Foto 34

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L'appauntamento con Katsuki il giorno prima dell'uscita era saltato e non eravamo riusciti a chiarirci, o almeno, io non ci ero riuscito.

Ero infastidito dal suo comportamneto, io gli scrivevo sempre per primo, in questi giorni forse si era anche scordato di me visto che ero impegnato con lo studio.

Avevo anche tenuto il pensiero di mandargli i dolci nel pomeriggio come al solito, e lui? Nemmeno un grazie.

Anzi, non faceva altro che chiedermi di Shoto

Mi sporsi dal comodino e per afferrare il barattolino delle pillole lo urtai e tutte caddero a terra. 

Erano bianche, se avessi strizzato gli occhi mi sarebbero sembrati tanti piccoli insetti, o magari si sarebbero omologati come una macchia. 

Sospirai sonoramente. Mi lasciai rotolare fino a cadere giù dal letto, provai dolore alla spalla.

 Volevo piangere, le lacrime però facevano fatica ad uscire dai miei occhi. Era stato complicato provare ad amare ancora, e pensare di venire rifiutato per un mio amico mi lasciava un senso di amaro in bocca, come se avessi appena finito di bere un caffè senza zucchero.

Afferrai con la mano qualche pasticca, forse erano due, forse sei e le ingoiai.

Mi alzai a fatica, avevo lavorato tutto il giorno, questo era l'unico modo per reggere la serata.

Sentì l'effetto dell'adrenalina pervadermi il corpo e sbattei forte gli occhi, sentì le orbite strabbuzzare fuori e decisi di andare al bagno per lavarmi il viso.

Tornai in camera e scelsi cosa mettere.

Dovevo riconquistare Bakugo, senza mettere in cattiva luce Todoroki. Sarebbe stato poco virile.

Il mio umore dipendeva dalla camicia che indossavo, quindi ne presi una bordeaux e un pantalone nero.

Mi truccai poco, giusto il correttorre e l'eyeliner, sapevo che mi stavano bene e se dovevo essere perfetto stavo quella era la strada giusta.

Scesi di casa pronto ad andare a "villa Bakugo" per parlare e poi al pub. Volevo chiarire il prima possibile

Bakugo's pov

-Muoviti o ti ammazzo Deku!- ero pronto e stavo aspettando il ragazzo già da un'ora

-Giuro che se mi fai arrivare tardi- sapevo che si stesse facendo bello per conquistare Todoroki, ma mettersi a fare il contouring alle mani era eccessivo

-Un secondo! Te lo giuro! Si capisce tutto dalle mani e le mie vene non mi piacciono- rimasi scioccato

Stavo per avvicinarmi per strappargli i pennelli ma il campanello mi fermò

Passai davanti allo specchio e mi sistemai, poi allargai leggermente la maglia dal corpo

Aprì la porta con entusiasmo. Il tempo di guardarlo in faccia che mi aveva già sbattuto indietro e per sbaglio ero caduto sul divano

-uh siamo ecci- feci per chiedere ma venni subito bloccato

-no, dobbiamo parlare un attimo- mi feci serio, pronto ad ascoltarlo

-Kaccan secondo te questa vena è più sporgente- oh- ho interrotto qualcosa? Oh mi dispiace scusate scusate scusate- Deku corse nella mia camera e noi ci staccammo

Tra noi l'aria sembrava tesa, sapevo che avrei dovuto scrivergli.

-DEKU!- cercai di afferrargli il braccio per spiegargli che non era come sembrava ma lui oramai era già morto di vergogna

Qualche minuto dopo i due riuscirono a presentarsi e verso le ventidue eravamo al pub.

Conobbi gli amici di Eijiro, erano tutti piuttosto esuberanti e strani. Uno si chiamava Sero, un altro Denki, ma la persona che mi stava più addosso era una ragazza di nome Mina

Continuava a chiedermi che intenzioni avessi con "il suo" Eiji

Il tipico comportamento da migliore amica protettiva, mi stava incollata e analizzava ogni mio minimo movimento

Il rosso se ne accorse e le chiese di smetterla, lo fece a bassa voce ma io li sentì

I due ragazzi difronte a me ridevano e scherzavano, non erano niente male. Quasi ci avrei fatto un'altra uscita

I miei pensieri però, venivano interrotti di continuo. Infatti, Izuku, alla mia destra non faceva altro che chiedermi se l'amico di Eijiro si sarebbe fatto vivo

Così, dovetti richiederglielo

-Senti ma Tosho viene?- sussurrai

-Perchè ti interessa tanto?!- gridò la ragazza facendo girare tutti e io schizzai all'indietro sulla poltroncina

-Mina!- il ragazzo le diede una pacca sulla spalla e poi si alzò per andare al bagno

Lo seguì, subito dopo essermi ricordato come mai odiavo uscire.

Aprì la porta del bagno, lo vidi prendere una pillola, ma prima che se la mettesse in bocca riuscì a fargliela cadere

-Che cazzo- sembrava essersi arrabbiato

-Smettila di fare il drogato, piuttosto dimmi di cosa volevi parlarmi prima?- presi il boccettino che stringeva tra le mani

Ci volle un po', ma alla fine lo lascio andare

Sospirò, il suo telefono vibrò e lui al posto di rispondermi, si mise a leggere i messaggi.

-Ma che cazzo ti prende? Tu hai insistito per uscire tutti assieme e non sei nemmeno contento?- sbottai

Lui mi fissò qualche secondo, aprì la bocca come se volesse dire qualcosa, poi però la richiuse e aggiunse solo un:

-È arrivato- tendendomi il telefono per farmi leggere il nome di Tosho, Shoto Todoroki per poi fuggire dinuvo via da me

Allora capì, aveva frainteso tutto.

L'ultima Fotografia -KIRIBAKUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora