UNA SVOLTA INNASPETTATA

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Ero stranamente tranquilla, tutti i poliziotti stavano puntando una pistola addosso all'uomo. Poi disse "che bella ragazzina che mi è capitata per le mani... se vuoi possiamo divertirci insieme" io declinati l'invito e poi sentì dei poliziotti dire "lasciala andare e non succederà nulla" l'uomo allora disse "se non mi darete questa ragazza e tutti i documenti di Pulpo, potrebbero essereci delle belle sorprese per questa piccola"

Se c'era una cosa che odiavo era essere chiamata piccola, lo poteva fare solo una persona: mio fratello Nick.

Andai su tutte le furie e decisi di fargli vedere ciò di cui ero capace: gli girai indietro il braccio per fargli mollare la presa, poi gli diedi delle ginocchiate nei gioielli di famiglia ed infine una gomitata sul naso. Lo atterrai e poi i poliziotti lo arrestarono.

Dopo questo piccolo combattimento, se così si può definire, decisi di andarmene anche perché era emersa in me tutta la mia ansia e paura repressa. 

Sean, un mio vecchio amico, mi rincorse e mi chiese se stessi bene. Io dissi di sì ma che però ero un pochino spaventata. Lui allora mi disse di entrare al distretto e di stare un po' con lui così da stare più tranquilla.

 Ma io gli risposi che dopo essere stata trattata in quel modo preferivo stare da sola.

Sean's POV
Astrid è una mia amica dal liceo, non l'ho mai abbandonata, ma quel giorno lì dopo la frase che mi disse andai su tutte le furie. 

Solo perché la Platt non riusciva ad avere un tono normale con le persone lei non se la sentiva più di tornare, roba da matti.

Abbastanza alterato decisi quindi di tornare dentro. Appena entrai tutti mi fissavano in attesa di qualche risposta inerente ad Astrid, ed io dissi "se vi chiedete dov'è la ragazza e perché non è qui con me, dovete chiedere alla Platt. Dato il suo modo di rispondere lei si è spaventa ed è rimasta delusa e perciò non tornerà più. Complimenti sergente!"

Astrid's POV
Dopo l'accaduto decisi di chiamare il mio migliore amico, Marco, e gli spiegai cosa mi fosse successo. Inizialmente lui ci rimase male perché non si aspettava di certo una cosa simile, ma poi mi disse che forse sarebbe stato meglio scusarsi almeno con Sean perché lui non c'entrava nulla.

Dopo 20 minuti che camminavo per Chicago, mi arrivò una chiamata da un numero sconosciuto. Decisi di rispondere ed era il detective Dawson che mi disse "ciao Astrid, volevo chiederti scusa per ciò che è successo prima e volevo inoltre chiederti se non era un problema per te ripassare che almeno ti aiutavo a sistemare quello per cui eri venuta" io, abbastanza sorpresa, dissi "magari posso passare domani, comunque non si preoccupi non è stata colpa sua, anzi la ringrazio per tutto. Ora devo andare ma spero di rivederla presto"

Dopo quella frase attaccai.

Alla sera decisi di recarmi al bar Molly's, gestito da dei ragazzi della caserma dei vigili del fuoco. Appena entrata mi resi conto che c'erano tutti quelli della 51, del distretto e dello Chicago Med.  

Appena entrata vidi Roman farmi segno di avvicinarmi al loro tavolo. Io continuavo a fargli segno di no con la testa ma poi venne a prendermi lui personalmente dicendomi "Astrid sono solo quelli del distretto non ti mangiano, stai tranquilla" io dissi "stare tranquilla, ma ti rendi conto di ciò che è successo oggi. Io lì non ci vengo." 

Roman mi disse scherzoso "hai steso un tizio a caso in neanche 1 minuto e hai paura dei poliziotti, seriamente. Dai non prendermi in giro e vieni." 

Quindi mi toccò andare là al tavolo. Appena arrivata Roman disse "ragazzi vi presento Astrid Torres, una mia amica del liceo. Astrid loro sono Antonio, Jay, Adam, Kim, Erin, Kevin, Alvin ed il sergente Voight" io allora dissi "piacere di conoscervi..." 

O insieme o nulla (Chicago Pd)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora