O insieme o nulla (Chicago Pd)

PROBLEM PT. 1

Siamo arrivati sulla scena del crimine e oltre a sangue non ho visto tanto. Mi sono avvicinata a Marco e gli ho chiesto cosa fosse successo "allora io stavo pescando, ho sentito qualcosa di grosso e ho iniziato a tirare. Appena mi sono reso conto che non sarei riuscito solo con la corda mi sono voluto avvicinare. Non appena mi sono reso conto che era un cadavere ti ho chiamato"

Nel frattempo è arrivato anche il sergente e tutta la squadra. Spiegai anche a loro la situazione e poi tornammo al distretto. Marco ci ha seguiti perché non si sa mai. Abbiamo scoperto che questo tizio lavorava in un ufficio governativo a New York ed era qui per affari.

"quindi sappiamo al massimo dove lavora e non è nemmeno di Chicago" ricapitolò Jay "e la cosa più bella è che essendo di New York non dobbiamo nemmeno occuparcene noi. Però mi sa che Marco dovrà girare per un bel pezzo" dissi ridendo

"ma che palle. Le sfighe tutte a me succedono santo cristo" disse lasciandosi andare sulla panchina vicino alle scale "senti preferivi essere tu quel cadavere. Suppongo di no quindi di conseguenza ti è andata ancora bene" gli dissi

"sai che se vado a New York c'è la possibilità che non torno vivo vero?"  chiese "e perché mai scusa?" chiese Kevin "perché centra con la mia vita diciamo. Quando ero piccolo i miei genitori non sono mai stati ben visti a New York. Abitando lì, di conseguenza, nemmeno io sono mai stato accettato del tutto. Poi mi sono trasferito a Chicago ma prima che io me ne andassi mi hanno detto che se tornavo mi avrebbero sparato a vista" concluse 

"beh, io odiata nel quartiere Ispanico di New York. A te indipendentemente dal luogo" dissi "alt alt alt, non è un quartiere Ispanico. Quello è il Bronx che è diverso" mi corresse lui. 

"perché ho la netta sensazione che vuoi 2 ci state nascondendo qualcosa" disse Alvin "beh, può darsi di sì come può darsi di no" abbiamo risposto io e il mio amico "voi 2 prima o poi dovete raccontare il vero" disse Antonio "credici" sussurrai

Dopo pochissimo la Platt è salita velocemente e ci ha detto a me e a Marco di nasconderci perché quelli degli affari interni stavano arrivando a cercarci. "Marco vieni con me e se ti azzardi a parlare ti castro" gli ho detto "chi a mai detto che io voglia parlare" rispose seguendomi.

Siamo andati nella stanza degli armadietti e io mi sono nascosta in quello di Dawson e lui nel mio. Abbiamo sentito delle urla sempre più forti e per un'attimo ho pensato che fossimo spacciati. Sapevo perché ci stavano cercando e quindi ho avvisato Kidd e Killer di nascondersi dato che ci cercano.

Sentivamo poche voci e quelle poche che ho sentito mi hanno dato la conferma del perché di tutto ciò: hanno scoperto il nostro passato. Diciamo che quando Nick mi ha affidato al rosso e al biondo abbiamo fatto molte stupidaggini e ora ne dobbiamo pagare le conseguenze.

"ho detto che ovunque siano io li voglio qui e ora" ha detto una voce nell'altra stanza "e io ti ho semplicemente detto che ne io ne la mia squadra sappiamo dove siano" disse Voight "e io ci credo pure. Farò perquisire questo posto dalla testa ai piedi e se mi state mentendo guai a voi" disse la voce

Dopo poco è arrivato Kevin e ci ha detto di nasconderci da un'altra parte perché non se ne sarebbe andato subito. Ho preso Marco e siamo sgattaiolati via in poco tempo. Presi la moto e andai a casa degli altri.

"rega ci hanno scoperto" urlai entrando "ma come hanno fatto. Insomma abbiamo cancellato tutte le prove, nessuno può più saperlo oltre a noi" disse Kidd "il piano è questo. Spegnete i cellulari, prendiamo la macchina e ci dirigiamo nella mia casa nel bosco. Non dobbiamo lasciare traccia della nostra posizione" dissi andando alla macchina

Prima di spegnere il telefono lasciai un vocale ad Antonio "senti ora è troppo difficile da spiegare ma devo assolutamente lasciare Chicago per un po' di tempo finché la situazione non si sarà calmata. Odio aver mentito a te e alla squadra ma lo faccio anche per proteggervi. Spegnerò il telefono e non dovrete assolutamente provare a rintracciarci perché non ci riuscirete. Posso dirti solo una cosa: nemmeno Nick sa di tutta sta storia. Vi voglio bene e scusa se vi ho delusi" 

Odio mentire alle persone ma questo è l'unico modo che c'è per tenerli al sicuro. Ho spento il telefono e abbiamo staccato la targa della macchina per poi metterla nel baule. Partiamo a tutto gas e ci dirigiamo per la casa nel bosco che ho costruito nel tempo libero.

AL DISTRETTO

Il tizio degli affari interni non se ne voleva andare. Antonio ha visto il messaggio vocale ma non lo ha ascoltato per evitare disastri. "ho detto che lo voglio qui ed ora" ripeté ancora l'uomo "e io ti ripeto per la terza volta che non ho la minima idea di dove siano" disse il sergente.

"capo io devo andare a prendere Diego a scuola perché non si sente bene" ha detto Dawson "vai pure. Qui in qualche modo la risolviamo" disse Alvin "no tu non vai da nessuna parte. Ho già capito il vostro piano: lui esce ed avverte gli altri 2 così che possano scappare e voi ne usciti puliti" disse l'uomo "va bene, non andrò a prenderlo" rispose il Detective tornando a sedersi.

Mouse ha usato la scusa del devo andare in bagno e riuscì nel suo intento. Mentre Antonio tornava al suo posto ha passato il suo telefono a Mouse e poi nel bagno ha ascoltato l'audio. "maledizione, devo uscire in qualche modo e aiutarli. Se solo mi avesse detto dove andava" disse

"se io però uso il mio telefono per rintracciarli e vedere la loro ultima posizione in teoria potrei avere qualcosa" pensò. Prese il suo telefono e iniziò a cercare. Dopo aver avuto la posizione bloccò la porta a chiave ma sentì dei passi.

"Mouse sei vivo. Sono io, Jay" disse bussando alla porta. Mouse la aprì e fece entrare Jay. "amico mi spieghi che succede" chiese Jay alterato "senti, dobbiamo trovarli e anche subito. Ho ascoltato il vocale che ha mandato al suo partner e sono nei guai fino al collo. Ora io e te dobbiamo scappare dalla finestra e andare a questo indirizzo" rispose il tecnico infromatico.