossi dalle braccia e lui annuì

-Si, si giusto. Ora questo uomo... va a scegliere cosa mettere per l'evento. Dovrò essere perfetto- si morse la lingua tanto che parlava velocemente e corse fuori dall'edificio. Quasi senza mettere nemmeno i piedi per terra, semplicemente volò via

-Ma è tra tre settimane- scrollai le spalle e sospirai esasperato. Kirishima si mise dietro di me e sorrise, pronto a proporre qualcosa

-È una bella giornata, e sono venuto in bici. Che ne dici di fare un giro?- e in men che non si dica mi ero già posizionato dietro di lui.

Gli davo le spalle, schiena contro schiena. Mantenendomi con le mani al ferro su cui ero seduto.

Me ne stavo con i piedi alzati mentre il vento mi trascinava in avanti, osservavo tutte le persone farsi piccole e lontane.

Mi piaceva stare così.

-pensavo avresti preso il tuo dueruote, e saremo andati ogn'uno col suo. Ti piace proprio fare il "princess passenger"?- sorrisi

-guidi abbastanza bene, perchè avrei dovuto sforzarmi di pedalare anche io?- mi venne proprio da ridere alla spensieratezza di quei momenti

Il sole stava tramontando all'orizzonte lasciando spazio alla luna e alle stelle. I colori caldi del rosso e del giallo si alternavano formando un fantastico arancione.

-fermo fermo!- Eiji frenò di botto

-che è successo!?- presi il cellulare dalla tasca e feci una foto.

Senza pensarci su troppo la postai sul mio blog. Con una didascalia: "questa immagine è realtà".

Difatti era vero, un semplice paesaggio, un normale tramonto che tutti potevano vedere. Ma che in pochi osservavano. Per questo avevo preferito non photoshopparlo, dando a tutti la possibilità di ammirarlo così com'era

-solo tu puoi goderti questa vista, è ingiusto- si lamentò

-hai ragione, gira- scesi e risalì mettendomi questa volta nella sua direzione. Gli cinsi il busto in un abbraccio mantenendomi in quel modo.

Gli feci segno di ripartire. Beandoci entrambi di quella bella vista.

L'ultima Fotografia -KIRIBAKUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora