PRIMO INTERROGATORIO

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Dopo l'accaduto andai a fare un giro con la macchina. Girai in lungo e in largo e finalmente arrivai nella zona dove era esploso il palazzo.

Non era esploso tutto: su 12 piani solo gli ultimi 3. Si non è poco ma neanche tanto. Ho visto i vigili del fuoco e ho chiesto se avessero trovato qualche cosa.

Kelly Severide, tenente della squadra 3, mi ha detto che hanno trovato una tanica di benzina all'interno del apparente ultimo piano. Io ho detto la versione che ci hanno fornito, ossia che è esploso il palazzo.

Lui mi ha detto che è solo andato a fuoco, non è esploso. Ci hanno mentito allora. Ho preso la radio e ho detto "pattuglia 2054, sono sulla zona dove ci è stato detto che è esploso il palazzo" "si 2054, sono la Platt. Se aspetti un'attimo salgo da Voight e lo dici a lui" "va bene sergente" risposi.

"eccoci. Ragazzi, Astrid è sulla zona dove ci è stato detto che è esploso il palazzo. Parla ragazza" disse "va bene. Sono qui con i vigili del fuoco e mi hanno detto che non è esploso nulla ma è solo ed esclusivamente bruciato. In più, oltre a questa bugia, ce n'è un'altra: non è bruciato tutto il palazzo, ma solo gli ultimi 3 piani ed è successo per colpa di una tanica di benzina"

Praticamente alla fine mi hanno detto di prendere uno di quelli dell'edificio e fare un mini interrogatorio. Sono andata dal receptionist e lui mi ha detto che l'incendio era partito dal 10° piano. 

Gli ho chiesto chi c'era al 12° piano e lui mi ha detto che non lo sapeva di preciso ma sapeva che c'era una famiglia e avevano un bambino di 3 mesi. Ho chiesto a Casey se poteva accompagnarmi al piano 12 e lui mi ci ha portato.

Abbiamo fatto passare quel piano e mi ha fatto vedere la zona in cui era la tanica: era nella stanza da letto del figlio. I casi sono 2: o ha voluto dar fuoco al figlio oppure era drogato e non sapeva che cosa stava facendo.

La seconda opzione mi sembrava un po' improbabile ma vale la pena tentarla. Ho trovato una foto che raffigurava la famiglia. L'ho presa e dopo aver fatto un altro controllo sono tornata al distretto. 

Ed è stato proprio al distretto che ho trovato la madre. Ora la domanda era: dove è il padre, ma soprattutto, che fina ha fatto il figlio?

Mi sono avvicinata alla donna e le ho chiesto dove fosse suo marito e suo figlio. Lei rispose che il marito era stato portato via e il bambino era in ospedale per delle ustioni. 

Gli chiesi se sapeva chi avesse portato via suo marito e lei disse che era uno brutto con il cappello e i baffi. 

Avevo il sospetto che parlasse di Alvin e quando ho chiesto alla Platt ha confermato i miei sospetti.

Sono salita al piano superiore per chiedere delle informazioni ma non ho trovato nessuno. Ho fatto un rapido giro ed erano nella stanza degli interrogatori.

Praticamente c'erano Alvin, Voight e Jay che interrogavano il tizio e gli altri a guardare. Ho chiesto che cosa stesse succedendo ma non ho ottenuto una risposta. L'unica cosa che ho capito era che sono dovuta entrare per dire ciò che avevo visto.

Dopo essere entrata nella stanza il tizio mi ha detto "come sta mia moglie e mio figlio?" "Sua moglie è nell'atrio e di suo figlio non ne so nulla" risposi.

Se volevo stravolgere la mia vita lavorativa o almeno avere un partner, avrei dovuto farmi valere. Allora Jay mi disse "vuoi che usciamo" e io dissi che a me non cambiava. Allora per non far sentire a disagio il sospettato loro sono usciti.  

"che cosa avete trovato nel mio appartamento?" chiese lui nella speranza di cose positive. "seriamente non ti ricordi ciò che c'era in casa tua. Va be, ho trovato una tanica di benzina collocata nella stanza di tuo figlio" gli ho detto seria. 

"Ma come è possibile. E dove è mio figlio. Se so che gli è successo qualcosa giuro che la porto in tribunale" disse minaccioso. Se c'è una cosa che adoro di me è che non mi faccio mettere i piedi in testa da nessuno.

Allora gli dissi, abbastanza alterata "prima di tutto io non ho fatto assolutissimamente nulla ed è già tanto se ti dico come stanno. Secondo: lei sa quanti anni ha suo figlio?" "non ha nemmeno 1 anno, ha 3 mesi. Comunque io non ho fatto nulla e se ne volete le prove chiedete a mia moglie" disse annoiato.

"TU HAI LA MINIMA IDEA CHE TUO FIGLIO POTREBBE MORIRE PERCHE' HAI DATO FUOCO ALLA SUA CAMERA?! HA SOLO 3 MESI" gli urlai addosso senza il minimo ritegno.

"ma almeno i soldi dell'assicurazione li prendo?" mi chiese come se le parole che gli ho urlato addosso 1 secondo fa non avessero avuto effetto. Mi sono alzata dalla sedie e ho iniziato a fare il giro del tavolo.

Ed ecco la parte che odio di me: quella da psicopatica. Gli ho preso la testa e l'ho sbattuta sul tavolo. Poi gli ho detto "io non so a che scopo tu lo abbia fatto ma spero che sia un motivo valido altrimenti giuro che non torni a casa intero. O giusto, non hai una casa"

"l'ho fatto perché non volevo più mio figlio. Solo che mia moglie non era d'accordo e non sono riuscito a fargli cambiare idea. Allora ho deciso di dare fuoco alla sua stanza e almeno non sarebbe sopravvissuto ma avrei preso i soldi" ha detto spaventato.

Allora ho deciso di continuare a fare il giro intorno a lui e poi sbattergli ancora la testa sul tavolo. Lui mi ha detto "Avrai al massimo 20 anni, perché ti vuoi rovinare così. Stai esattamente facendo ciò che farebbe il tuo caro Sergente Voight, usi la violenza. Perché non ti trovi un marito e poi esci da questo posto: non farti condizionare dai tuoi superiori. Lo sai, gira voce che sia stato anche in prigione"

"io non mi sto facendo condizionare da nessuno. Se lui è stato in prigione non è affar mio e soprattutto non crederò mai ad un lurido verme come te" dissi abbassandomi all'altezza della sua faccia.

SBAM, un'altra volta la sua faccia è stata sbattuta sul tavolo. "Sei un mostro" disse fissandomi. Feci una risata fin troppo inquietante e poi dissi "prova a guardarti in quel vetro, sai riflette. Se io sono un mostro tu cosa sei, un lurido bastardo che ha quasi ucciso suo figlio di 3 mesi per soldi. Beh, mi sembra la descrizione più accurata. Ricordati: se mai uscirai di prigione, guardati sempre le spalle, perché l'angioletto del castigo arriva sempre a prenderti. Sai qual è la differenza tra te e uno specchio?"

"no che non la so!" disse lui arrabbiandosi "lo specchio riflette ma non parla, tu parli senza riflettere" dissi con uno sguardo inquietante.

E poi sono uscita dalla stanza.

O insieme o nulla (Chicago Pd)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora