Foto 15

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-sei strano con questa fascia bianca nei capelli-  subito gli spiegai che la usassi semplicemente per tenere fermi i capelli. Il ragazzo si sedè qualche secondo dopo vicino a me sul divano e accese la tv

-veramente ero venuto per scusarmi. L'altra volta non avrei dovuto dirti quelle cose, mi dispiace se ti ho messo a disagio. Anche per quello che ha detto il mio amico, non voglio tu pensi che sia una di quelle persone da "una botta e via"- dissi guardandolo

-si anche io provo dei sentimenti negativi verso il mio gesto- capì si riferisse allo schiaffo e anche che questo fosse il suo modo di scusarsi.

Lo guardai qualche secondo: era seduto a gambe incrociate in malomodo, aveva uno sguardo forte che trovavo attraente. Prima che arrivassi probabilmente stava dormendo visti i suoi vestiti stropicciati e la sua voce leggermente più roca del solito.

-vedo che hai intenzione di rimanere quindi accenderò la tv e ti ignorerò- pogiò le gambe sulle mie cosce così da mettersi steso. Che antipatico, pensai

Da un lato però quello che aveva detto era vero, mi piaceva stare in quel piccolo appartamento con lui. Mi divertivo a stuzzicarlo, ad ascoltarlo lqmentarsi di tutto e respirare quell'atmosfera tutt'altro che imbarazzante.

-cosa pensi di me Bakugo?- pogiai un braccio sul capo del divano tenendomi il mento

Non rispose, troppo perso a guardare qualcosa sullo schermo

I am not the only traveler
Who has not repaid his debt
I've been searching for a trail to follow again

Mi girai verso quelle note soavi. Facendo zapping il biondo si era fermato un attimo per ascoltare una canzone che conoscevo bene anche io

-questa canzone mi piace... Take me back to-  mugulò sottovoce tirando un sospiro

-the night we met- continuai io dopo averlo sentito

Spontaneamente mi tornò in mente il nostro primo incontro.

Uno sconosciuto che ora stavo imparando a conoscere mi aveva aperto la porta, facendomi presente che il mio sogno erotico fatto a persona esisteva.

Aveva riconosciuto la mia voce già dalla prima sera, dovevo ammettere che fosse un ragazzo furbo, per via della sua strategia del pennarello sul mio collo.

Iniziavo a pensarlo sempre di più, ogni giorno speravo di scoprire qualche altra cosa sul suo conto

Scosse la testa cambiando immediatamente canale.

-fammi un massaggio già che ci sei- propose sbattendomi la gamba in faccia senza curarsi di coprirsi la bocca mentre faceva un grande sbadiglio

Sospirai, e con i polpastrelli cominciai a spingere sul suo polpaccio

-mi piace quella canzone, ha un bel significato- sperai di conversare ma non vedendo l'altro ricambiare ci rimasi leggermente male. Abbassai lo sguardo

-chi è il cagnolino bastonato adesso?- si mise vicino al mio viso

Quanto mi faceva impazzire, cercai di avvicinarmi ancora ma lui si spostò

-madonna, mia madre vuole sapere come lavoro e farle vedere le tue foto che faccio di solito non mi sembra il caso. Ti dispiace se ti faccio un paio di scatti "normali"?- scossi velocemente la testa

-sono felice che tu mi voglia rivedere ancora, mi piace stare con te- ammettei salendo lentamente dalle caviglie alle sue coscie

Peccato che il ragazzo mi diede un calcio dritto nello stomaco che mi fece piegare in due

-penso che tu sia una persona fastidiosa che deve smetterla di importunarmi- mi spostai per stendermi accanto a lui

-si, posso essere irritante, ma solo con i bei ragazzi biondi che fanno finta di non essere attratti da me- i nostri occhi si incrociarono per poco, ma mi bastò per vedere il fuoco che vi ardeva dentro

Provai ad avvicinarmi al suo collo, sentivo il suo odore sempre più vicino che mi richiamava. Spostai qualche ciuffetto biondo ed espirai.

I miei denti appuntiti si stavano per posare sulla sua pelle quando immediatamente Katsuki si alzò

Corse velocemente verso il bagno e io lo seguì preoccupato, quasi caddi dal divano.

Udì qualche colpo di tosse e mi precipitati vicino al gabinetto dove lui si era accovacciato

Di istinto vedendolo vomitare gli misi una mano sulla fronte, poi dolcemente gli accarezzai la schiena

-Oh mio dio Bakugo, è successo per i dolcetti che ti ho dato?- mille paranoie si stanziato per la mia testa

-no, ultimamente mi succede spesso, sarà per lo stre- disse in modo affannato prima di rimettere nuovamente

Vidi il suo corpo tremare e il suo viso perdere colore; fece per rimettersi in piedi così lo aiutai.

-dove tieni le medicine?- lo feci stendere a letto, andai a prendere un secchio da mettergli vicino e il farmaco nel mobiletto nel bagno

Notai che erano rimaste poche pillole e la scadenza era ancora lontana, collegai che quella scena al biondo accadesse praticamente un giorno si e due no. Tornai in camera

-ti serve altro Baku? Come stai?- mugolò

-mi sento più leggero. Ci vediamo domani...?-  Mi fisso qualche secondo come se stesse aspettando qualcosa

-Kirishima, chiamami se hai bisogno- accennò un sorrisino che divampò quando gli accarezzai la guancia

L'ultima Fotografia -KIRIBAKUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora