CAPITOLO BONUS

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Antonio's POV

Sono andato al lavoro come tutti i giorni del resto. I ragazzi non sono allegri solitamente, ma oggi sì. Io sono l'unico ad essere triste : i miei ragazzi si sono ammalti e di conseguenza non posso tenerli d'occhio.

"Ciao Antonio, come va oggi?" chiede Upton "male. I ragazzi sono malati e non posso tenerli d'occhio siccome Laura ha voluto tenerli" rispondo triste. Loro mi accerchiano e poi mi fanno sedere.

"oggi il sergente ci ha detto che dobbiamo stare qui perché lui deve fare le sue cose e non ci sono casi. Quindi ripensiamo ai giorni più belli di quando c'era anche Astrid" dice Jay. "Ma che bisogno c'è di riportare alla luce certi ricordi. Lo sapete che per me fa male parlarne" rispondo buttando indietro la testa.

"avanti raccontaci un po'. Mi chiedo ancora come avete fatto a rimanere bloccati nella cella frigorifera di quel posto" dice Adam

"senti è una storia lunga. In pratica..." dico cercando di sintetizzare. "No, no mio caro: ora ci racconti ogni dettaglio, vogliamo sapere" dice Kim entusiasta.

"E va bene bambini: ma dovete fare i bravi sennò niente storia" dico pensando al fatto che anche Eva e Diego erano così da piccoli. Loro si sono seduti e io ho iniziato a raccontare.

Inizio racconto

Era una normalissima giornata dove io e la mia partner dovevamo fare il classico giro ricognitivo assieme. Stavamo insieme da una settimana e questa cosa piaceva ad entrambi.

"ma che diamine hai oggi Dawson?" disse lei mentre guidava "mi sono rotto le scatole di fare il giro ricognitivo: è la quinta volta in un mese che lo facciamo noi. Per di più oggi fa un caldo boia" dissi 

"su con la vita. Vedrai che andrà meglio" rispose con il suo solito sorriso "5012 a centrale. Dei sospettati sono fuggiti in una fabbrica abbandonata ma non riusciamo più a vederli. Sono sulla 38esima" disse Roman alla radio

"5021 Flame a centrale. Io e il Detective Dawson stiamo andando sulla scena" rispose lei. Fece inversione e si recò a tutta velocità sul posto. Sembrava sicura di se, come se avesse la situazione in pugno.

Arrivammo in quel luogo e le pattuglie che erano presenti circondarono l'edificio. Noi entrammo e ci recammo verso le celle frigorifere senza un vero motivo. Sentimmo dei passi e urlammo la classica cosa che urliamo sempre.

I 2 sospettati entrarono in una delle celle e noi li inseguimmo entrando a nostra volta nella cella. "Ma dove si sono cacciati" disse lei "a saperlo te lo direi" risposi. La porta alle nostre spalle si chiuse di colpo e la temperatura si abbassò lentamente.

"ma che succede?" dissi speranzoso che qualcuno ci desse una risposta "vediamo se ora avete ancora tanta voglia di seguirci. Morirete congelate nel giro di 10 minuti" disse l'uomo fuori dalla cella. "APRITE PEZZI DI MERDA!!" urlò Astrid incazzata nera, ma ebbe un "mai" come risposta.

La temperatura si stava abbassando notevolmente e noi non avevamo uno straccio di piano. Io ero in maglietta a maniche corte siccome fa caldo fuori e lei pure. "Inizia a fare freschino qui dentro" disse lei tranquillamente "come diavolo fai a non avere freddo" dico stranito

"sono abituata a certe temperature. Non che io stia ogni giorno in una cella frigorifera, ma a volte ho fatto il bagno in una vasca piena zeppa di ghiaccio. Di conseguenza il mio corpo si è abituato alle basse temperature" risponde ancora più tranquilla.

Io iniziavo ad avere freddo siccome non sono abituato ma cercavo di non farlo notare così tanto. Le radio non funzionano siccome non prende una mazza in sto posto. Io ho il telefono morto e lei anche. Messi bene...

"Vieni qui. Se stiamo vicini il nostro corpo creerà calore abbastanza per tenerci in vita un pochino di più" disse lei abbracciandomi. Ci siamo seduti in terra e abbiamo continuato a stringerci per riscaldarci il meglio possibile. 

Mi sono ricordato di avere un'accendino da qualche parte in tasca e infatti l'ho trovato. Ho strappato un pezzo della mia maglia siccome abbiamo entrambe il giubbotto anti proiettile. Ho dato fuoco alla stoffa e per poco siamo riusciti a scaldare l'ambiente.

"Dici che sopravvivremo?" chiese lei "ne sono certo. Si accorgeranno che non torniamo, no?" dissi cercando di ironizzare la cosa. Presi la radio e non so perché iniziai a dire il segnale. Se loro ci sentissero anche solo per un secondo, potremmo scamparla.

Il freddo continuava ad aumentare e noi ci stavamo raffreddando siccome dopo un po', anche il corpo cessa di produrre calore. Guardai il termometro e segnava -5. Bassa come temperatura anche se può arrivare a molto meno.

Le sue ciglia avevano la brina e credo che anche le mie non siano meglio. "Spero che ci salvino. Non vorrei essere ritrovata come i fossili. Ma comunque morirei tra la braccia del mio ragazzo e sarei felice" disse sorridendomi.

"Lo sarei anche io. Ma dobbiamo sperare che arrivi qualcuno" risposi. Sentimmo come dei passi da fuori e lei decise di urlare una richiesta d'aiuto. "Ragazzi, vi tireremo fuori da lì" sentimmo dire da fuori, sembrava la voce di Kelly Severide dei vigili del fuoco.

Vedendo delle piccole scintille capii che stavano usando il flessibile o cose simili. Lei aveva perso i sensi e io ero quasi lì. La porta si spalancò e un'ondata di calore ci invase il corpo. Ringraziai ogni divinità che conosco per averci aiutati.

"Antonio!! Tranquillo starete bene, adesso resisti" la voce inconfondibile di mia sorella risuonava ovattata nelle mie orecchie. Persi i sensi anche io ma almeno sapevo di essere salvo.


Mi svegliai invaso da un'odore di disinfettante che la metà bastava. Capii dopo di essere in ospedale. Non ricordavo bene che cosa fosse successo, però sapevo di essere salvo. Ora volevo solo sapere come stava lei: spero sia sveglia.

Vidi passare Will e gli chiesi subito se sapesse qualcosa. Lui rispose che stavamo entrambi bene e che anche lei si è svegliata. Meno male.

Andai a vedere come stava ma venni assalita dalle urla di mia sorella che mi dicevano di stare buono nel letto e che io ignorai palesemente. Andai nella suo stanza e la vidi tranquilla che leggeva una rivista e che si annoiava a morte.

"ma come sta la mia ragazza?" domandai entrando nella stanza. Lei mi corse subito incontro e mi saltò addosso come se non ci vedessimo da 20 anni. "Mi hai salvata, grazie" disse sorridendo "ma se sei stata tu ad avere l'idea di stare vicini. Se mi aspettavi a me tiravano fuori 2 ghiaccioli" dico ironizzando e lei si mise subito a ridere.

"Ma che bella coppietta che siete. Sta arrivando il vostro capo per informazione" disse Gabby. Noi ci staccammo immediatamente e io andai a sedermi sulla poltroncina della stanza e lei nel su letto. Decidemmo di fare finta di parlare come 2 colleghi, non come 2 fidanzati. 

"Allora, come state ragazzi?" domandò il Sergente entrando "alla grande Sergente. Lei come sta invece?" chiese la mia partner "ora che vi vedo vivi e non mezzi ibernati bene" rispose. 

Alla fine i 2 cattivi vennero catturati e vissero tutti felici e contenti.

Fine racconto

"Ecco perché il Sergente ci disse che andava a controllare i '2 ghiaccioli'" dice Kim ricollegando il tutto. Loro sono abbastanza basiti dalla situazione ma alla fine si mettono a ridere e poi arriva Voight dicendo "preparatevi, abbiamo un nuovo caso."

O insieme o nulla (Chicago Pd)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora