Foto 2

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Kirishima's pov

La sveglia come al solito era suonata troppo presto, ancora nel letto cercai di sporgermi per prendere il telefono.

Mi stropicciai gli occhi e controllai a quante visualizzazioni fosse arrivato il mio video

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Scrollai i commenti tutti del tipo: "la sua voce oddio; ma quando si sbottona la camicia?!; è così sexy"

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Ghignai a quella scritta. Fortunatamente avevo ricavato altri soldi, dovevo continuare così, avrei dovuto inventare altre storie e poi sarebbe andato tutto liscio.

Mi grattai il collo e pogiai i piedi sul pavimento, aprì il cassetto e presi una pillola che ingoiai subito.

Sospiarai, mi feci forza e corsi a vestirmi per poi andare all'università.

Anche quel giorno avevo saltato la colazione, sapevo che non mi facesse bene ma mi ero ripromesso di prendere qualcosa alle macchinette per strada, consapevole del fatto che me ne sarei dimenticato.

In aula seguì le lezioni con molta attenzione, e a casa avrei potuto dedicarmi ad altro.

Studiavo psicologia infantile, ero quasi alla fine di questo percorso, dovevo dare gli ultimi esami e poi magari avrei iniziato a lavorare seriamente.

La stanchezza si faceva sentire, ma non potevo mollare ora. Stiracchiai la schiena, e mi alzai annoiato, posai tutto in borsa decidendo di andare fuori per prendere un po' di aria.

-Yo Kiri- mi sentì chiamare, solo dopo notai Denki venirmi incontro salutandomi. 

Era un mio ex compagno del liceo, inoltre anche lui studiava lì ma giurisprudenza. Cercava di impegnarsi il più possibile ma spesso veniva rimandato, infatti, avvolte i genitori gli pagavano gli esami. 

-Kami!- ci demmo il cinque

-come va? Oh amico non hai una bella cera... continui a lavorare senza sosta? Sicuro di non volere aiuto?- pogiò la mano sulla mia spalla.

Sapeva della mia situazione, cercava sempre di aiutarmi con i soldi, ma io non accettavo mai. Una cosa poco virile, e poi, ce la facevo benissimo da solo

-non preoccuparti bro, io e mia madre ce la facciamo- gli sorrisi affettuosamente

-riesci a passare da me oggi? Ho voglia di giocare a just dance, ci dovrebbero essere anche Mina e Sero- prese la bottiglia di acqua che avevo nello zaino e ne bevve un sorso. Parlava così velocemente che quasi facevo fatica a stargli dietro

-allora verso le sei?- annuì e dopo esserci salutati andai in biblioteca a ripassare

Bakugo's pov

Avevo passato una lunga giornata, ma nonostante ciò a mezzanotte e mezza non avevo per niente sonno. Guardandomi attorno e non trovando ispirazione, decisi di accedere al mio sito streaming preferito.

Iniziai a stimolare il mio capezzolo da sopra la t-shirt del pigiama che mi fece arrivare immediatamente delle scosse al basso ventre.

Scrissi nella barra di ricerca: Red Riot

Mi ero perso la live della sera precedente ma riuscì a recuperarla. Quell'uomo era un sogno erotico, non pensavo potesse esistere una persona così eccitante.

Anche se non si faceva mai vedere in faccia il suo corpo era davvero mozzafiato.

I capelli rosso fuoco, le due clavicole messe ben in mostra, i suoi addominali scolpiti così come i bicipiti. Un fottuto sogno erotico.

Raccontava delle storie, mentre si masturbava e il modo in cui lo faceva era... ecco non avrei saputo descriverlo.

Presi nelle mani uno dei miei pettorali e lo strinsi. Sospirai guardando ammaliato il video, quasi mi scendeva la bava dalla bocca

Non scrivevo commenti e non mettevo mai mi piace, il mio orgoglio me lo impediva, ma l'idea di essere uno dei suoi cagnolini era troppo eccitante

Con il medio e l'anulare presi a massaggiarmi il piccolo concentrato di muscoli per poi infilarvi un dito

-ahh- mi morsi il labbro per non gemere troppo forte. Subito infilai le due dita e cominciai a sforbiciare

-e poi l'ho sbattuto sulla panca piana- parlava lentamente, scandita ogni parola avvicinandosi al microfono sulla scrivania.

Toccai la mia prostata mentre il mio pene iniziava a far uscire del liquido preseminale. Avrei voluto essere io quello scopato fortissimo, il ragazzo di cui parlava era biondo come me.

Spalancai le gambe continuando a gemere anche sentendo solo la sua voce. Alzai gli occhi al cielo e tirai fuori la lingua ansimando

Con l'altra mano iniziai a masturbarmi freneticamente lasciando cadere il telefono sul materasso. Il mio ritmo aumentò, mi girai sul materasso e mi struciai sulle lenzuola finchè non venni reprimendo l'orgasmo nel cuscino.

"Se solo un ragazzo bello come lui entrasse nella mia vita" pensai mentre andavo a pulirmi.

Chissà se era un tipo gentile o rude; romantico o menefreghista; simpatico o antipatico. Avvolte mi facevo quelle domande però non ricevevo mai risposte.

Qualcuno aveva provato a chiedergli informazioni sulla sua vita privata ma non aveva mai risposto

L'unica cosa che si sapeva di questo rosso era che amava profondamente il BDSM: un genere di sesso sadomaso. In pochi sapevano davvero come fosse fatto quel tipo di rapporto.

Alcuni pensavano solo a qualche schiaffo, a me invece attirava di tutto. Dall'essere legato, sottomesso, fino ai frustini e tanto altro.

Ma quelle mie curiosità non sempre potevano essere avverate. E inoltre, mi vergognavo a parlarne. Quindi mi sarei accontentato di fare vanilla con un mio ipotetico fidanzato.

L'ultima Fotografia -KIRIBAKUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora