La mattina dopo mi sono svegliata e per fortuna non c'era nessuno dato che erano le 5:40. Allora ho deciso di provare a darmi una sottospecie di sistemata e di mettermi sull'attenti con la mano sulla fondina della pistola così che almeno non pensino che non abbia fatto una mazza.
La prima ad arrivare è stata la Platt. Mi ha guardata stupita dal mio atteggiamento e mi ha detto "ma non avevi più nulla da fare. Si vede che ti piace il tuo lavoro" "sergente io sarei andata a casa volentieri ma quando avevo finito di fare le mie cose ieri sera era già tutto chiuso" dissi io.
"chi è stato ieri sera a fare chiusura? Adesso è più chiaro" disse "che cosa è più chiaro?" chiesi "nulla, ho appena guardato chi ha fatto chiusura ieri e stai tranquilla. E' un cretino allo stato puro" disse ridendo.
Ma che minchia si ride che io ho fame e sonno dato che sono andata a letto alle 2 di notte e mi sono svegliata alle 5:40.
Ok che c'è gente che dorme di meno ed è più pimpante di me... ma io sono un caso a parte.
Dopo è arrivato Voight con Alvin, mi hanno guardata male. Poi va be sono arrivati tutti quanti e il distretto si è animato di urla e anche 4 porconi di qua e di là.
La Platt ha risposto al telefono e mi ha detto di andare da Voight che voleva parlarmi. Sarà stato per stamane suppongo.
Salgo e tutti mi fissano: CHE CAZZO GUARDATE, VOLETE UNA FOTO!? Vado nell'uffici del capo e mi dice "chiudi la porta e siediti" così feci e poi mi chiese "come mai stamane eri già qua al lavoro invece che essere a casa dato che è il tuo giorno libero? Non che a me dispiaccia la tua compagnia ma come cosa è insolita"
Che avevo detto prima? Te pareva che non mi domandava qualcos'altro. "beh io avrei voluto dormire molto volentieri capo, ma quello che ha fatto chiusura ieri si è dimenticato di scendere a vedere se c'era qualcuno e quando me ne sono accorta era ormai troppo tardi"
"e come mai non mi hai chiamato al telefono" chiese incuriosito "purtroppo era scarico e non mi ricordavo quale fosse il suo numero" dissi io.
"Va bene, vai pure a casa e riposati. Mi scuso per questo inconveniente spiacevole" disse "ma no si figuri, anzi se ha bisogno di una mano mi chiami che tanto io ci sono" dissi grattandomi la nuca.
Quindi uscii dal suo ufficio e andai a casa. Feci un bagno e poi andai a letto. Mi svegliai a mezzogiorno e poi feci colazione/pranzo. Sinceramente non so neanche io che cosa fosse.
Mi arriva una chiamata da un mio amico. Essendo che io ho amici strani che ovviamente guardano anime, mi hanno chiesto di chiamarli con il nome del loro personaggio preferito.
Calcolando che sono tutti nomi di One Piece. Ormai li chiamo con quei nomi da così tanti hanni che non mi ricordo più manco come si chiamano davvero.
In questo caso a chiamarmi fu Marco. Io insomma amici normali non posso averne. C'è già ci sono io che non sono normale.
INIZIO CHIAMATA
M: oi Astrid, come va?
A: una merda, perché?
M: che è successo, hai bisogno di una mano?
A: non ho bisogno di una mano, vai tra. Praticamente è successo che sono rimasta a dormire in ufficio dato che qualche scemo mi ha chiuso dentro.
M: hahahahahaha non sai quanto ci godo. Comunque ti andrebbe di venire assieme a me, Kidd, Killer e Robin a fare un giro. Così tanto per vederci.
A: CHE CAZZO TI RIDI! Va be, a che ora di preciso?
M: noi ci eravamo messi d'accordo per le 14:30, se ci sei bene sennò passiamo da te a trovarti
A: io ci sono ma vi avverto che se mi chiamano quelli del distretto devo andare
M: ma mica è il tuo giorno libero?
A: si ma devo dare disponibilità senno vai a sapere te che penseranno.
M: va bene, ci vediamo sotto casa tua allora
A: ok Marco, a dopo.
M: a dopo scema
FINE CHIAMATA
LA chiamata è durata un po' e praticamente erano le 2. Mi sono preparata in qualche modo e poi sono andata sotto casa ad aspettarli.
Le urla di Kidd non puoi non sentirle. Non appena sono arrivati gli sono tipo saltata addosso a tutti e 4. Siamo stati in giro un po' poi ho sentito alla radio, che devo avere "incidente stradale sulla 25°, c'è bisogno di qualcuno che faccia la viabilità"
"ci pensiamo io e Roman" disse Kim Burgess. Con quella voce squillante non puoi non sentirla. Robin chiese "ma perché hai sempre la radio, il distintivo e la pistola con te?" "perché se chiamassero per un'emergenza devo obbligatoriamente intervenire. Anche se è il mio giorno libero" dissi.
"quindi anche adesso da un momento all'altro, potrebbe capitare che devi andare a fare qualcosa per conte del distretto" chiese Kidd. "Sì, ma a me piace. E poi sai bene che non mi pesa come cosa" risposi fiera.
"Spari contro la polizia, servono rinforzi al 3542 di Glasgow Street" sentii dire. (i posto sono completamente inventati dato che non mi ricordo quelli che dicono negli episodi)
Killer mi chiese se dovessi andare e, a malincuore, mi tocca andare. Il luogo era a poco tempo da lì e quindi decisi di andare a corse.
I ragazzi mi seguirono anche se io gli avevo detto di non farlo. Non appena arrivai sulla scena urlai "POLIZIA DI CHICAGO" e ci mettemmo in posti diversi per impedire che ci colpissero.
C'era tutta l'intelligence a osservare e domandarsi il perché io fossi arrivata con i miei amici. Poi ho visto il sospettato scappare via e quindi decisi di rincorrerlo ma Kidd e Killer mi fermarono dicendomi "ci pensiamo noi a lui, tu salva gli altri" io annuii e gli dissi di fare attenzione.
Quando finalmente il fuoco cessò, Alvin mi disse "perché ti sei portata dietro i tuoi amichetti. Non sono della polizia e si sarebbero potuti tranquillamente fare molto male"
"lo so che non avrei dovuto, io gli avevo detto di non venire ma non mi hanno dato retta. Comunque stanno arrivando i miei altri 2 amici con il vostro sospettato" dissi mentre guardavo Kidd e Killer arrivare con il sospettato.
Loro presero l'idiota e poi ho guardato il rosso e il biondo: Kidd aveva diversi segni di una scazzottata in faccia e sulle braccia, invece Killer un paio di graffi qua e la.
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O insieme o nulla (Chicago Pd)
ActionQuesta è la mia prima storia, nn credo che sarà molto lunga ma spero che vi piaccia. Scusate gli eventuali errori grammaticali ma è la prima volta che scrivo. La storia parla di questa ragazza, Astrid, che vuole a tutti i costi diventare poliziotta...