NON E' COLPA MIA SE MI PROVOCANO

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Finalmente il mio giorno libero era arrivato: see. La mattina sono andata da Kidd e Killer per vedere come stavano. Arrivo e busso alla porta: che mi aspettavo, dormivano.

Sono entrata, dato che ho le chiavi, e sono salita a svegliarli. "sveglia dormiglioni, è venerdì" dissi aprendo le tapparelle "buongiorno anche a te Astrid" disse Kidd alzandosi

Quando finalmente si alzarono entrambi abbiamo fatto colazione e siamo andati a fare un giro. "come va con tua mamma?" ho chiesto al rosso "con quella vecchiaccia, se crepa fa un favore a tanti. La cosa che mi fa girare di più i coglioni è che pensa che tutto ciò che mi ha fatto passare non fosse mai successo. Come può pensarla anche solo una stronzata così"

"beh, almeno tu hai una mamma. Ok che praticamente orami è diventata Robin ma va be" risposi "ho sonno e sono stanco" ha detto Killer per la 6° volta in 5 minuti.

"e va bene, ti portiamo all'ospedale così non mi torturi più" disse il rosso. Arrivammo all'ospedale e gli hanno fatto dei controlli: aveva l'influenza e era depresso per non si sa quale motivo.

"5021 Frank a centrale, oggi non vengo al lavoro" e chi poteva non essere se non il mio partner "5021 Flame, qui è centrale mi ricevi" "forte e chiaro" dissi "5021 Flame devi fare la sostituzione a 5021 Frank per oggi" "arrivo" risposi.

Ognuno al distretto ha il suo nome dopo il 5021, il mio è Flame e poi ci sono tutti gli altri.

Ho preso il telefono e ho digitato sulla chat di Dawson "non so tu cos'abbia, ma per farmi saltare il giorno libero spero sia roba importante

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Ho preso il telefono e ho digitato sulla chat di Dawson "non so tu cos'abbia, ma per farmi saltare il giorno libero spero sia roba importante. Questa me la paghi mio caro" dissi con un vocale.

Mi rispose praticamente subito dicendo "Eva si è ammalata e qualcuno deve controllarla. Almeno ho tempo per le ricerche" rispose ridacchiando.

Credo che oggi pomeriggio vado a casa sua e lo ammazzo. Quindi, saluta il rosso e vai al lavoro.

"buongiorno Astrid, come va?" ha chiesto Kim appena sono entrata "beh, sono al lavoro nel mio giorno libero dato che la figlia di Antonio non sta bene. Prima era brutta la giornata ma dopo aver visto di prima mattina una persona gentile e premurosa come te, sto decisamente meglio"

Kim ha quel sorriso bellissimo che rallegra la giornata di chiunque. Abbiamo parlato un'attimo e sono dovuta salire. Ho salutato tutti e poi mi sono messa alla scrivania.

Praticamente sono andata al lavoro per niente dato che abbiamo dormito tutto il giorno. Non mi sono mai annoiata così tanto come oggi.

"che avete fatto oggi" ha chiesto Antonio in un messaggio che ho letto a fine turno "una beata mazza. Nessun caso. Ho praticamente recuperato ore di sonno"

"beh, io ho scopeto un po' di cose invece. Forse ho un'indizio su chi ti piace" disse "ok, buon per te. Tanto nessun tuo informatore lo sa, e nemmeno quelli del distretto" risposi tranquilla.

Non dico che è tonto ma non capirebbe mai che è lui. "informazione in più" disse "ma poi perché ti interessa così tanto. Insomma, sono solo una tua collega e amica" dissi

"beh, è proprio per questo. Voglio solo difenderti, tutto qua" rispose lui "ma se non ci credi manco tu" gli dissi "può darsi. Comunque mi sa che non ci sono nemmeno domani" 

"serio, ma che ha quella poveretta di tua figlia?" "influenza. Brutta storia" disse lui "cerca di non prenderla anche tu dato che non ho voglia di sostituirti sempre" risposi ironica

"ci provo, sono sempre giorni di ferie" ridacchiò "se ti serve qualcosa chiama che arrivo. Tanto non ho nulla da fare" gli dissi "grazie ma per ora nulla" rispose. Parlammo ancora un po' e poi attaccai.

La giornata passò velocemente e io, come ogni sera, non sapevo che cazzo fare. Mi sono messa a guardare la TV e ho guardato un film sulla boxe: ultimamente ne sono ossessionata. A mezzanotte circa sono andata a letto.

La mattina dopo ho fatto le mie solite cose e sono schizzata al lavoro dato che ero in ritardo. Arrivo e la Platt mi dice "sai già chi devi sostituire" "ovviamente il mio partner. Tanto al lavoro ci dovevo venire lo stesso" dissi per poi andare al piano superiore.

"hey, come stai?" ha chiesto Jay non appena sono salita "bene, se ti serve un favore o robe simili sono nella stanza degli armadietti" dissi per poi andare nel luogo menzionato.

Stavo sistemando e ovviamente lui arriva "deduco che ti serva un favore" dissi guardandolo "già, mi serve proprio. Come tu ben sai, io ed Erin siamo fidanzati, ma di nascosto dato che il capo non vuole relazioni" disse "allora volevo chiederti se sapevi come mai Burgess e Ruzek li ha approvati"

"semplice, pensavo mi chiedessi chissà cosa. Comunque loro sono stati approvati perché quando Kim è stata sparata, il capo ha notato che Adam ci teneva molto e quindi li ha approvati come unica coppia" dissi "quindi se io ed Erin facessimo una simulazione o cose così, lui ci approverebbe"

"ma sei scemo del tutto. Non le devi nemmeno pensare ste cose. Comunque no, non vi approverebbe lo stesso" dissi "ma che palle, che cosa c'è di così sbagliato. Non ho voglia ti tenerla segreta" sbuffò lui

"senti alle medie ho tenuto 3 settimane di relazione segretamente e sono riuscita. Di conseguenza puoi farlo anche tu che sei più grande" dissi chiudendo l'armadietto

"se lo dici tu" rispose "ragazzi muovetevi, dobbiamo andare" disse Kevin entrando "arriviamo" esclamammo entrambi.

"cosa abbiamo?" ho chiesto arrivando nella stanza "cosa hai, vorrai dire" disse Roman salendo le scale "perché, che ho fatto ora?" dissi "tu nulla, lui qualcosa ha fatto per conciarsi così" rispose indicando una figura dietro di se

"MA SANTA MISERICORDIA TU RIESCI A NON MENARE QUALCUNO OGNI 2 GIORNI" urlai al ragazzo dietro Roman "non è colpa mia. Mi hanno provocato" disse il moro

"Ace non puoi fare a botte ogni volta che qualcuno ti infastidisce. Come se io avessi uno che mi rompe le scatole e gli sparo nelle gambe. Non ha senso" dissi "nessuno te lo vieta" rispose lui

"Tu ora mi segui e mi spieghi che cazzo hai fatto per sporcarti le mani di sangue" dissi trascinandolo via "aia, mi fai male" piagnucolò lui

"si può sapere chi è sto tizio e che ha fatto" hanno chiesto praticamente tutti "il signorino qui presente è Ace, 16 anni, stupido come un sasso e a scuola è noto per la sua narcolessia e risse continue" dissi

"se mi provocano io mi-" disse per poi addormentarsi "che vi avevo detto. L'ultima volta è capitata mentre mangiava. Scusatelo, è idiota così" dissi trascinandolo via.

O insieme o nulla (Chicago Pd)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora